Se la donna ritratta a sinistra, così perfettamente intonata con i colori del mio blog, vi è sconosciuta, pazienza... Se invece l'avete riconosciuta e state pensando "Oh mio Dio, ma è Alex, la fidanzata/moglie di Walker il Texas Ranger!", cliccate sul bottoncino con la X in alto a destra, uscite da questa pagina e non fatevi mai più ritorno...
Scherzi a parte, prima di diventare la compagna storica (sullo schermo) di Chuck Norris, l'attrice Sheree J. Wilson ha interpretato per cinque stagioni, dal 1986 al 1990, April Stevens Ewing, il mio personaggio preferito nel telefilm che più di ogni altro ha segnato (pesantemente) la mia (difficilissima) infanzia/adolescenza: Dallas. E se quando nomino Dallas nella vostra testa non partono immediatamente le note del mitico Dallas' Theme... niente, non ci sarà mai feeling tra di noi.
Quando la serie arrivò in Italia nel 1981, io avevo appena quattro anni. Son sicuro di avere visto tutti gli episodi di Dallas fin da allora, dato che Ma'ame Limpy ne è stata una fan della prima ora, ma non ne ho memoria diretta. Ho visto in replica, anni dopo, molti dei vecchi episodi e su di me, anche a dieci anni e passa di distanza, la storia aveva ancora parecchio appeal fin dai primi episodi. Ho sempre amato le grandi famiglie dei serial, e gli Ewing innanzi a tutti. L'amore istintivo di Bobby per Pamela e la folle ossessione autodistruttiva di SueEllen per JR e gli intrighi ed i segreti di famiglia... adoravo già da bambino tutte queste cose zozze...
Le stagioni che meglio ho vissuto tuttavia sono state le successive. Lo spartiacque tra mito e passione, per quanto mi riguarda, è stata la resurrezione di Bobby Ewing: fatico a ricordare autonomamente tutto quello che è avvenuto prima, mentre ancora mi emoziona ripensare agli intrecci ed a certe scene delle stagioni successive. Fatalmente, l'episodio fece da spartiacque nel rapporto con il serial anche per Ma'ame Limpy, che sbottò in "Ma allora è solo che fantascienza..." e per protesta lasciò il salotto ad perpetuum.
April Stevens Ewing arriva a Dallas nei primi episodi della stagione '86-'87 (datazione americana): la nona annata, quella che comincia con Bobby (Patrick Duffy) che deve far convinta Pamela (Victoria Principal) che lei ha avuto solo un bruttissimo incubo - durato suppergiù una trentina di episodi e dodici mesi - e che lui non è morto investito di proposito con l'auto dalla sorellastra pazzoide di lei, Katherine (Morgan Brittany). Bobby e Pamela quindi sono di nuovo in procinto di risposarsi, mancano giusto un paio di formalità, tipo informare Jenna (Priscilla Presley) che Bobby l'ha molto presa per il q-lo e non ha più intenzioni serie con lei e forse non le ha mai avute, e quindi farle il gesto dell'ombrello. Jenna di lì a poco ricambierà la cortesia a Pam, quando il giorno delle loro nozze salterà fuori che aspetta un bambino da Bobby.
Non vorrei scrivere un'eresia, ma credo che April compaia proprio nel primo episodio della stagione.
Per chi non avesse compreso la situazione ed il dialogo, il fustacchione sul lettino è Jack Ewing (Dack Rambo), del ramo sfigato della famiglia Ewing, che tuttavia è da poco rientrato in possesso dei propri diritti sulla mitica Ewing Oil, la compagnia petrolifera che il padre di JR e Bobby ha fondato anni e anni prima con l'aiuto del fratello. Il cugino Jack quindi è pieno di soldi; April è la sua ex moglie, fresca fresca di divorzio, intenzionata a ritrattare l'assegno di mantenimento in conseguenza del fatto che l'ex marito, da povero in canna, è diventato stramegamiliardario... - siamo seri, quale ex moglie non si rifarebbe viva in un caso analogo...?
Ho adorato April fin da subito e la mia venerazione è aumentata nel corso degli anni con l'evoluzione del suo personaggio: fase #1 - arrampicatrice sociale unicamente interessata ai soldi, come appare nella clip; fase #2 - accompagnatrice di lusso, contesa tra JR (Larry Hagman) ed il suo nemico di sempre Cliff Barnes (Ken Kercheval), con il patentino di spiare l'uno per conto dell'altro e viceversa; fase #3 - (finalmente!) donna più potente di Dallas, in grado di far pagare cari a JR i torti subiti; fase #4 - donna ancora ricchissima ma (finalmente!) conscia che i soldi non danno la felicità; fase #5 - Mrs. Bobby Ewing.
In una delle scene che ricordo con enorme tenerezza, April (in piena fase #4) tira di moccio come una bambina, per non essere stata invitata all'annuale barbecue al ranch degli Ewing.
Tra le vicende che preferisco, c'è quella che la vede coinvolta con i figli di McKay (George Kennedy) in una storia di violenza privata: April viene insidiata dal giovane tossicodipendente Tommy McKay, che arriva a picchiarla senza pietà; Bobby, che s'è appena fidanzato con la sorella di Tommy, rende al ragazzo pan per focaccia, manifestando la sua malcelata attrazione per April, cui però non riesce a perdonare la passata relazione con JR. Tommy continua ad insidiare la donna, giungendo al punto di piazzare una bomba nell'appartamento di April, che rischia di saltare in aria con Bobby: un'altra delle scene memorabili, per il modo in cui i due si liberano inconsapevolmente dell'ordigno, che esplode in volo dal balcone.
Un viaggio a Salisburgo chiarisce le cose ed April e Bobby si fidanzano. Io sono stato a Salisburgo ed ho preteso di raggiungere il castello, apposta per posare il mio piede laddove April ha calcato i suoi.
April e Bobby si sposano nel finale della dodicesima stagione ed all'inizio della successiva (l'ultima) sono a Parigi in luna di miele. Lei viene rapita da un manipolo di bastardi capeggiati da Sheila Foley (Susan Lucci), che ottiene così con la forza la collaborazione di Bobby per il suo progetto: fingendo di essere la signora Ewing, Sheila intende partecipare ad un'importante conferenza di petrolieri arabi e prendere la parola per una clamorosa protesta.
Così sostiene questa grandissima bitch, ma le cose vanno molto diversamente...
La storia narra che Sheree J. Wilson, così come il personaggio di April, fosse incinta all'inizio di quella stagione ed avesse perciò chiesto ai produttori una pausa per occuparsi di sé e del bambino; essendo ormai stato deciso che quella dovesse essere l'ultima annata del serial, gli sceneggiatori non poterono far altro che scrivere uno dei copioni che più detesto.
La scena vinse anche un Soap Opera Digest Award come miglior scena di morte. Io restai con il fiato sospeso per una settimana, pensando che magari quel centinaio di proiettili potessero non essere stati particolarmente incisivi; quindi piansi ininterrottamente una notte ed un giorno.
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