venerdì 28 ottobre 2011

Mentre tutto scorre

Wow, da non crederci.
Torno ora da un aperitivo in cui Colin, quasi in anteprima, ci ha annunciato che convolerà a nozze con la sua simpatica e svitata Colette. Dopo undici anni di relazione e qualcuno di convivenza, saranno sposi il giorno di San Patrizio p.v., perché mentre bevevano birra irlandese si sono conosciuti. Pensavo che Colin non fosse tipo da legami ufficiali e sbagliavo; o forse è cambiato, sotto i miei occhi, in questi anni.
Ed erano due giorni che gli avevo messo il muso in ufficio, perché, da quando al lavoro ho cambiato mansione e collocazione, lo sentivo distante e stavo rivivendo la sindrome dell'abbandono, mentre la verità era che mi evitava per serbare la sorpresa a stasera.
A marzo lui sarà sposo. E ad aprile, mia sorella LadyVina sarà mamma-bis.
Colin è d'un anno più vecchio di me; LadyVina ha un anno di meno.
E non voglio pensare che io invece sono ancora qua, fermo ad una pensilina ad aspettare l'autobus chiamato VeroAmore. Meglio se comincio ad agitare la manina, ché non vorrei correre il rischio che non mi vedesse e passasse oltre.

mercoledì 26 ottobre 2011

I piaceri del fast-food



Una scena cult da quello che da sempre è il mio film preferito.
Così, semplicissima associazione di idee...

martedì 25 ottobre 2011

Imbranato nato

Nelle ultime ventiquattr'ore:
  1. sono inciampato in un lembo del copriletto mentre mi sfilavo la maglietta-pigiama, cadendo rovinosamente e rumorosamente a terra, sul mio morbido fianco, procurandomi un ginocchio livido;
  2. ho sbattuto il mignolo del piede contro uno dei piedi del divano, mentre stavo per sedermi per infilarmi le scarpe, ed ancora vedo le stelle quando mi tocco (il mignolo);
  3. mi è caduto il tubetto della maionese, di beccuccio, sul piede scalzo. E meno male che non era il barattolo.
Ok, sono un imbranato e lo ammetto. Ma qui c'è anche una bella concentrazione di sfiga.

lunedì 24 ottobre 2011

Googlandomi

Preso da una noia di cui non intravvedo la fine, invece che mettermi a stirare, stasera ho digitato il mio nome e cognome nel campo di ricerca di Google. Non ditemi che voi non vi siete mai googlati...
Ebbene, se vi aspettate che vi riveli che ho fatto scoperte inquietanti, non è questo il caso: mi sono comparsi qualche riferimento al mio profilo Facebook e perlopiù liste di nomi/cognomi da petizioni online che effettivamente ho firmato. Però ho rinvenuto almeno un mio perfetto omonimo, possessore (o appassionato) di LandRover tanto da iscriversi a diversi forum e gruppi sull'argomento.
Più interessante l'esito della ricerca su YouTube, che mi ha proposto una serie di videoclip di un gruppo musicale indie stanziato in Veneto, dal suggestivo (poiché non me lo so spiegare) nome di Regno di Schiena. Ecco la clip che preferisco:



Li trovo affatto malvagi. Tra l'altro, la cantante somiglia parecchio alla mia amica Maya, anche grazie al medesimo trucco ed alla medesima scucchia.

martedì 18 ottobre 2011

Spingimi ancora

Che poi non lo so se voglio mettermi a cercare un fidanzato...
Finché non ne sei alla ricerca, puoi sempre dire "Sono sfidanzato perché non cerco, e non cerco perché non ne sento l'esigenza. Quando vorrò un fidanzato, mi metterò in cerca...".
Ma se ti metti alla ricerca e poi non ne trovi uno, allora si mette male e cadi in un circolo vizioso: vai in depressione perché non lo trovi e non lo trovi perché tutti sentono che stai sul depresso. E nessuno vuole un fidanzato depresso.

lunedì 17 ottobre 2011

Spingimi

Quello che serve a me è un gay-tutor, un love-coach. Uno che mi dica "Ehi, guarda che quello ti punta" oppure "Lascialo perdere, è più etero di Albano Carrisi", perché io il radar non ce l'ho proprio.
Mi serve un amico che mi spinga ad osare, ripetendomi allo sfinimento "Fallo! Fallo! Fallo!".

Skunk Anansie - I'M NOT AFRAID



(Skin - C. Lewis - M. Richardson - Ace)
dall'album Post Orgasmic Chill del 1999

Another useless fight
Saddened words ring true
Leaving like a saint
Still clouds follow you
 

I've seen behind the wall of words
You are sneaky with the facts
Look who's hiding now

Now I've seen through cracks
 

Still I'm not afraid
Not so dead afraid
And I'm not afraid
Now you've all the light
 

Guilty is all you are
We're friends for days and eternal nights
Solid head for life
Craving all this might
 

Now you've all the light
Still I feel you by my side
 

Nothing's useless now
Friends have always time to try
The safest hands hold me
Now I hold the Love

martedì 11 ottobre 2011

Jovanotti - DOVE HO VISTO TE



(Jovanotti - Onori - Celani - Santarnecchi)

E le mie gambe han camminato tanto
E la mia faccia ha preso tanto vento
E coi miei occhi ho visto tanta vita
E le mie orecchie tanta ne han sentita
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
 

E le mie ossa han preso tante botte
E ho vinto e perso dentro a tante lotte
Mi sono steso su mille lenzuola
Cercando il fuoco dentro una parola
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te

E c'è una parte dell'America
Che assomiglia a te
Quei grandi cieli senza nuvole
Con le farfalle e con le aquile
E c'è una parte dentro all'Africa
Che assomiglia a te
Una leonessa coi suoi cuccioli
Che lotta sola per difenderli
 

E le mie braccia hanno afferrato armi
E tanta stoffa addosso a riscaldarmi
E nel mio petto c'è un motore acceso
Fatto per dare più di quel che ha preso
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te
 

E le mie scarpe han camminato tanto
E la mia faccia ha preso tanto vento
E coi miei occhi ho visto tanta vita
E le mie orecchie tanta ne han sentita
E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te

E c'è una parte nella mia città
Che assomiglia a te
Quella dei bar con fuori i tavolini
E del silenzio di certi giardini
E c'è una parte della luna
Che assomiglia a te
Quella dove si specchia il sole
Che ispira musica e parole
 

Baciami/Mangiami/Lasciami
Prendimi/Scusami/Usami 
Credimi Salvami Sentimi
 

E c'è una parte nella vita mia
Che assomiglia a te
Quella che supera la logica
Quella che aspetta un'onda anomala
E c'è una parte in Amazzonia
Che assomiglia a te
Quelle acque calde e misteriose
Le piante medicamentose

lunedì 3 ottobre 2011

Il compleanno del TopO

Solo una di queste scatole è stata impacchettata, infiocchettata e consegnata alla mia adorata peste per il suo terzo compleanno.


Sì lo so che sono pessimo, ma non gliel'ho proprio fatta ad uscire dalla giocattoleria senza prendere anche qualcosa per me e per PippaLou.

domenica 2 ottobre 2011

"Ma sei ingrassato?"

La prima volta è successo mentre ci si salutava frettolosamente, ognuno con la giacchetta in mano, la primavera scorsa. Lui mi fa: "Ma sei ingrassato?"; io ammutolisco, preso in contropiede, fingo di non aver capito e ciascuno per la propria strada.
La seconda volta, qualche settimana più tardi, ad una cena conviviale mentre le ragazze stan parlando di diete e chili di troppo, lui per entrare in conversazione sostiene: "Edgar ad esempio, lo trovo ingrassato". Ho una forchetta in mano e l'istinto mi suggerisce di conficcargliela nella mano che tiene posata sulla tovaglia, se la forchetta non mi servisse a finire la fetta di torta che ho davanti. Rispondo, con voce strozzata dalla stizza e dalla crema chantilly, che dall'indomani mi sarei messo a dieta, mentre le ragazze prendono le mie parti e sostengono che, al contrario, mi trovano più asciutto che una volta.
La terza volta a metà estate. "Ma sei ingrassato... ancora?". "No che non sono ingrassato".
Ieri sera è previsto un nuovo incontro. Sono psicologicamente preparato. E se osa pronunciare la parola ingrassato sono pronto a rispondergli che, dall'ultima volta che ci siamo visti, ho perso sei chili, dimostrandogli sui due piedi che il suo occhio soppesatore è un fallimento. Viene lui ad aprirmi la porta quando suono il campanello, ci salutiamo, mi guarda dall'alto in basso come al solito e non dice nulla. Non può dire nulla. Fino a quando non andiamo alla macchina: siamo in cinque e per una volta non mi tocca guidare. Qualcuno chiede "Chi siede davanti accanto all'autista?" e lui se ne esce con "Meglio che ci si sieda Edgar, con quella stazza..."
Non capisco perché si debba essere tanto cafoni con qualcuno con cui non si condivide che qualche conoscenza, ma alla prima occasione io mi ci siedo sopra e lo schiaccio.