I called you 'brazen'
Called you 'whore' right to your face
And watched you silently
And publicly disgraced
I didn’t notice when you
Strengthened like a vice
That you were trembling
And burned beneath the ice
Why don’t you weep
When I hurt you?
Why don’t you weep
When I cut you?
You don’t bleed
And the anger builds up inside
You said a prayer
And I betrayed you with a kiss
I never realized
That all had come to this
So keep your dignity
Don’t throw it all to waste
Stronger feelings
Than you’ve ever learned to face
Ero pazzo per gli Skunk Anansie, ero convinto sarebbero diventati la più grande rock band della storia. I loro pezzi mi sono entrati nel Dna modificandolo... perciò inimmaginabile il mio disorientamento quando seppi del loro scioglimento.
Vero è che la carismatica leader, Deborah Dyer alias Skin, continua tuttora la sua carriera da solista; verissimo che i pezzi che ho nel cuore sono quelli firmati da lei e da Len Arran, come Brazen, Hedonism, Twisted, e poi ancora You'll follow me down, Secretly, Cheap honesty e che la loro collaborazione è continuata negli album da solista... Ma non è più la stessa cosa...
La mia sensazione è che a Skin, rimasta sol(ist)a, sia venuta a mancare la rabbia. Ed era forse proprio la rabbia l'elemento della loro musica che più mi aveva colpito.
Brazen, ad esempio, ha un testo piuttosto forte. Parla di un rapporto ai limiti del sado-masochismo, infilandosi nei panni (di lattice) del 'dominatore'. Nei quali io non provo nemmeno ad infilarmi, anzi al contrario, talvolta mi identifico nell'ipotetica destinataria di queste liriche...
Però adoro cantare questa canzone, in macchina quando nessuno mi sente. Adoro recitare sussurrando le strofe e poi sgolarmi nel ritornello. Certo, non ho la voce di Skin, infatti ho precisato che mi esibisco esclusivamente in privato.
L'album Stoosh, il secondo degli Skunk Anansie, è il mio album "per gli sfoghi di rabbia". Quando dentro mi sento un vulcano sul punto di esplodere, ascolto Stoosh. E da stromboliana, la mia erUzione diventa hawaiana: meno violenza e meno morti.
E con questa metafora spero di attirare le attenzioni di un dolce ed affascinante geologo...
Avevo completamente rimosso questo videoclip dalla mia memoria finché non l'ho trovato su YouTube. Agghiacciante... ma Brazen resta una Signora Canzone...
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