sabato 4 ottobre 2008

Topeide - Canto I

"Cantami, LadyVina, del tuo pelato TopO
l'urla e le gesta, che infinite addussero
gioie agli occhi miei, quand'allo scader del tempo
sgravò'l tuo grembo e venne al mondo da eroe..."

Era atteso per l'ultimo giorno di settembre, ma da divo consumato come giustamente verrà cresciuto, TopO è arrivato con un leggero ritardo. Non eccessivo però, il giusto! Ha ponderato con consumata saggezza la data e con piglio deciso ha scelto di venire alla luce il 2 ottobre, giorno in cui si festeggiano da secoli gli Angeli Custodi e da qualche anno anche i nonni.
Così, verso le 2:00 della notte, LadyVina è stata svegliata da una forte fitta al ventre. "Mi sa che è ora" ha bofonchiato nel sonno, dando lievemente di gomito al marito, AlBarOnetto, che senza destarsi le ha risposto con un grugnito. Pare che la scena si sia ripetuta ad intervalli irregolari: ogni tanto LadyVina chiedeva al marito di contare i minuti che intercorrevano tra una sua sgomitata e la successiva; lui alternava in risposta un altro grugnito, un lamento accompagnato da un filo di bava sul cuscino oppure un meno ingiustificato "Ancora cinque minuti, cinque minuti..."
Verso le 7:30 finalmente LadyVina risolve di alzarsi dal letto. "Preparati un bel caffè" dice al marito, levandogli di dosso il piumone "ché io ora mi metto un po' sotto la doccia e poi andiamo."
Alle 8:00 la coppia giunge in clinica e con calma raggiunge il reparto di ostetricia. LadyVina sa esattamente come comportarsi, dato che ha terminato il corso pre-parto giusto giusto da sette giorni e non ha bisogno di ripassi dell'ultimo minuto; AlBarOnetto invece sa esattamente come comportarsi perché ha LadyVina che lo istruisce mossa dopo mossa.
Il personale della clinica li accoglie con cortesia e simpatia, se non altro perché non si sono catapultati al pronto soccorso come pazzi nel cuore della notte. Mentre lui disbriga le pratiche per l'accettazione, lei viene attaccata ad un'imprecisata macchina con sensori, per il tracciato [il sottoscritto Blogger ignora di cosa si stia parlando, ma è troppo preso dalle faccine buffe del nipote per porre la domanda...]. Le infermiere appaiono perplesse, perché quando a LadyVina scappa un rantolo per via delle doglie, la macchina non dà alcun segnale, come se non avesse rilevato nulla. Uno dei medici decide comunque di dare un'occhiata là sotto e scopre una dilatazione di almeno cinque centimetri.
"Che ne dice di un bel parto in acqua? Vedrà, sarà un parto indolore..."
LadyVina guarda storto il medico e con cognizione di causa pensa "Indolore quella z#.@!#a di tua madre che t'ha c#@.!o fuori di striscio, st@#!?o"
Il medico coglie lo sguardo ed il relativo sottinteso. Si assenta e non rientra più in scena se non a cose fatte.
LadyVina viene accompagnata nella sala parto, dove le stanno allestendo la vasca. Saran circa le 10:00 quando in effetti s'adagia in acqua. Non le si sono ancora rotte le acque, ma bastava farglielo notare: la sensazione è quella di un palloncino colmo di liquido che viene bucato all'improvviso, tipo gavettone caldo proprio là sotto.
AlBarOnetto le è accanto e le tiene la mano; quando le cose si fanno serie, l'aiuta a tenere divaricate le gambe, dato che in acqua lei non ha modo di puntellarsi sulle staffe. E così lui ha una finestra ravvicinata sui susseguenti eventi.
TopO prende la mira una prima volta e cerca di mettere fuori la testa; LadyVina spinge più che può, ma TopO ci ripensa.
TopO ci riprova e la sua testa riappare là sotto; LadyVina spinge più che può, ma TopO ci ripensa ancora.
AlBarOnetto e l'ostetrica provano a convincerlo con tante belle e vane promesse; TopO non si lascia prendere per il culo (anche perché lo tiene ancora bello al caldo là dentro), tuttavia è curioso di vedere cosa c'è fuori e che facce hanno i tizi che lo acclamano con tanto fervore. S'affaccia, mette fuori la testa e sta per uscire. LadyVina spinge ancora più che può, ma TopO resta incastrato all'altezza delle spalle, qualche attimo che sembra una vita.
LadyVina spinge più che può, non fa altro ed alla fine spinge fuori anche un poco di emorroidi (le emorroidi capitano...), ed ecco che TopO si disincaglia ed è tutto fuori. Vede le facce di quelli che lo stavano chiamando e comincia a piangere, mentre LadyVina si sente finalmente e letteralmente sgravata. Sono le 13:00.
A TopO viene tagliato il cordone, l'ultimo legame che lo tiene ancorato alla madre. Ora è una vita nuova, un essere fisicamente indipendente; non più un parassita di linfa vitale, ma una creatura a sè.
Una bellissima creatura.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando cinque anni fa nacque il mio secondo nipotino, suo padre era all'estero per lavoro, e fui io a farne le veci. Non andai in sala parto, ovviamente, ma tutto il resto fu meraviglioso, comprese le 24 ore durante le quali il rospetto appena venuto al mondo pianse ininterrottamente. Sono uno zio felice, e sono contento di sapere che lo sei anche tu.

Edgar ha detto...

TopO ha pianto tanto durante la sua seconda notte, per il resto sembra un pargolo tanto tanto tranquillo..com'era lo zio...
Poi, in sincerità, tanti bimbi appena nati sembrano davvero bruttarelli. Lui NO, è tanto tanto bello :)

Anonimo ha detto...

Tanto tanto bello? Tutto lo zio, allora! Del resto è risaputo che i maschietti non assomigliano mai al padre: da noi si dice che "i figli matrizzano e le figlie patrizzano", quindi TopO sembra alla mamma e a te!

Edgar ha detto...

...il toto-somiglianze è partito subito ed ognuno ne ha detta una diversa...secondo me, occhi fronte e capelli vengono da mamma, naso mento e boccuccia da papà...