giovedì 31 luglio 2008

Giusy Ferreri - Insieme a te non ci sto più


In seguito ad un suggerimento indiretto... ho passato qualche mezz'ora su YouTube, perché non ho visto nemmeno una puntata di X-Factor (troppa l'antipatia per l'ex Dj Francesco e per Morgan), ma m'è venuta voglia di approfondire la "conoscenza" di Giusy Ferreri. Ed ho trovato, tra gli altri, questo bellissimo brano (che personalmente ritengo il meglio del meglio degli Anni Sessanta e che tra gli autori può vantare anche Paolo Conte).
Io posso vantarmi (ed è quello che sto facendo) di conoscerne bene le interpretazioni di Caterina Caselli, Ornella Vanoni, Franco Battiato e Claudio Baglioni. Ognuno di questi artisti ha fatto proprio il brano, regalandoMI minuti di incantevole delizia. Sono felice di aggiungere Giusy alla lista.

martedì 29 luglio 2008

Mr. Mignolo



Come promesso, stasera chiudo il cerchio e concludo la carrellata sugli uomini che ogni tanto ancora risvegliano il mio sopitissimo ormone - eh sì, credo che ormai me ne sia rimasto vivo giusto uno, single anche lui, povero ormoncino...
L'ultimo è il volto (ed il corpo) meno noto della cinquina.
Raphael Laus, ventottenne modello brasiliano, in realtà è il più antico dei miei subbugli ormonali: il servizio fotografico da cui sono tratti questi scatti risale al 2002, commissionato da un portale sudamericano che ancora oggi ha una sezione dedicata a giovani ed aitanti modelli in cerca di visibilità. Devo essere sincero e dire che gli ultimi modelli online non mi fanno né caldo né freddo, a differenza del bel surfista Raphael, che invece popola le mie fantasie da anni, fin da quando avevo libero accesso alla Rete in ufficio.
Il resto del servizio fotografico, più qualche altra foto e qualche notizia biografica, sul sito ufficiale di Raphael.

lunedì 28 luglio 2008

Verde rosso e blu

Lo so, dovrei astenermi. Dovrei tenermi alla larga miglia e miglia da certe questioni. Perché certe cose mi minano la salute dall'interno; al solo pensarci, sento un rimischiamento dentro... un giorno o l'altro comincerò a masticare tanta bile che mi gonfierò tutto, tanto da far scoppiare la maglietta, e prenderò un colorito verde pisello, molto più verdastro del mio colorito naturale.
Io la politica mi sconvolge tanto che comincio a scrivere come i bambini di Io speriamo che me la cavo...
Di idee politiche ne ho tante e tutte indistricabilmente confuse. Una delle convinzione in me maggiormente radicate è che non si possa essere gay ed attivisti di destra allo stesso tempo. Lo so, c'è addirittura un movimento chiamato GayLib (Liberali Gay), ma io trovo ciò una specie di aberrazione: come si fa? Significa votarsi a prenderlo in q-lo tutti i santi giorni. Che palle! Un po' di versatilità, di scambio reciproco, qualche posizione nuova ogni tanto fa bene all'amore ed all'umore.
Invece no. Se sei gay e sei di destra, lotti per dei princìpi ("lotti"...? vabbé, si fa per dire: chi lotta più per un principio oggi? Al massimo uno sciopero della fame, che però non è un'attività di destra...) e se il tuo schieramento ottiene ciò per cui ti sei dato, sei l'ultimo a beneficiarne, in quanto gay: a beneficiarne saranno sempre quelli che hanno creato una famiglia secondo i dettami di Santa Romana Chiesa, che verranno comunque dopo i leader della destra, che invece dei dettami della Chiesa si sono ampiamente presi beffa (fornicando al di fuori del matrimonio, divorziando, rinnegando giustizia, pietà e carità ecc ecc.), ma in quanto maestri sull'altare (bravissimi a predicare bene razzolando male - reminescenza reiana) non ti concederanno mai un emerito diritto del cazzo ("che in quanto finocchio è tutto ciò che vuoi", direbbe qualcuno di loro, beandosi della propria innata verve...). Sono stato spiegato...? Le mani avanti le ho messe: io di idee, tante e confuse.
L'aspetto della politica che maggiormente mi fa uscire dalla grazia divina, è il fatto di mettere i princìpi davanti a tutto, anche davanti ai problemi reali delle persone. Ed in questo invece mi pare sia stata sempre bravissima l'altra metà del Parlamento, quella che adesso in Parlamento non è neanche più rappresentata e che dalla propria ultima clamorosa sconfitta non ha tratto alcuna lezione.
Forse mi sbaglio. Ma non credo che la sconfitta della sinistra rossa (ironicamente ribattezzatasi "Arcobaleno") fosse da imputare al compromesso della coalizione prodiana della precedente legislatura. Al contrario, credo che il popolo della sinistra avesse da rimproverare ai propri rappresentanti l'eccessiva intransigenza dimostrata: erano al Governo, avrebbero potuto cambiare il Paese ed invece sono rimasti arroccati su posizioni di principio che hanno impedito qualsiasi riforma. Si sono scordati del Paese e soprattutto hanno tradito la fiducia di chi li aveva eletti.
E caduto il Governo e tornato alle urne, il popolo rosso s'è trovato di fronte i leader dell'estrema sinistra per nulla pentiti del proprio volontario fallimento, anzi, ancor più fermi sulle questioni di principio, incapaci di scendere ai giusti compromessi. Hanno promesso agli elettori la stessa inconcludenza appena dimostrata. E giustamente l'hanno preso in q-lo. Se lo meritavano, potesse piacergli o meno.
Il PD non era abbastanza di sinistra per comunisti, socialisti e verdi, che hanno scelto di restarne fuori...? Ed ecco che gli intransigenti son rimasti fuori dal Parlamento. Nel nostro sistema parlamentare l'opposizione non conta un emerito cazzo, ma chi ne resta fuori conta ancora meno.
E Rifondazione Comunista che fa? ha imparato qualcosa dai propri sbagli? s'è ammorbidita? ha forse capito che i princìpi sì sono importanti, ma i bisogni degli elettori sono più importanti...?
P.S.: lo so, la politica è 'na barba, ma non me le potevo tenere... mi farò perdonare con il prossimo post. Cascasse il mondo, sta per arrivare Mr Mignolo...

domenica 27 luglio 2008

La mia prima volta

Ho appena prenotato online le mie prossime vacanze d'agosto...
È la prima volta che prenoto un albergo via internet: spero di non avere spiacevoli sorprese e di non ritrovarmi in una realtà diversa da quella presentatami nella galleria fotografica. Spero anche che la struttura non mi rifiuti la prenotazione: sarebbe scortese da parte loro, dato che sono un paio di settimane che ho messo gli occhi sull'albergo; mi son detto "O questo o niente", poi ho dovuto attendere di essere dell'umore buono per cliccare sul riquadro Prenota ora.
Sarà anche la prima volta che passo le vacanze da solo. Ed è stato proprio questo pensiero che ha tenuto distante per due settimane il puntatore del mio mouse dal riquadro Prenota ora.
Essendo del Sagittario, l'oroscopo mi dice che ho i viaggi e l'avventura nel sangue. Ma sono anche un sognatore che non ha i piedi piantati per terra. Tutto ciò si traduce nel fatto che: adoro partire per le vacanze, ma sono totalmente incapace di organizzarmele. Infatti, fino ad oggi, non sono mai partito da solo ed ho lasciato che fossero sempre i miei accompagnatori a decidere date, luoghi, alberghi/sistemazioni...
Ed è stato per questo che lo scorso anno non ho fatto vacanze.
Mi son detto che non potevo restarmene a casa anche quest'anno, perciò ora affronterò questa vacanza in solitaria. E dato che sarò solo, proverò a rilassarmi in montagna, tra il verde dei prati e l'azzurro del cielo, che sono i miei colori preferiti. Mi farò coccolare, massaggiare e viziare...

venerdì 25 luglio 2008

Jay Brannan - BODY'S A TEMPLE

(music and lyrics by jay brannan)

Perfect body, perfect smile
Your touch renders me servile
I love the way you speak to me
So sweet yet obscene
The way you smell of chlorine

I’m addicted, and you’d agree
I crave you endlessly
And I feel useful on my knees
And I take comfort at your feet

They say your body’s a temple
Well, boy were they right
This feels so simple
I could kiss you all night
And I could spend forever
In the palm of your hand
But when the clock strikes twelve
Oh, you’ll go home to another man

In my mind you found a fortress
One I’m happy to provide
No need to ask, just receive
Believe it’s yours to take what thrills you inside


È ufficiale, ho una nuova ossessione musicale...


mercoledì 23 luglio 2008

Se non hai nulla di bello da dire, taci

Personalmente non ho mai considerato la schiettezza come un pregio. Il mondo non è mai solo bianco o solo nero, esistono un sacco di sfumature. Così, tra schiettezza ed ipocrisia, esiste una variegata gamma di verità intermedie, che potrebbero essere definite ‘buona educazione’.
Esempio:
Asya: “Ti trovo di ottimo umore. Cosa ti è successo?”
Edgar: “Sono davvero euforico, non sto nella pelle. Sono stato al concerto di Carmen Consoli. Praticamente è venuta a cantarmi sotto casa. È stato fantastico…”
Asya: “Carmen Consoli..? Ti piace la Consoli???”
Edgar: “Beh sì... Mi avrai sentito trilioni di volte intonare L’ultimo bacio…”
Asya: “Bleah… Carmen Consoli… Mi viene il vomito…”
Edgar: “Beh, sei un tantino maleducata. [A quarant’anni passati] Non sei più una bambina, potresti esprimerti con maggiore diplomazia…”
Asya: “Ma a me non piace, sono semplicemente schietta…”
Edgar: “Che mi frega della tua schiettezza? Non ti ho chiesto un’opinione. Sei una cafona…”
Asya: “Ma è una citazione di Vasco, trent’anni di carriera, tutto un altro livello… Mi stupisco della tua ignoranza musicale”
Edgar: “Avevo capito… Perciò non ti offenderai se ti do della sgualdrina. È una citazione di Renato Zero, trentacinque anni di successi…”

martedì 22 luglio 2008

Sex and the blog

Ma la gelosia è davvero fondamentale in una relazione? Si può amare davvero una persona senza esserne gelosi…?
L’assoluta mancanza di gelosia nei suoi confronti è stata, a suo tempo, una delle motivazioni che riuscii ad estorcere ad Ian per la fine del nostro rapporto. Fondamentalmente è vero: non ero affatto geloso di Ian, a tal punto che, quando l’accompagnai al suo paesello per una grande festa paesana e lui si ritrovò faccia a faccia con il suo PrecedenteEx che, pur sapendo di noi, l’invitò ad una breve passeggiata in pubblico, il mio pensiero fisso non era “Ma questo mica si proporrà per rinverdire i fasti trascorsi?” bensì “Ma gli avrò fatto una bella impressione? Sarà contento che Ian adesso stia con uno come me…?”
A tre anni di distanza lo ammetto: sono stato un coglione. Ero ingenuo, davvero troppo ingenuo, dato che, molto tempo dopo, Ian ammise che, per tutto il tempo della passeggiata, il suo PrecedenteEx non aveva fatto altro che insistere perché tornassero a frequentarsi. E nel frattempo, per tutto il tempo della passeggiata, in Ian cresceva la rabbia nei miei confronti, poiché m’incolpava di non averli raggiunti, in preda alla più feroce gelosia, per salvarlo dalle proposte insistenti dell’Ex.
Sono stato un coglione, lo ripeto. A mia parziale discolpa, posso solo invocare la sicurezza che allora riponevo nel nostro rapporto e la fiducia assoluta in Ian in primis.
Convivevamo da appena tre mesi, dopo una relazione di due anni e mezzo. Ian, di lì ad un mese, mi avrebbe detto che non si sentiva affatto sicuro del mio amore, dato che, tra le altre cose, non avevo mai manifestato il minimo indizio di gelosia nei suoi confronti.
A tutt’oggi non ho certezze. Le vicende successive, così come gli scherzi della memoria, potrebbero influenzare pesantemente il mio giudizio; forse davvero quello che provavo non era il vero Amore. Per questo adesso mi chiedo: è Amore se non c’è gelosia?
Io non sono mai stato davvero geloso nemmeno delle mie cose, intese come oggetti personali. Sicuramente mai quanto lo è LadyVina e nemmeno quanto ha dimostrato di esserlo Ian. Provo fastidio solo se, a mettere le mani tra le mie cose, è una persona che mal sopporto, se lo fanno senza riguardo o se so già per certo che l’intruso esprimerà poi un commento sgradevole (ed è questo il motivo fondamentale per cui sono gelosissimo delle cose mie nei confronti di Ma’ame Limpy, che nel sangue non ha tracce di glucosio ma acido lattico puro…).
Se presto un libro oppure un cd, tengo sempre a precisare che lo rivoglio indietro (per un legame affettivo con l’oggetto, non per semplice fissa di possesso). Ma se per una ragione o per un’altra “Pietro non torna indietro”, me ne faccio una ragione, non metto in discussione amicizie, tantomeno userò mai la pecca come arma di ricatto. Tutt’al più, quando il ricordo della cosa perduta tornerà alla memoria (e sicuramente lo farà ad intervalli irregolari), proverò un lieve disagio, come quando si ripensa ad un amico che per una ragione sbagliata non si frequenta più da anni.
Una volta Ian mi regalò un cd di Anita Baker, un’artista che lui adora. Le canzoni mi piacevano, la voce della Baker anche, ma fondamentalmente il cd mi piaceva soprattutto perché era un suo regalo. Ian me lo chiese in prestito per riascoltarselo in auto ed io non ebbi problemi a darglielo. A distanza di tanto tempo, ho il dubbio che anche quella sia stata una prova cui mi volle sottoporre e che non superai, in quanto non glielo richiesi mai indietro. Perché avrei dovuto? Tanto sapevo che l’aveva lui, che lui ci teneva.
Finché un giorno, quasi per caso, sentii una conoscenza comune ringraziarlo per il dono di quello stesso album. Mi venne il dubbio che si trattasse non di una seconda copia, ma proprio del mio cd. Al momento opportuno, feci ad Ian una domanda diretta: “Ma gli hai regalato il mio cd o ne hai presa un’altra copia…?”. “Ma no, figurati” mi rispose, “il tuo ce l’ho in macchina”. Dato che volevo fidarmi di lui, non gli chiesi di mostrarmelo; ma al momento opportuno dissi che lo volevo ascoltare. Ian dapprima fece la parte di quello che cade dal pero: “Sei sicuro che l’abbia ancora io? Guarda che te l’avevo restituito…”; poi si fece più perfido: “Sì, ce l’ho io, ma non te lo rendo, perché tanto a te non piace, sennò me l’avresti chiesto prima…”. Ci vollero tre anni, durante i quali più volte io ritiravo in ballo la storia del cd prestato, prima che lui confessasse la verità che ormai avevo compreso benissimo da solo: aveva riciclato il mio cd, semplicemente per rendere a quell’altro un regalo che questi gli aveva fatto all’improvviso, senza ragione; e per ricambiare, aveva dato via il primo cd di cui poteva disfarsi perché fondamentalmente non era suo. Che stronzo…
Ma intanto era trascorso troppo tempo e sarebbe stato inutile serbargli rancore, anche perché nel frattempo, molto tempo dopo la fine della relazione, stava ormai per concludersi anche il nostro rapporto di convivenza. Così, alla prima occasione, mi sono ricomprato una copia di quel cd: quando lo riprendo in mano e l’ascolto, penso comunque all’emozione di quando scartai quel primo regalo. E fanculo il resto della storia…
Stabilito che la possessività nei confronti delle cose non è un mio requisito, resta in sospeso la domanda di partenza: si può amare una persona e non essere possessivi nei suoi confronti?
La mia risposta al momento non può essere che positiva.
Forse è vero, forse non amavo Ian alla follia. Forse.
E forse quindi, questa mia sarà solo l’opinione di uno che non conosce davvero l’argomento di cui scrive. Ma adesso come adesso non riesco a concepire che si desideri possedere una persona con la stessa prepotenza con cui LadyVina possedeva i suoi giocattoli.
Quando si ama qualcuno, si vuole che quel qualcuno sia felice. L’espressione ‘voler bene’ non si usa a caso: amare una persona significa volere il bene di quella persona. Indipendentemente dall’appagamento che da quel rapporto se ne ricava per sé.
In linea di principio quindi, se ami davvero una persona che non ti ricambia, soffrirai disperatamente per te stesso, ma spererai sempre che quella persona sia felice (sì, anche amando un’altra persona, se è ciò che la rende felice…); se ami davvero una persona che non riesce a concepire la monogamia, accetterai le altre sue relazioni.
Ma a questo punto la domanda diventa: puoi continuare ad amare una persona che non ti ricambia allo stesso modo, perché non gli importa che tu soffra della sua felicità…?
L’amore è esclusivamente ‘dare’, o ‘ricevere’ in amore ha un peso equivalente…?
I dubbi dell’amore non finiscono mai; magari si potesse avere anche una sola certezza…

lunedì 21 luglio 2008

Ma il Circolo Vizioso è un club per depravati...?

La sera faccio fatica ad addormentarmi. Proprio io che da trent'anni mi vantavo di riuscire a dormire ovunque, in qualunque condizione ambientale, mezzo minuto dopo aver posato il capo su un cuscino. Così la mattina faccio ancor più fatica a svegliarmi, ma il mio senso del dovere è implacabile e non posso assentarmi dal lavoro: mi alzo, mi vesto, mi lavo e faccio colazione (non necessariamente sempre nello stesso ordine), raggiungo l'ufficio e mi abbandono sulla sedia della mia postazione. Poi, siccome sarebbe molto sconveniente russare davanti lo schermo, se non altro perché il capufficio lavora alla scrivania accanto, mi riempio di caffé. E siccome l'orzo macchiato a metà mattina non è più sufficiente, ora bevo almeno sei tazzine di caffé espresso nell'arco delle otto ore. E la sera faccio fatica ad addomentarmi...
Il mio bagno sembra sempre sporco. Le piastrelle sono tutte bianche; i sanitari sono tutti bianchi; l'armadietto ed i pensili sono bianchi; la lavatrice è bianca: ora, ogni casalinga che osi fregiarsi di questo titolo sa perfettamente che basta una goccia d'acqua non asciugata per far sembrare lurida qualsiasi superficia bianca. E l'uso dell'acqua in bagno solitamente è discriminante. L'acqua di casa mia tra l'altro è decisamente calcarea, ha incrostato tremendamente tutti i filtri dei rubinetti, doccia compresa, indi per cui aprire l'acqua nel mio bagno equivale a schizzare un po' dappertutto. Quindi, o m'impegno a far convinti gli ospiti che avere un bagno bianco a macchie di dalmata è molto chic, o mi rassegno a pulirlo molto più spesso di quanto non facessi con il bagno verde e grigio che tanto mi manca. In genere opto per la seconda. Di solito però, quando finisco di pulire il bagno, sono un pelo accaldato e sento la necessità di fare una doccia; ma non ho un box doccia: ho il doccino nella vasca da bagno e sulla vasca non c'è la tendina ma quei pannelli pieghevoli in plastica smerigliata - ci tengo a ribadire il concetto: l'appartamento era già completamente arredato qualndo l'ho affittato... purtroppo -. Il pannello chiude solo un lato, il braccio del doccino è corto ed essendo incrostato che neanche il Cillit Bang... Il mio bagno sembra sempre sporco.
Detesto dover parlare di me. Mi mette in imbarazzo. Se qualcuno vuole mettermi in imbarazzo giusto per vedere come s'intona il rosso porpora ai miei occhi, non deve far altro che chiedermi di parlargli di me. Forse dovrei mandare a memoria una breve presentazione standard completa di dati anagrafici, interessi e prospettive per il futuro da snocciolare a richiesta, ma tanto so già che, al momento della domanda, entrerei in panico e scorderei immediatamente anche il giorno del mio compleanno. Per fortuna, quando scrivo, posso prendermi tutto il tempo che voglio per decidere l'argomento da trattare, soppesare ogni parola, cancellare le frasi sconvenienti. Trattandosi di un blog personale, qualsiasi post indirettamente parlerà di me o dei miei interessi o delle mie prospettive. L'ho già scritto che detesto dover parlare di me...?

sabato 19 luglio 2008

April in Dallas

Se la donna ritratta a sinistra, così perfettamente intonata con i colori del mio blog, vi è sconosciuta, pazienza... Se invece l'avete riconosciuta e state pensando "Oh mio Dio, ma è Alex, la fidanzata/moglie di Walker il Texas Ranger!", cliccate sul bottoncino con la X in alto a destra, uscite da questa pagina e non fatevi mai più ritorno...
Scherzi a parte, prima di diventare la compagna storica (sullo schermo) di Chuck Norris, l'attrice Sheree J. Wilson ha interpretato per cinque stagioni, dal 1986 al 1990, April Stevens Ewing, il mio personaggio preferito nel telefilm che più di ogni altro ha segnato (pesantemente) la mia (difficilissima) infanzia/adolescenza: Dallas. E se quando nomino Dallas nella vostra testa non partono immediatamente le note del mitico Dallas' Theme... niente, non ci sarà mai feeling tra di noi.
Quando la serie arrivò in Italia nel 1981, io avevo appena quattro anni. Son sicuro di avere visto tutti gli episodi di Dallas fin da allora, dato che Ma'ame Limpy ne è stata una fan della prima ora, ma non ne ho memoria diretta. Ho visto in replica, anni dopo, molti dei vecchi episodi e su di me, anche a dieci anni e passa di distanza, la storia aveva ancora parecchio appeal fin dai primi episodi. Ho sempre amato le grandi famiglie dei serial, e gli Ewing innanzi a tutti. L'amore istintivo di Bobby per Pamela e la folle ossessione autodistruttiva di SueEllen per JR e gli intrighi ed i segreti di famiglia... adoravo già da bambino tutte queste cose zozze...
Le stagioni che meglio ho vissuto tuttavia sono state le successive. Lo spartiacque tra mito e passione, per quanto mi riguarda, è stata la resurrezione di Bobby Ewing: fatico a ricordare autonomamente tutto quello che è avvenuto prima, mentre ancora mi emoziona ripensare agli intrecci ed a certe scene delle stagioni successive. Fatalmente, l'episodio fece da spartiacque nel rapporto con il serial anche per Ma'ame Limpy, che sbottò in "Ma allora è solo che fantascienza..." e per protesta lasciò il salotto ad perpetuum.
April Stevens Ewing arriva a Dallas nei primi episodi della stagione '86-'87 (datazione americana): la nona annata, quella che comincia con Bobby (Patrick Duffy) che deve far convinta Pamela (Victoria Principal) che lei ha avuto solo un bruttissimo incubo - durato suppergiù una trentina di episodi e dodici mesi - e che lui non è morto investito di proposito con l'auto dalla sorellastra pazzoide di lei, Katherine (Morgan Brittany). Bobby e Pamela quindi sono di nuovo in procinto di risposarsi, mancano giusto un paio di formalità, tipo informare Jenna (Priscilla Presley) che Bobby l'ha molto presa per il q-lo e non ha più intenzioni serie con lei e forse non le ha mai avute, e quindi farle il gesto dell'ombrello. Jenna di lì a poco ricambierà la cortesia a Pam, quando il giorno delle loro nozze salterà fuori che aspetta un bambino da Bobby.
Non vorrei scrivere un'eresia, ma credo che April compaia proprio nel primo episodio della stagione.
Per chi non avesse compreso la situazione ed il dialogo, il fustacchione sul lettino è Jack Ewing (Dack Rambo), del ramo sfigato della famiglia Ewing, che tuttavia è da poco rientrato in possesso dei propri diritti sulla mitica Ewing Oil, la compagnia petrolifera che il padre di JR e Bobby ha fondato anni e anni prima con l'aiuto del fratello. Il cugino Jack quindi è pieno di soldi; April è la sua ex moglie, fresca fresca di divorzio, intenzionata a ritrattare l'assegno di mantenimento in conseguenza del fatto che l'ex marito, da povero in canna, è diventato stramegamiliardario... - siamo seri, quale ex moglie non si rifarebbe viva in un caso analogo...?
Ho adorato April fin da subito e la mia venerazione è aumentata nel corso degli anni con l'evoluzione del suo personaggio: fase #1 - arrampicatrice sociale unicamente interessata ai soldi, come appare nella clip; fase #2 - accompagnatrice di lusso, contesa tra JR (Larry Hagman) ed il suo nemico di sempre Cliff Barnes (Ken Kercheval), con il patentino di spiare l'uno per conto dell'altro e viceversa; fase #3 - (finalmente!) donna più potente di Dallas, in grado di far pagare cari a JR i torti subiti; fase #4 - donna ancora ricchissima ma (finalmente!) conscia che i soldi non danno la felicità; fase #5 - Mrs. Bobby Ewing.
In una delle scene che ricordo con enorme tenerezza, April (in piena fase #4) tira di moccio come una bambina, per non essere stata invitata all'annuale barbecue al ranch degli Ewing.
Tra le vicende che preferisco, c'è quella che la vede coinvolta con i figli di McKay (George Kennedy) in una storia di violenza privata: April viene insidiata dal giovane tossicodipendente Tommy McKay, che arriva a picchiarla senza pietà; Bobby, che s'è appena fidanzato con la sorella di Tommy, rende al ragazzo pan per focaccia, manifestando la sua malcelata attrazione per April, cui però non riesce a perdonare la passata relazione con JR. Tommy continua ad insidiare la donna, giungendo al punto di piazzare una bomba nell'appartamento di April, che rischia di saltare in aria con Bobby: un'altra delle scene memorabili, per il modo in cui i due si liberano inconsapevolmente dell'ordigno, che esplode in volo dal balcone.
Un viaggio a Salisburgo chiarisce le cose ed April e Bobby si fidanzano. Io sono stato a Salisburgo ed ho preteso di raggiungere il castello, apposta per posare il mio piede laddove April ha calcato i suoi.
April e Bobby si sposano nel finale della dodicesima stagione ed all'inizio della successiva (l'ultima) sono a Parigi in luna di miele. Lei viene rapita da un manipolo di bastardi capeggiati da Sheila Foley (Susan Lucci), che ottiene così con la forza la collaborazione di Bobby per il suo progetto: fingendo di essere la signora Ewing, Sheila intende partecipare ad un'importante conferenza di petrolieri arabi e prendere la parola per una clamorosa protesta.
Così sostiene questa grandissima bitch, ma le cose vanno molto diversamente...
La storia narra che Sheree J. Wilson, così come il personaggio di April, fosse incinta all'inizio di quella stagione ed avesse perciò chiesto ai produttori una pausa per occuparsi di sé e del bambino; essendo ormai stato deciso che quella dovesse essere l'ultima annata del serial, gli sceneggiatori non poterono far altro che scrivere uno dei copioni che più detesto.
La scena vinse anche un Soap Opera Digest Award come miglior scena di morte. Io restai con il fiato sospeso per una settimana, pensando che magari quel centinaio di proiettili potessero non essere stati particolarmente incisivi; quindi piansi ininterrottamente una notte ed un giorno.

giovedì 17 luglio 2008

Mr. Anulare

Torna la rubrica preferita del mio Unico Lettore... :)
Il quarto uomo non ha bisogno di presentazioni, io credo.
Capitan Cannavaro (che ha ben cinque meriti: #1 - trentacinquenne; #2 - napoletano di nascita e carattere; #3 - un sorriso che è la fine del mondo; #4 - calciatore, che vale a dire grandi cosce e grandiose natiche; #5 - Campione del Mondo in carica) è l'unico italiano della mia cinquina di uomini del desiderio.
La scelta di inserire un unico italiano è altamente scaramantica: trattandosi di una lista di uomini dichiaratamente irraggiungibili, non voglio precludermi più di un connazionale... Have you understood?




mercoledì 16 luglio 2008

Jay Brannan - HOUSEWIFE

(music and lyrics by jay brannan)

Two bodies pressed together
Two boys are falling hard
The smell of sweat and leather
A kinky greeting card

Crazy about each other
We both have fucked up pasts
But when we are together
We have a fucking blast

I wanna be a housewife
What’s so wrong with that?
I wanna be a housewife, yeah
And that’s just where I’m at

I’m making guacamole
He’s working on the car
When he grills turkey burgers
He knows I like them charred

I like to wash the dishes
I like to scrub the floors
Don’t mind doing his laundry
What are boyfriends for

I wanna have his baby
I wanna wear his ring
He drives me fuckin’ crazy
I am his everything

I wanna be a housewife
What’s so wrong with that?
Can’t wait ‘til he’s in my life, yeah
Cuz we haven’t met

We haven’t met yet…
We haven’t met yet…

martedì 15 luglio 2008

Figli delle stelle

Ci sono dei giorni in cui tutto, ma proprio tutto, gira male. E se tutto gira male nelle alte sfere, le basse sfere girano vorticosamente; tanto vorticosamente che, se si hanno le gambe troppo corte, sarebbe meglio stare alla larga dalla spiaggia perché la rotazione creerebbe dei mulinelli di sabbia che ti finirebbero diretti negli occhi - e per noi poveri portatori di lenti a contatto ciò è cosa molto molto cattiva.
Solitamente la congiunzione negativa accade quando si ha Saturno contro. Ma ci sono delle volte in cui anche Mercurio, Venere, Marte, Giove, Urano e Nettuno si ostinano a girare in direzione ostinata e contraria, checché ne dica l’oroscopo.
Non ho citato Plutone perché, da quando è stato declassato da pianeta a corpo celeste minore, ho il dubbio che la sua rotazione conti quanto i fichi secchi a nozze. Ed a quel punto son sicuro che, se Plutone avesse dei satelliti, gli girerebbero attorno tanto tanto vorticosamente…

giovedì 10 luglio 2008

Viva Eluana

Eluana Englaro sarà finalmente libera.
Potrà raccogliere quel poco che le è rimasto, quel nulla che ancora le appartiene ed ancora non le è stato rubato, e lasciare la più odiosa delle prigioni che l’Uomo è riuscito a costruire. Una prigione che priva l’essere umano dell’unico bene che davvero possiede: se stesso.
Eluana ha ottenuto il “permesso” di andare e di liberare se stessa.
Sono dovuti trascorrere 16 anni. 16 anni di tormenti, 16 anni delle peggiori torture. E l’ultima, forse la peggiore, le verrà riservata proprio alla fine. Per essere finalmente libera, Eluana dovrà patire la fame, rinunciando anche all’ultima residua briciola di dignità. Per Eluana sarà l’ultimo sacrificio.
Ma sarà la vergogna più grande per l’Uomo.
I suoi aguzzini non le intendono riservare alcuna pietà. L’hanno tenuta segregata, nascosta a se stessa, sostenendo con immonda falsità di volerla preservare alla vita. Esseri infami, fino all’ultimo urleranno con ferocia animale, mentendo con tutta la consapevolezza dell’inganno che stanno perpetrando, che il loro unico scopo è tutelarla. Ma non hanno operato certo per amore di Eluana; sono spinti piuttosto dall’amore di un dio che Dio non è.
Il Dio della Compassione e dell’Amore è lontano milioni di miglia dalle anime corrotte di questi fanatici, che in effetti non venerano altro che un dio spietato ed inumano che è loro specchio. Se l’uomo fu creato ad immagine di Dio, questi esseri immondi non possono essere chiamati uomini.
E dopo 16 anni non sono ancora soddisfatti. Ora che la Pietà ha forse avuto ragione, ora che Eluana è tornata libera, queste belve si stracciano le vesti, ululando perché Eluana dovrà andarsene patendo la fame, morendo lentamente d’inedia. Ipocriti, infami: questo tormento ad Eluana potrebbe essere risparmiato se la loro ferocia non fosse tanto immane.
Ma sarà l’ultimo sacrificio, poi Eluana sarà libera.
Lascerà dietro di sé il peso di 16 anni di quotidiane sevizie: per questo delitto, insieme ai tanti altri, quegli infami sconteranno la dovuta condanna davanti a Dio… se Dio esiste e se esiste l’Inferno. Un Inferno ben diverso (ed auguro loro ancora peggiore) da quello in cui l’Uomo ha tenuto Eluana per 16 anni.

lunedì 7 luglio 2008

Mr. Medio

Sono convinto che non ci sia alcun bisogno di fare le presentazione. In questa breve panoramica sulle facce note che mi fanno aumentare la pressione al solo sentirli nominare, Colin Farrell non poteva mancare assolutamente...
Non ho pubblicato alcuna foto in cui questo 32enne attore di origini irlandesi mostra i muscoli. Però posso segnalare qualche film in cui lui appare almeno un poco discinto... Tigerland (che è ambientato in una caserma...), Chiedi alla polvere (in cui ha incontri molto ravvicinati con la caliente Salma Hayek), Una casa alla fine del mondo (film noto più che altro per la sequenza di nudo integrale, anche se, nella versione "integrale" che io ho personalmente visionato, non si vede nulla al di sotto della cintola...), Alexander (ma solo per chi ha molta pazienza: 4 ore di ricostruzione storica, un'inverosimile tinta bionda e, mi pare, giusto un pochino di didietro di Colin...).
Colin, come Hugh, ha lavorato recentemente con Woody Allen. Indescrivibile la mia indignazione alla fine della proiezione di Sogni e delitti (Cassandra's Dream): Woody non gli ha fatto levare nemmemo la camicia...
Qualche anno fa, in Rete arrivò un suo film porno-amatoriale, girato per gioco con la compagna di qualche settimana. A differenza delle gesta di Paris "l'insulsa" Hilton e di Pamela "la bisunta" Anderson, quelle di Colin però sembrano essere sparite dalla circolazione fin troppo velocemente. Io confesso, qualche fermo-immagine l'ho visto. E... ehm...
Per quanto riguarda il capitolo gay-friendly, i personaggi interpretati da Colin in Alexander ed in Una casa alla fine del mondo erano dichiaratamente bisessuali. Ma, a parte le dichiarazioni, niente. Però da qualche parte ho letto che il fratello maggiore di Colin, il ballerino/coreografo Eamon jr, qualche mese fa è convolato a nozze con il compagno e che l'attore gli ha fatto da testimone. Immagino che un gay in famiglia sia più che sufficiente, quindi di farlo capitolare proprio non se ne parla...

domenica 6 luglio 2008

Cheese... ne facciamo un'altra...?

Per la serie "Io all'oroscopo non ci credo... tanto ho Saturno contrario...", curiosando qui e là, mi sono imbattuto in questo simpatico "Test Erotico". Sottolineando che non ho rilevato alcuna traccia di erotismo, né nel test, né nel risultato del suddetto, rendo pubblico il profilo... perché io personalmente non avrei saputo esprimermi meglio.
Tipo 21:
Vi entusiasmate molto per l’aspetto esteriore dell’altro, ma tentate invece di allontanare i sentimenti perché siete rimasti molto segnati da spiacevoli esperienze in passato. La vostra delusione, l’insicurezza che dimostrate di avere nelle relazioni di coppia è causata anche dalla tendenza all’idealizzazione e ora avete poca fiducia sulla possibilità di trovare un partner che risponda alle vostre aspettative.
...che poi l'oroscopo non c'entrava nulla...

Comunicazione di sevizia

Con riferimento al post pubblicato in data 26 giugno u.s. su questo blog,
- presa visione dell'articolo pubblicato da Gay.it in data 3 luglio u.s., avente come oggetto il gravoso problema delle intercettazioni telefoniche;
- presa visione del successivo articolo pubblicato ancora da Gay.it in data 4 luglio u.s., avente come oggetto la disavventura occorsa alla sig.na Karina Cascella;
il sottoscritto Edgar, in qualità di autore del sopracitato post,
CHIEDE SCUSA
alla sig.na Maria Rosaria per le insinuazioni insite nel suddetto post, inerenti l'uso improprio di una scopa, in quanto... appare evidente che non trattavasi di scopa...
in Fede

venerdì 4 luglio 2008

Crescita (non+) zero

Mia sorella, LadyVina, è entrata nel settimo mese della sua idilliaca gravidanza. La chiamo idilliaca perché LadyVina non ha mai sofferto di nausee né di alcun disturbo di sorta, fino alla scorsa settimana, quando hanno cominciato a gonfiarlesi le caviglie.
La mia amica Camelia invidia profondamente LadyVina: lei è solo una settimana "più incinta" di mia sorella, ma ha passato tutti i disturbi possibili ed immaginabili, dalle nausee del mattino, del mezzo mattino e del primo pomeriggio fino al diabete gestazionale...
Nell'azienda dove lavoro, in cui la percentuale di dipendenti di sesso femminile non supera il 20%, direi, a colpo d'occhio, che un buon 4% dei dipendenti è in dolce attesa o in congedo di maternità. Percentuale che sale ancora se si considerano tutti i colleghi che sono appena diventati padri o lo saranno a breve.
Insomma, non so in Italia, ma qui a Verona c'è una gran voglia di maternità... e ci si è impegnati non poco per realizzare questa voglia. Sarà anche per questo che nella scorsa stagione la tivù generalista ha sofferto un considerevole calo di ascolti...
Per Rai e Mediaset è l'ora di puntare ad un pubblico gay.

mercoledì 2 luglio 2008

Perfect day

Il giorno perfetto comincia esattamente alle 7 con il suono della sveglia, esattamente come tutti gli altri giorni feriali. Sennonché nel giorno perfetto apri gli occhietti con la consapevolezza che non andrai in ufficio come in un normale giorno feriale, ma, disbrigati un paio d'affarucci, potrai goderti appieno il resto della giornata.
Perciò, nel giorno perfetto, fai colazione con maggior calma del solito e perdi anche un po' di tempo sotto la doccia e sulla tazza, dato che nel giorno perfetto non hai cartellini da timbrare.
Quindi puoi uscire di casa all'ora che vuoi, prendendoti anche il tempo di dare un'occhiata ai titoli dell'edizione del mattino del telegiornale. In un 'giorno impossibile' il telegiornale dà solo ed esclusivamente buone notizie, ma trattandosi di un giorno perfetto ti accontenti di apprendere che alle 8.00 a.m. ora italiana ancora non è accaduto nulla di nuovo.
Il tuo giorno perfetto perciò ha inizio con te che esci dal garage con la tua amata auto rosso flash, ammaccata (purtroppo) ma pulita e profumata - e, soprattutto, rosso flash! - ti immetti sulla strada e non trovi code, pur essendo ancora l'ora di punta ed avendo come meta una delle principali arterie della tua città. Arrivi alla concessionaria, trovi subito il posteggio e consegni le chiavi al bel ragazzo con gli occhi color di cielo alle 'ricezioni' - dato che nel giorno perfetto anche quegli antipatici e superflui inglesismi tipo 'reception' sono aboliti.
Dato che è il giorno perfetto, vieni a sapere, in occasione dei tuoi primi 45mila chilometri, che la tua bella auto rosso flash, essendo un last life vehicle (vabbè, pazienza per l'inglesismo, tanto è la prima volta che lo senti pronunciare, ed uno con quegli occhi color di cielo potrebbe anche parlarti in turco che non potresti che esserne felice...) deve fare il tagliando solo ogni 30mila chilometri, e che il bollino blu (quello per le emissioni di gas, credi: tu sai solo che c'è quell'adesivo blu elettrico appiccicato al parabrezza che ti ricorda di essere scaduto già ad aprile, e che da quattro settimane, cioè da quando te ne sei accorto, giri per la città il meno possibile e se puoi ti fai passare a prendere...), in base a qualche oscuro regolamento comunale, dovrà essere rinnovato solo in occasione della prima revisione, vale a dire tra 12 mesi giusti. Tutto questo significa: a) che non dovrai sborsare tutti quei soldoni che avevi preventivato; b) che hai molta più cassa per la tua giornata di shopping; c) che hai finalmente la coferma ai tuoi sospetti: l'officina da cui andavi prima ti ha fottuto qualche centone ed aveva tutta l'intenzione di continuare...
Perciò, lasci comunque tra le mani di OcchiDiCielo il tuo mazzo (di chiavi), perché RossaFlash ha la frizione che cigola e le portiere che fischiano ed un controllo dei livelli non le farà male, e scopri che la fermata dell'autobus è sita proprio di fronte alla concessionaria. Dato che il tuo giorno perfetto prosegue, scopri che non dovrai nemmeno cambiare autobus alla stazione, perché la linea che passa di lì ti porta giusto giusto a ridosso della Zona Pedonale.
Aspetti pochi minuti, l'autobus è quasi vuoto con l'aria condizionata a palla. Alle 9 a.m. sei già in centro. Il sole ancora non picchia, tira un gentile auretta, e decidi che ti puoi anche rilassare sedendo un po' su una panchina dei giardinetti della Bra a prendere il sole. E trovi subito la tua panchina preferita libera.
Alle 10 decidi che lo shopping può avere inizio. E siccome è il tuo giorno perfetto, trovi tutto quello che eri venuto a cercare, e non ti fai alcuno scrupolo dei buoni propositi degli ultimi mesi, perché tanto hai quel fondo di cassa in più da spendere. E così afferri, nell'ordine: l'edizione paperback di Mondo senza fine di Follett (che non puoi chiamare 'tascabile' perché ha 1370 pagine), anche se avevi giurato che non avresti acquistato alcun libro finché non avessi terminato i cinque volumi che tieni sul comodino da mesi; il nuovo dvd di Carmen Consoli, da cui avevi promesso di stare alla larga perché comunque non conteneva brani inediti; il dvd di Saturno contro che, essendo il giorno perfetto, s'è finalmente materializzato, più altri due film, nonostante, come per i libri, tu possieda più di un dvd che ancora non hai avuto tempo di visionare.
E siccome è il tuo giorno perfetto, mentre passi dal reparto videogiochi al reparto libri e fino al reparto cinema, giochi di sguardi ed ammiccamenti con uno strafigo che somiglia vagamente a Mr. Mignolo, con meno muscoli ma pari sex-appeal (che è l'unico anglicismo che non deve essere - assolutamente mai! - tradotto).
Il giorno perfetto prosegue con il tuo pranzo preferito al McDonald's che non ti concedevi da settimane. Rincasi giusto in tempo per la puntata di Beautiful, e siccome è il giorno perfetto non devi vederti davanti il faccione di Ridge (che sono vent'anni che non ti spieghi cosa ci trovino di piacevole le sorelle Logan in quella mascella inverosimile ed in quello sguardo vacuo), ma, in quest'unica occasione che hai da settimane per dare una sbirciata a cosa succede alla Forrester, assisti alla prima puntata in cui Storm Logan recita più di due battute da quando il ruolo è stato riassegnato a questo bel pezzo di manzo.
La giornata perfetta continua con la tua prima pennichella pomeridiana da quando hai finito le superiori. A svegliarti è la voce al telefono di OcchiDiCielo che ti avvisa che RossaFlash è pronta; a questo punto esci di nuovo in strada ed arrivi alla fermata giusto in tempo per l'autobus (e ti rendi conto allora che questo è il tuo giorno perfetto, perchè in un giorno ordinario arrivi alla fermata sotto casa sempre quattro minuti dopo che il mezzo è passato...). Devi anche cambiare l'autobus (ed ecco la conferma che è il tuo giorno perfetto!): scendi dal 24, attraversi la strada ed il 33 è già in arrivo...
Torni a sedere nella tua bella RossaFlash e, quando arrivi sotto casa, ti squilla il telefono: il tuo collega Micio compie gli anni e vuole offrire un giro di birra agli amici al bar all'angolo. Tre birrette e quattro chiacchiere come aperitivo, poi ti aspetta la cena a casa di mamma.
Quindi torni a casa, accendi finalmente il tuo notebook e, siccome è il tuo giorno perfetto, nella casella di posta hai un messaggio, e non si tratta della solita newsletter di WindowsMail, né di quella Vodafone.

martedì 1 luglio 2008

La vendetta del Tunga Tunga

M###a!!! Mi hanno già rubato l'idea!!!

Ambra - Tunga tunga

Ho scelto il brano per il mio futuro numero da drag queen... e non aggiungo altro...