lunedì 29 giugno 2009

Ce l'avete anche voi (con) il digitale terrestre...?

Premetto che ancora non ho capito in che consiste realmente la differenza tra televisione analogica e televisione digitale. E che sostanzialmente non mi frega nemmeno niente di conoscerla...
Il fatto, semplice e sostanziale, è che a gennaio il mio vecchio televisore, che già da tempo non voleva sottostare agli ordini del telecomando, ha cominciato a perdere anche qualche tasto, per cui s'è reso necessario sostituirlo. Anche perché rassegnarsi a guardare solo RaiUno (e PortaAPorta) pareva davvero davvero... ma davveo tanto brutto.
Per fortuna, Dio (o chi per lui) ha inventato la tredicesima. Per cui il vecchio apparecchio a 14 pollici (il primo acquisto serio fatto con il frutto del mio sudore) s'è trasferito in camera da letto (tanto ho sempre pensato che guardare la tivù a letto fosse una pessima abitudine, ed il disincentivo "Bruno Vespa" funziona alla grande) ed il suo posto è stato preso da un nuovo LCD a 22 pollici (ché tanto più grande non avrei saputo dove e come infilarmelo) ovviamente con il digitale già integrato.
E quando ho inserito il cavo dell'antenna nell'apposita presa, acceso la tivù ed avviato la sincronizzazione automatica dei canali, ho scoperto con fanciullesco stupore che il digitale terrestre, in qualche misura, funziona già anche qui.
Sì, lo ammetto: le immagini dei canali digitali sono di gran lunga migliori dei corrispettivi analogici. Anche se per il momento quelli analogici sono ancora più numerosi, escludendo i criptati, e non tutti trasmettono già anche in digitale.
Una cosa che non mi spiego è perché la sincronizzazione abbia memorizzato i canali digitali sopra il canale 800 e gli analogici dopo il 900. Un giorno, quando avrò tempo (e negli ultimi sei mesi pare proprio non ne abbia avuto), riprenderò in mano il libretto delle istruzioni e cercherò di capire come assegnare ai canali numeri ad una cifra, massimo due (cercherò, ma nessuno può sapere se ci riuscirò...)
In realtà, non considero quest'operazione una priorità. Prioritario sarebbe scoprire prima perché, verso marzo, i canali analogici siano completamente spariti ed a piacimento di chi quelli digitali siao stati riassegnati. Perché ogni tanto anche il segnale dei digitali sparisca. Perché ogni tanto sparisca il segnale solo di quelli Rai ed ogni tanto solo di quelli Mediaset. Per quale motivo da domenica i canali analogici sono ricomparsi e quelli digitali nuovamente rimescolati... E questa è la parte più fastidiosa di tutta la faccenda, perché se questo misterioso evento si ripete ogni due mesi, ogni due mesi devo memorizzare almeno una decina di numeri a tre cifre da far corrispondere ai diversi canali. E questa non è cosa bella.
Per fortuna Verona non è una città grande come Torino e Roma, per cui confido che ci vengano risparmiati i Mediaset Days (o come cavolo li hanno chiamati) quando il passaggio al digitale sarà ufficializzato. Potrei sopportare di vedere Piazza Bra invasa da ex-AmiciDiMaria ed ex-Grandi Fratelli... ma che almeno le risparmino di essere occupata dalle enormi tette della D'Urso...

sabato 27 giugno 2009

Che fine ha fatto... Valeria Rossi?

Qualcuno ha notizie recenti di Valeria Rossi...?
E non rispondete chi!?



Era l'estate del 2001 quando dalle radio esplose in tutta Italia (e poi anche in Spagna) il più trasversale e duraturo dei tormentoni estivi del terzo millennio: un successo davvero clamoroso, firmato da una giovane cantautrice fino ad allora completamente sconosciuta. Chi non ha almeno una volta canticchiato Dammi tre parole...? Chi almeno una volta non l'ha storpiata in una rilettura dal comico al soft-porno...?
Ma il successo non si fermò a quella prima hit, e nel 2004, dopo il buon successo dell'opera prima Ricordatevi dei fiori, Valeria pubblicò un secondo album, Osservi l'aria, trainato da un altro grazioso brano-filastrocca.



Ma poi...?
Le notizie che la riguardano sembrano cristallizzate al 2004, proprio come il suo sito ufficiale, ed allo stesso periodo risalgono le ultime interviste reperibili in Rete. Curiosando su YouTube, tra i commenti ai video che la riguardano, circola tra i fan la voce che sia di prossima uscita un terzo album, di cui Wikipedia si limita a fornire il titolo presunto.
Valeria Rossi figura comunque tra le artiste impegnatesi in AmichePerL'Abruzzo, o perlomeno compare nella lista delle oltre novanta madrine: ma nessuna delle mie fonti fa riferimento ad una sua esibizione a San Siro.
A far da cornice alla sparizione di Valeria, una suggestiva nota di colore: nessuna delle sue biografie online concorda sul suo anno di nascita, spaziando da un inverosimile 1969 (fornito dalla già citata Wikipedia) fino ad un più ragionevole 1973.
A me Valeria un po' manca. Sbarazzina, solare, divertente... leggera come la musica leggera spesso non riesce ad essere.

venerdì 26 giugno 2009

Michael Jackson - CHILDHOOD



(testo e musica di Michael Jackson)

Have you seen my childhood?
I'm searching for the world that I come from
'Cause I've been looking around
In the lost and found of my heart
No one understands me
They view it as such strange eccentricities
'Cause I keep kidding around
Like a child, but pardon me

People say I'm not okay
'Cause I love such elementary things
It's been my fate to compensate
For the childhood I've never known

Have you seen my childhood?
I'm searching for that wonder in my youth
Like pirates in adventurous dreams
Of conquest and kings on the throne
Before you judge me, try hard to love me
Look within your heart then ask
Have you seen my childhood?

People say I'm strange that way
'Cause I love such elementary things
It's been my fate to compensate
For the childhood I've never known

Have you seen my childhood?
I'm searching for that wonder in my youth
Like fantastical stories to share
But the dreams I would dare, watch me fly
Before you judge me, try hard to love me
The painful youth I've had
Have you seen my Childhood?

giovedì 25 giugno 2009

Io le ricorderò sempre così




Ed invece...

...somiglia un poco di più a quest'altro. Ma senza occhiali, per la precisione.
Comunque, già che c'ero, per farmi voler bene fin da subito...
Stasera il nuovo collega mi ha chiesto indicazioni stradali per raggiungere il residence dove alloggierà per qualche tempo. Cartina alla mano, non ho avuto esitazioni, facendogli presente che il percorso tracciato da ViaMichelin era impraticabile per via del più classico dei sensi vietati. Le indicazioni gliele ho date io, a voce, e solo quando l'ho visto allontanarsi tranquillo in auto, ho realizzato di aver confuso Via Tevere con Via Po e che tutte le conseguenti indicazioni erano sbagliate.
Oh cavolo, pazienza! Non è mica colpa mia se in città s'è avuta la bella pensata di chiamare le principali vie di uno stesso quartiere con nomi su uno stesso tema (fiumi, città, battaglie, navigatori...): è un chiaro e lampante invito alla confusione.

mercoledì 24 giugno 2009

I sogni muoiono all'alba...

Sì, lo ammetto: quando stamattina mi sono svegliato e fintantoché non sono arrivato in ufficio, in cuor mio ho sperato che il nuovo collega potesse somigliare a questo qui nella foto.
Invece...

domenica 21 giugno 2009

Marina Rei - SORRIDO

(testo e musica di Marina Rei)

Sorrido mentre mi guardi
Trattengo le lacrime finché posso
Averti incontrato per caso sembra scritto nel nostro destino
Vedere che non sei cambiato mi fa tornare a come eravamo
Raccontami di te e della tua vita adesso

Anche distante non ho mai smesso di portarti addosso
E più lontano eri e più t’amavo, ma t’avevo perso
Mai è stato così vivo il ricordo di te
Chiudo gli occhi, ho tutto impresso nella mente

Sorrido mentre mi guardi
Un po’ è colpa dell’imbarazzo se arrossisco
Perché ho commesso lo sbaglio più grande lasciandoti andare via
Ma non è mai troppo tardi: possiamo fare una pazzia
Riprenderci la nostra vita adesso

Saprò ascoltare se è quello che vorrai
Saprò capire anche se non parlerai
Ma non chiedermi di mentire, non me lo perdonerei
Non chiedermi di rinunciare a un’altra occasione


sabato 20 giugno 2009

La Visitazione

La giornata prometteva bene fin dall'inizio: cielo azzurro, sole, ma anche un bel venticello fresco, eredità del diluvio della notte precedente di una violenza tale da lasciare al buio l'Arena nella sera dell'inaugurazione della stagione estiva.
Insomma, un'ottima giornata per ricevere una visita importante.
Spero che il Visitatore abbia trascorso una buona giornata (io senz'altro sì) e non si sia stancato troppo.

lunedì 15 giugno 2009

Casalinga disperata


A casa mia ordine e pulizia regnano sovrani.
Angoli e ripostigli, infatti, sono da considerarsi repubbliche indipendenti...
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Inutile lasciare che la biancheria pulita si accatasti a cavallo di una sedia per giorni e giorni: le camicie non si stirano da sole.
Per questo ogni sera prego perché appaia la Fatina dello Stiro...
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I buchi spazio-temporali esistono. E nella mia lavatrice ce n'è uno.
Io non saprei spiegare altrimenti la ragion d'essere dei miei tre calzini neri spaiati...
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Un uomo non dovrebbe vivere senza una donna accanto.
Infatti le chiacchiere della piccola tribù di brasiliane dell'appartamento sul mio stesso pianerottolo mi tengono ottima compagnia attraverso la parete, giorno e notte.
Così come l'anziana signora del piano di sopra, che ciabatta con gli zoccoli puntuale alle due di notte verso il proprio bagno, alle cinque tira lo sciacquone e si riempie la vasca da bagno ogni sabato alle sette...

sabato 13 giugno 2009

Quattro scemi al bar

Inaspettatamente, mentre siamo tutti e quattro attorno al tavolo della pizzeria, viene fuori che la mia nuova amica BlackPussyCat d'estate per dissetarsi beve solo ed esclusivamente birra. A barilotti.
Ed è allora che la mia mente vacilla.
BlackPussyCat diventa l'incarnazione dell'alcolizzata Karen: i colori sono gli stessi, e l'ex marito latitante è un altro fattore in comune; per conseguenza, a Maya spetta il ruolo di Grace, la frociarola creativa che ancora crede al grande amore, parte che a ben guardare s'era già da tempo guadagnata sul campo della realtà.
A me e a GianniDepp tocca dividerci i personaggi di Will e Jack... Quest'ultimo in particolare è abbastanza conteso: il gay con addosso tutti i cliché del genere, in primis la smodata passione per Cher (che, a seconda del caso, assume le fattezze di Alice o di Carmen Consoli) ed una reiterata dissociazione dalla realtà.
Diciamo che la convinzione di GianniDepp (sua e tutta e solo sua) di essere il sosia italiano di Johnny Depp potrebbe essere il principale fattore da tenere in considerazione. Ne consegue che a quel tavolo a me è toccato il ruolo di Will, quello che (se non ricordo male) aveva una situazione tutt'altro che risolta con l'ex, ma nell'ultima stagione della serie trovava il compagno di una vita nelle fattezze di un gran manzo da bava alla bocca...
Ecco, ringrazierei gli sceneggiatori se optassero d'anticipare l'introduzione di quest'ultimo personaggio già nel secondo episodio. Son certo che gli ascolti dello show salirebbero alle stelle...

mercoledì 10 giugno 2009

7 anni - La versione di Edgar

Solo dopo aver letto questo post di Gios, ho realizzato che in questo periodo anch'io celebro un settimo compleanno, che forse in verità è l'esatta antitesi di un Pride.
Fu tra la fine di maggio e l'inizio di giugno del 2002, infatti, che mi calavo sul viso per la prima volta la (metaforica) maschera di Edgar. Indossai questo nickname e feci il mio debutto in una chat: allora ancora non lo sapevo ma, digitando su una tastiera queste cinque semplici lettere, avrei dato inizio alla seconda parte della mia vita. Nel giro di qualche settimana, pochi mesi, avrei conosciuto nuove persone che avrebbero segnato e cambiato il corso della mia vita (tra loro anche lui, il mio ex).
Sarei uscito dal dorato limbo in cui mi ero rifugiato per paura. Una paura di vivere che aveva caratterizzato la prima parte della mia vita: la paura di innamorarmi e di patire emozioni vere, la paura di mostrarmi alle altre persone per quello che ero e per quello che sentivo, la paura di deludere la mia famiglia naturale.
La maschera di Edgar fu il lasciapassare per uscire da questa labirintica prigione di paure e per partire alla ricerca di un poco di felicità.
In questi sette anni ho conosciuto diverse persone. E diverse persone hanno conosciuto chi si celava dietro la maschera: alcune mi hanno amato, alcune non tanto, molte magari per niente, ma pazienza: è la vita.
In questi sette anni ho amato tanto un uomo e poi, quando l'amore è finito, ho sofferto tanto. Ma è la vita.
Ho litigato ed ho deluso mia madre, sbattendole sotto il naso le verità che lei ostinatamente ancora nega; ho capito che si può rispettare un genitore che pure non ha rispetto per come suo figlio è, e mi sono arreso all'idea che l'amore non sempre compie miracoli, soprattutto laddove l'amore ed il rispetto sono convenzioni di facciata che nascondono un grande vuoto.
Ma soprattutto - ed è quel che più conta - ho compreso che non devo avere paura di vivere.
Anche se...
Certe mattine mi alzo e guardandomi nello specchio ancora mezzo addormentato mi faccio una gran paura. Una maschera servirebbe sì, e non "metaforica".

martedì 9 giugno 2009

Aspettando di avere Saturno contro


Domani sera Canale5 programma il film Saturno contro.
Io passerò la serata a coccolare e strapazzare il mio piccolo TopO, che sta mettendo i primi dentini. Ma se siete a casa, non avete altri programmi per la serata ed ancora non l'avete vista, ritengo che trascorrereste una buona serata in compagnia di questa bella pellicola. Certo, a patto che non apparteniate a quella schiera di snob che non sopportano il cinema italiano, o non sopportano i film di Ozpetek, o non sopportano Ambra che recita, poveretti loro! (non s'offendano, è detto con ironia...)
Saturno contro è un bel film. Riflette e fa riflettere su temi come l'amore, l'amicizia, il dolore. E soprattutto racconta di una famiglia: non la famiglia naturale, termine orrendo, ma tanto caro ai teodem ed ai cretini (s'offendano pure, è detto con estremo disprezzo...); piuttosto la famiglia intesa come circolo di persone affini, che vogliono l'uno il bene dell'altro, che insieme vivono le giornate e trascorrono le notti, uniti ridono e soffrono, insieme nella buona e nella cattiva sorte.
La scena che preferisco...? Quella della lunga attesa: con la voce di Carmen che intona in francese una canzone di Serge Gainsburg e prepara lo spettatore a quel che seguirà; con quell'intenso scambio di sguardi tra Ambra e l'anziana sconosciuta, muto e colmo di sottintesi.

lunedì 8 giugno 2009

Sulla strada

Qualche giorno fa, per portare l'auto all'officina per la revisione, ho affrontato il traffico cittadino. In un'ora di punta, ho attraversato diversi quartieri, tra pedoni che si gettavano giù dai marcipiedi, ciclisti che occupavano ingiustificatamente intere carreggiate, automobilisti che svoltavano all'improvviso senza mettere fuori le frecce, autobus che sostavano e ripartivano un po' a ca....so e furgoncini che sbucavano inaspettati con tutto il muso da una qualche via laterale.
Era parecchio tempo che non guidavo l'auto sul percorso cittadino: mi sono abituato in fretta a farmi passare a prendere sotto casa da colleghi ed amici, ad utilizzare bici e mezzi pubblici, serbando l'auto solo per gli abituali percorsi extra-cittadini. Onde per cui, mi sono un pochetto cacato sotto in tutto quel trambusto.
E non so perché, ma m'ero messo in testa che, più ancora che per affrontare Verona ed il suo traffico, nel giro di un anno avessi perso la confidenza con la mia auto tanto da non essere più capace di portarla su strade di montagna. Sì insomma, immaginarmi scalare le montagne qui attorno, con i tanti strapiombi e gli innumerevoli tornanti, mi dava il mal di pancia.
Perciò domenica, per pura sfida contro me stesso, ho tirato fuori l'auto dal garage e l'ho messa su strada, in direzione monti. E mi sono ritrovato a ripercorrere quelle strade che tante volte avevo percorso sul sedile posteriore della macchina di papà da bambino, con il mio inseparabile compagno di viaggio: il vomitino... Son partito senza una meta precisa e man mano che ascendevo riconoscevo le strade, le curve e le svolte. In meno di un'oretta di viaggio mi sono ritrovato a quota 1.400-1.500. E senza alcun tentennamento: è stato facile salire tanto quanto ridiscendere poi. Gli strapiombi ed i tornanti non mi hanno impensierito, e l'unica malinconia è stata per non potermi voltare ad ogni curva a rimirare gli splendidi paesaggi che si aprivano sotto di me a perdita d'occhio...
Riprendere confidenza con l'auto è stato ancor più facile e naturale che rimontare in sella alla bici il settembre scorso, quando dopo anni di disaffezione mi sono ritrovato con il sedere su un sellino, lanciato giù per tutta la Val Venosta.

domenica 7 giugno 2009

Cartoline


In una di queste tre città io sono cresciuto. Passato.
Nelle altre due mi piacerebbe trascorrere qualche giorno. In futuro.

venerdì 5 giugno 2009

Paola Turci - SABBIA BAGNATA

(testo e musica di Paola Turci e Carmen Consoli)

Sabbia bagnata tra le mani
Stesso fastidio nelle tue frasi sempre logiche, convincenti
È sabbia tra i denti
Ti avrei dato tutto senza chiedere
Ti avrei dato amore
Sì lo so, sono capace a non parlare per ore ed ore
A farmi del male

Forse mi lasciavo prendere
Forse ti lasciavo vincere
Volevo dirti che sto pensando a te
Volevo dirti che sto parlando di te

Gocce di rabbia nei pensieri fanno rumore
Ma nelle tue labbra affondo fino a perdermi
A non capire che devo reagire

Ma forse mi lasciavo prendere dolcemente
E forse ti lasciavo vincere
E ora è difficile ammettere che sto pensando a te
Volevo dirti che sto parlando di te
Volevo dirti che sto pensando a te
Negarlo è inutile, mi ritrovo a parlare di te


martedì 2 giugno 2009

Carmen Consoli - IL PENDIO DELL'ABBANDONO

(testo di Carmen Consoli - musica di Goran Bregovic)

Arduo ed insidioso il pendio dell’abbandono
Affranto e compassionevole il buon Dio osserva inerte
Immani ricchezze e miserie

Regnerà sovrano l’oblio
Prezioso rimedio all’impotenza ed alla crudeltà di un ignobile addio
Inflitto a sorpresa da chi ha giurato lealtà

Ma un vento caldo plasmerà il rigore di spietati inverni

Regnerà sovrano l’oblio
Vile ripiego all’impotenza ed alla crudeltà di un ignobile addio
Inflitto a sorpresa da chi ha giurato lealtà

Ma un vento caldo annuncerà il risveglio di tempi migliori



Poiché ieri sera i titoli di coda del film I giorni dell'abbandono sono stati tagliati di brutto, ed erano proprio i titoli di coda la ragione principale per cui mi sono guardato tutto il film, trasmesso su Canale5, sono andato a cercarmeli su YouTube. E li ho trovati.
La canzone è stata incisa nell'ultimo album di Carmen, Eva contro Eva, con un diverso arrangiamento. Le parole son di Carmen e rispecchiano completamente lo spirito del film per il quale sono state scritte; le musiche sono del bravissimo Goran Bregovic, che tra l'altro è anche l'attore che recita accanto a Margherita Buy nella scena finale del film di Roberto Faenza, che infine non si è rivelato nemmeno malvagio. Sarà che a me la Buy piace qualunque ruolo le affidino.

lunedì 1 giugno 2009

L'angolo dell'ormone - Rado Vanko

Davanti ad alcuni fenomeni naturali, non c'è proprio bisogno di spendere troppe parole: la poesia di un'alba, la magia di un arcobaleno, il canto di un ghiacciaio... la bellezza di Rado...


Chiedo scusa ai benpensanti se per una volta indugio su due chiappe e sulle voglie che esse risvegliano in me. No, non è colpa della primavera: è la protratta astinenza dalle carni.
Comunque sia, porcate a parte, Rado Vanko è l'uomo di copertina del periodico australiano DNA. Se siete interessati agli altri scatti, vi rimando alla mia fonte.

DIchiarazione di voto


Io voterò Radicale.
E non sarà nemmeno la prima volta.
Non mi frega una sega se il mio voto sarà inutile solo perché i Radicali rischiano di non arrivare allo sbarramento. L'ultimo dei Radicali ha fatto sicuramente di più per il mio Paese di una qualsiasi ministra già valletta ripudiata perfino da Mengacci. O di un erotomane ipocrita che si professa paladino del cattolicesimo dopo aver fatto esperienza in prima persona del divorzio e dell'aborto (terapeutico), cui forse non avrebbe potuto far ricorso se non fosse stato per gli stessi Radicali.
Davvero inutile sarebbe dare il mio voto a personaggi che non mi danno alcuna fiducia. O peggio, mi danno il vomito.

AGGIORNAMENTO:
Alcuni validi motivi a sostegno del mio voto.