mercoledì 30 novembre 2011

Post di noncompleanno

Quest'anno io non ho alcuna voglia di fare bilanci.
Piuttosto, pensate voi a quanto sarebbe triste e monocromo il mondo senza noi biondi naturali.
 




lunedì 28 novembre 2011

Le trovi su Facebook

Caso umano 1). La casalinga disperata che ti chiede l'amicizia per poi, di propria iniziativa e senza chiedertelo, iscriverti al gruppo di cui è amministratrice e la cui unica ragion d'essere è inveire contro magistrati ed assistenti sociali che sottraggono i minori alla custodia dei genitori, anche quando i genitori in questione sono palesemente inetti, perché la famiglia va difesa e tenuta unita a prescindere; a tal scopo, si vanta di avere un contatto diretto e quasi quotidiano con nientepopodimenoché Pier Paolo Zaccai, il consigliere della Provincia di Roma uscito (cacciato?) dal PdL dopo un unico momento di gloria: la notte brava a cocaina e transessuali, terminata con l'arringa da un balcone; che, con uno sponsor del genere a prendersi a cuore ogni caso umano segnalato, mi chiedo che bisogno abbia di iscrivermi per tre volte al gruppo che per tre volte ho abbandonato prima di eliminarla definitivamente dai miei contatti.
Caso umano 2). L'insegnante di religione cattolica che, dopo essere stata muta per anni sulla condotta del Presidente del Consiglio recentemente dimesso, dalla bacheca lancia anatemi contro l'operato del nuovo Esecutivo attribuendogli la responsabilità di leggi votate dal Parlamento venti giorni fa; e quando le faccio notare che sta prendendo un granchio temporale, senza azzardarmi ad insinuare che possa essere in malafede anche se ne ho un vago sentore, dalla bacheca mi dedica un VAI A CAGARE, politiko del kazzo che personalmente trovo che strida (anche ortograficamente) sulla bacheca di una che la mattina insegna a dei pargoli concetti come porgi l'altra guancia o dai a Cesare quel che è di Cesare (ma forse, come in altre materie, non sono abbastanza aggiornato e adesso durante l'ora di religione scopro che s'insegnano soprattutto le parole del nuovo Messia, quali culona inchiavabile oppure lei è più bella che intelligente).

E quando lo trovo un fidanzato, inacidito come sono...?

domenica 27 novembre 2011

It's time

Con un milione di visualizzazioni in tre giorni, si può ben definire uno dei videoclip più interessanti del momento. Il racconto breve di un sentiero che molti vorrebbero percorrere, salite e discese, corse a precipizio ed inevitabili ostacoli. 
Uno spot azzecatissimo per un pregevole messaggio di sensibilizzazione su un argomento che dividerà gli animi ancora per tanti anni a venire, e non è un caso se l'hanno ripetutamente postato blogger e siti d'informazione.
Lo posto anch'io perché, dopo averlo riveduto una quindicina di volte, ancora alla fine mi emoziono. Mi commuove, mi fa sentire sereno, mi fa sperare in un mondo migliore ed un futuro felice.



E sì, anche perché quando lui s'inginocchia e mi chiede la mano, io non esiterei un secondo a rispondergli .

sabato 26 novembre 2011

Di rosa e d'azzurro

Avevo deciso come avrebbe dovuto terminare questo blog [NB: come, non quando]. Ovvero con un post breve a forma di dialogo, grosso modo di questa fattispecie:
Edgar: "Ehi, ti stavo aspettando."
Personaggio2: "Ciao. Ma se non sono nemmeno in ritardo..."
Edgar: "Lo so, ma voglio dire che, mentre ero qui da solo, ho capito che sei l'uomo che ho aspettato tutta una vita."
Bacio e Titoli di coda.
Mi sono coccolato quest'idea per un po', poi ho pensato Cazzo, però 'sta cosa qui l'ho già sentita. Anzi no, mi correggo: ho penato Acciderbolina, questa cosa qui devo averla già sentita. E poi m'è venuto in mente che Fabio Volo ha titolato un romanzo con una frase del genere.
Peccato.
Così, mentre decido in quale altro modo terminerà questo blog, e sempre che nel frattempo esso non si esaurisca in autonomia, ho cambiato l'immagine dell'intestazione con la foto di un sentiero che ho percorso per davvero. E non ditemi che non si capisce che è una metafora.
Poco fa, mentre rincasavo in autobus, ho assistito ad un tramonto meraviglioso in rosa ed in azzurro, che sarebbe stato perfettamente intonato con i colori del blog. Ma non ho avuto modo di prendere di tasca la macchina fotografica e quindi niente. E poi no, un tramonto sarebbe stata la metafora sbagliata in questo momento.
A proposito di rosa, c'è una gustosa anticipazione che potrei darvi. Ma per scaramanzia preferisco di no.
Oggi intanto ho fatto una passeggiata in centro. Faccio sempre una passeggiata in centro quando devo schiarirmi le idee e, infatti, ora le ho più nitide. Ma da qui al prossimo post rifletterò a lungo su una domanda: cosa vuol dire (se vuol dire qualcosa) quando in un pomeriggio ti sembra di incontrarlo almeno tre volte e, quando strizzi ben bene gli occhi, ti accorgi che l'hai scambiato con tizi che non gli assomigliano per niente...?

martedì 22 novembre 2011

Travis - THE CAGE



(testo e musica di Fran Healy, dall'album The invisible band, 2001 dei Travis)

You broke the bread, we drank the wine
Your lip was bleedin’ but it was fine
Come on inside, babe, across the line
I love you more than I


But then this bird just flew away
She was never meant to stay
Oh to keep her caged would just delay the spring
 

You broke your word, now that’s a lie
We had a deal that you would try
Come on inside, girl, I think it’s time
High time we drew the line


But then this bird just flew away
While I looked the other way
Oh to keep her caged would just delay the spring
 

You broke my soul, dear, you stole the plot
You left an empty shot
There’s nothing left here ’cos you took the lot
An empty cage is all I’ve got


’Cos when your bird has flown away
She was never meant to stay
Oh to keep her caged would just delay the spring
To keep her caged would just delay the spring


Questa canzone mi è girata in testa per tutto il giorno, mentre rimuginavo su una frase che ho letto e che spero di aver frainteso. La cosa strana è che ero assolutamente convinto che il ritornello si chiudesse con la frase To keep her caged I would just delay the spring, che intendevo come Per trattenere in gabbia il mio passerottino, sarei disposto a rimandare la primavera. Invece, dopo aver controllato le liriche, ho scoperto che la canzone intende esprimere il concetto perfettamente opposto: il senso reale è trattenerlo in gabbia servirebbe solo a rimandare la primavera.
Ahimè, quant'è vero.

lunedì 21 novembre 2011

Carmen Consoli - NOVEMBRE '99

Un po' perché dal titolo del brano si evince che è il periodo perfetto per ascoltarlo a ripetizione, un po' perché se mi guardo allo specchio non vi trovo un mio ritratto migliore di questo... -sì, compresa la definizione di donna da niente...



(testo e musica di Carmen Consoli)

Ti sembrerò nostalgica
Metereopatica quanto basta
Ti sembrerò una donna da niente
Facili lacrime, poca pazienza

Comprendere che sono un pezzo di marmo
La noia devasta la volontà di cambiare

Dovrei rivalutare tutto dal principio
Trovare la forza e l'audacia per farlo
So già che per un momento sarà pieno inverno
Per un momento sarà pieno inverno

Ti sembrerò incoerente
Poco affidabile, inconsistente
Ti sembrerò un'emerita idiota
Facili entusiasmi, improvvisi avvilimenti

Domandami ancora una volta se piango
Se ogni equilibrio si è rotto nuovamente

Sento che non ho un sostegno sicuro

Forse prima o poi perderò l'amore per le piccole cose
L'odore di un novembre che muore

Ti sembrerò nostalgica

giovedì 17 novembre 2011

Mission: Impossible

Solo per notificare che la Missione: Ingenua Fanciulla Virginiana era miserevolmente fallita già in capo a due giorni.
 

lunedì 14 novembre 2011

Intervallo

Ferrara - Lungo il cammino di ronda delle mura

Macerata

Peschiera del Garda - Il Mincio

Iseo - Le Torbiere del Sebino

Vicenza - Parco Querini

mercoledì 9 novembre 2011

Sbroccato sboccato

Da qualche giorno, FuorDiLoto, quella grandissima stronza della mia nuova vicina di scrivania, mi frantuma i coglioni rimproverandomi un linguaggio condito di merda. Non capisco come cazzo le sia saltata in mente un'idea del genere...
Sì vabbè, in effetti ha ragione da vendere. Da tempo ormai non termino una conversazione senza aver utilizzato almeno una parolaccia, che mi esce di bocca con la medesima grazia e disinvoltura con cui un dildo ben lubrificato scivola dentro un... Ok, avete capito.
Comunico pertanto che da ora e fino a fine mese non userò più in pubblico il turpiloquio, se non in casi in cui esso possa ritenersi più che giustificato, come nel caso pestassi per strada una cacca di cane oppure mi ritrovassi per qualche ragione ad un dopocena a Palazzo Grazioli.
Già da stasera ho tolto dall'armadio e rispolverato parole e perifrasi da ingenua fanciulla virginiana, quali perdindirindina, acciderbolina, che cippa vai cercando? e levatimi dalle tolle!
Un altro piccolo passo in avanti avanti nel mio percorso di crescita e miglioramento, cominciato lo scorso maggio con la  settimana senza cattiveria, che poi è diventato un intero mese malice-free.
Supportatemi, stronzi!

lunedì 7 novembre 2011

Ordinato ordinario

Mi si dice che il mio aspetto è diventato più ordinato e che devo interpretare l'affermazione come un complimento.
Più ordinato...?
Da anni ormai al lavoro vesto solo jeans e camicia, ed oggi la barba era mezzo centimetro più lunga del solito perché stamattina dopo il weekend non tenevo voglia di farla. Eppure sono diventato finalmente ordinato.
La gente dovrebbero smettere di venire al lavoro strafatti di allucinogeni.

domenica 6 novembre 2011

Olivia Newton-John - I HONESTLY LOVE YOU



(Jeff Barry - Peter Allen)

Maybe I hang around here
A little more than I should
We both know I've got somewhere else to go
But I've got something to tell you
That I never thought I would
But I believe you really ought to know
I love you
I honestly love you

You don't have to answer

I see it in your eyes
Maybe it was better left unsaid
This is pure and simple
And you must realize
That it's coming from my heart and not my head
I love you
I honestly love you

I'm not trying to make you feel uncomfortable

I'm not trying to make you anything at all
But this feeling doesn't come along everyday
And you shouldn't blow the chance
When you've got the chance to say
I love you
I honestly love you

If we both were born in another place and time

This moment might be ending in a kiss
But there you are with yours
And here I am with mine
So I guess we'll just be leaving it at this
I love you
I honestly love you


Il miglior ritornello di tutti i tempi...

martedì 1 novembre 2011

La voce di Maria

Stamattina guardavo in replica su RAI4 una vecchia puntata di Brothers & Sisters: a ridosso del matrimonio di Kitty con il Senatore, per aiutarla a scegliere la canzone da far suonare alla cerimonia, fratelli, sorelle e madre le raccontavano tutti con quale canzone avevano perso la verginità.
Mi sono girato la domanda, cercando di ricordare la mia prima volta. E la risposta, credo, sia freudianamente rivelatrice dei motivi per cui il sesso ha tutt'oggi un'importanza secondaria nella mia vita. Ricordo infatti che era inverno, un sabato pomeriggio; nella stanza d'albergo non c'era una radio né un mangianastri, ma solo la tivù, accesa su una puntata di non so quale stagione di Amici. Cioè, alla mia prima volta mi tocca associare la voce di Maria DeFilippi... Mi spiego?
Lo scrivo qui e non lo dirò mai a nessuno. Nel caso remoto che qualcuno dovesse pormi la questione, ho deciso che risponderò con Magari di Renato Zero, che suonava la prima volta che passai l'intera notte nel letto di qualcun altro. E pazienza per il falso storico, dato che la canzone in oggetto è stata pubblicata un anno dopo la mia prima vera volta.
Comunque, in stretta relazione a quella prima volta e soprattutto a chi era con me in quella stanza d'albergo, c'è una cosa che mi ronza in testa da venerdì sera e da allora mi chiedo se condividerla o meno. E mo' la dico.
Anche perché, diamogliene atto, su una cosa almeno, lui aveva ragione: io sono molto più iena di quanto voglia ammettere e di quanto chi mi conosce voglia credere.
E da iena quale sono, devo ammettere anche a me stesso di sentirmi pervaso da una sensazione di discreta soddisfazione da quando Maya, di propria iniziativa e senza alcuna sollecitazione da parte mia, mi ha raccontato che il mio ex attraversa un brutto periodo, che sta facendo scontare al suo nuovo compagno, comportandosi nello stesso identico modo con cui si relazionava con me nei tempi andati.
Sembrano soddisfazioni di poco conto. Ma tenete presente che la voce di Maria è stato solo il primo dei tanti traumi legati a quell'uomo.