domenica 22 giugno 2008

La terra rossa di Tara

È l’alba. Non tira un refolo di vento...
La mia figura si staglia nera contro un immenso cielo tra il grigio, il rosso e l'oro...
Avanzo lentamente per portarmi al centro della scena. Avanzo con fatica, la testa china, le spalle curve... ed a ogni passo, gocce e gocce di sudore cadono dalla mia fronte e dalle punte dei miei biondi capelli (ma essendo in controluce, nessuno può distinguere se le mie chiome siano chiare o scure...).
In un angolo della scena, un palazzo in stile neoclassico, frontone e colonnato: potrebbe essere Palazzo Barbieri, ma somiglia di più alla residenza degli Ewing a Southfork prima del grande incendio.
Non ci penso più di tanto, ho altro in mente. Mi tolgo dal capo il cappello di paglia a larghe tese e lo scaglio a terra; con la stessa irruenza, mi sfilo il lungo vestito dal capo e resto ignudo con addosso solo i mutandoni fin sotto il ginocchio.
All'improvviso, una lattina di Coca Light schiacciata per terra attira la mia attenzione: mi ci fiondo sopra, in ginocchio, l'afferro e la porto alle labbra; la stringo, la strizzo per stillarne qualsiasi goccia sia rimasta... invano!
Il mio corpo è scosso di rabbia e frustazione. Mi rimetto in piedi, alzando la testa ed il pugno verso il cielo. La gola è secca e la bocca impastata, ma riesco ad articolare le parole che sento affiorarmi alle labbra.
"Giuro davanti a Dio - e Dio m’è testimonio - che supererò questo momento e che non soffrirò mai più il caldo... dovessi mentire, ingannare, uccidere o rinunciare al mio notebook. Lo giuro davanti a Dio!"
A sottolineare le parole, parte la colonna sonora, che si fa maestosa appena termino la mia battuta madre.
Talmente forte e maestosa che mi sveglio di soprassalto e mi ritrovo sul divano blu di casa mia.
Era solo un sogno...
Ma il caldo ed il sudore sono reali, appiccicati addosso.
Ma va bene tutto... era solo un sogno e graziadio non sta cominciando un'altra puntata di PortaAPorta...

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