mercoledì 29 ottobre 2008

Carmen Consoli - SENTIVO L'ODORE

(Testo e musica di C. Consoli)

Dolce amore, non fiatare
Sono fin troppo angosciata dalle tue ansie
Da quando ho scoperto di essere il tuo ripiego
Ho provato vergogna per ciò che ho pensato
Per ciò che avrei voluto fare e non ho fatto
Per come avrei voluto ucciderti
Mmmh… Sentivo l’odore

Mentre sprofondavi tra le sue labbra
Pregavi perché non finisse
Mentre ti annientavi tra le sue labbra
Speravi che non fosse breve

Dolce amore randagio, ecco cosa cercavi
Tra i rifiuti e gli scarti del genere umano
Talvolta il conflitto tra sacro e maligno mi sfianca
Quel martellante pulsare d’insano piacere
Per ciò che avrei voluto fare e non ho fatto
Per quanto avrei voluto infliggerti
Aaargh! Sentivo l’odore

E tutto questo per dirti solamente che…
Hopagatofinoinfondohopagatofinoinfondohopagatofinoinfondo
hopagatofinoinfondohopagatofinoinfondohopagatofinoinfondo



Mentre Carmen dà il via al suo tour nostalgico-rock, come anticipato, la sua voce mi ossessiona tra radio e tivù. Accompagna infatti il lancio promozionale del film L'uomo che ama di MariaSole Tognazzi, di cui Carmen ha curato la colonna sonora, incidendo anche il brano portante (che però non è suo). Ed il suo brano Sentivo l'odore, uno dei migliori dell'album Mediamente isterica, è stato scelto per lo spot radiofonico del lancio della serie Donne assassine per il canale Fox Crime.
A Sentivo l'odore sono affezionato.
E non posso non dedicarla...

martedì 28 ottobre 2008

Buoni motivi per non chiedere la mia mano

  1. Quando cambia l'ora com'è successo domenica scorsa (e non chiedetemi se siamo passati all'ora solare o se siamo tornati alla legale, perché non vi saprei rispondere nemmeno se ne andasse della vita di Carmen!), il mio metabolismo non si adatta affatto in fretta, e verso le 6:00 della sera (che una volta erano le 7:00=cena già finita) mastico letteralmente acido, che già di per sé non è particolarmente attraente: il vero guaio è che, esponenzialmente agli acidi gastrici, mi sale il livello di acidità psicologica. E ciò spiega scientificamente l'incremento improvviso di post con l'etichetta the cannibal...
  2. Quando qualche personaggio televisivo mi sta particolarmente antipatico (e le mie antipatie spesso sono assolutamente irrazionali), io non riesco a trattenermi dal mormorare parolacce e basse insinuazioni ogniqualvolta esso appaia sullo schermo. Tant'è vero che le orecchie della Gregoraci hanno ronzato sistematicamente tutti i pomeriggi domenicali per due anni: il che spiega perché quando ballava, cantava, presentava o esprimeva un'opinione a Buona Domenica, appariva costantemente rincoglionita... Luca Giurato, invece, tutto sommato mi è simpatico: per la sua confusione mentale non mi assumo la minima responsabilità.
  3. Il mio pollice non è verde, né verde acido. Ma tossico. Non solo mi sono morte nel giro di due mesi tutte le piante che avevo introdotto nel mio nuovo appartamento; ma anche la mia pianta grassa ha una brutta cera pallida: credo stia meditando di darsi all'anoressia.
  4. Mi mangio le unghie.
  5. Io non sono miope: sono ciecato, tanto ciecato che la signorica ciecata della Marchesini al mio confronto ha una vista d'aquila. Quando non indosso le lenti a contatto, vedo solo macchie colorate e sono costretto a muovermi a tentoni, infilando involontariamente le dita negli occhi e negli orifizi di chiunque, nei momenti meno indicati.
  6. Io adoro visceralmente stirare, tanto che al momento la metà dei posti a sedere del mio appartamento è occupata da pile di camicie e magliette talmente alte che Maya, l'altro giorno, aveva pensato le stessi nascondendo un nuovo fidanzato che non volevo presentarle; ma io amo stirare così tanto che preferisco mettermici d'impegno per quarantott'ore consecutive una volta a trimestre... Ah che goduria.
  7. Io non sono disordinato: la verità è che non credo sia eticamente corretto assegnare un posto preciso ad un oggetto che per sua implicita natura non può sceglierselo. L'ordine nelle cose è innaturale. E soprattutto è causa di gravi perdite di tempo, sia quando ci si adopera per fare ordine, sia quando si cerca qualcosa che si credeva precedentemente riposto dove in realtà non sta. No no, meglio lasciare tutto in vista e a stretta portata di mano...
  8. Ho una naturale predisposizione all'inciampo: ho avuto contatti ravvicinati con tutti i sassi ed i ciottoli presenti sulla strada tra casa mia ed il mio ufficio; il mio fondoschiena ha impattato con tutte le scalinate che ho sceso per più di dieci volte nell'arco della mia vita; le mie ginocchia non si son fatte mancare uno spigolo, la mia fronte non ha evitato uno sportello e le mie dita sono rimaste schiacciate sotto qualsivoglia oggetto sollevabile e più pesante di dieci chili.
  9. La mia fissazione per Ambra e per Carmen Consoli.
  10. Sono bravissimo a mantenere i segreti che mi riguardano: potreste frequentarmi per decenni e non venire mai a sapere cosa nascondo in cantina. Ma non sono altrettanto ligio con i segreti degli altri: che, durante una festa, davanti ad una dozzina di amici, mi scivoli fuori dalle labbra una confidenza sussurratami la sera prima, è certo com'è certo che prima o poi tornerà a piovere.
  11. No. Per questo ancora non siamo sufficientemente intimi.

domenica 26 ottobre 2008

Due pesi e due misure, ovvero: una grande faccia di qülo

Premetto che non ho molto tempo perché devo ancora stirarmi almeno una camicia per domattina, salvo decidere di recarmi al lavoro in canottiera, idea che tenderei ad escludere.
Premetto anche che non sono particolarmente portato per le note di politica, perché non ho assolutamente la voglia di andare a cercare articoli imparziali da linkare come fonte attendibile delle minchiate che io sparo (data l'imparzialità media dei giornalisti, cartacei e virtuali, la ricerca del Graal al confronto, pur non essendo ancora terminata, ha portato via decisamente meno tempo...).
Premetto infine che le mie note politiche sono scritte di pancia, possono perciò rivelarmisi fin troppo dure e troppo parziali ad una successiva rilettura, ragion per cui pubblico un terzo dei post che scrivo e che hanno per argomento la cronaca e l'attualità.
Premesso tutto questo, lasciatemi dire che ci vuole una faccia pelosa e gonfia come il qülo per rilasciare ad un microfono una frase tipo: "La vera dimostrazione di democrazia, questo Paese l'ha data sei mesi fa, esprimendo una larga maggioranza che ci ha portato al Governo. L'opposizione ora dovrebbe starsene zitta, perché noi governeremo per i prossimi cinque anni. Stiano zitti, imparino la lezione e ci lascino lavorare, invece che intralciare il lavoro che questo Governo sta portando avanti." [TG5 delle 20:00 di oggi]
Gnomo! Vola basso, né!
Chi minchia ti credi di essere?!
In una nazione democratica, l'Opposizione (e lo scrivo con la maiuscola come ho fatto per il Governo) ha il diritto ed il dovere di esprimere il proprio dissenso; ha il diritto ed il dovere di far presente alla coscienza dei cittadini che il Governo, secondo la loro opinione, sta operando danni immani, minando alle radici il futuro di questo nostro Paese. Un Paese che non è mai stato il più bello, il più vivace, il più forte del mondo, ma che VOI al Governo state affossando!
Gnomo! Sparale meno grosse, perché a tutto c'è un limite.
Perché puoi anche raccontare in giro che tu hai ripulito Napoli in poche settimane, ma non ci vuole un genio per capire che la spazzatura è stata solo spostata dal centro della città alla periferia e che sosterà, nascosta alle telecamere, giusto per ricicciare fuori nel momento in cui il tuo Governo verrà meno.
Perchè quella Ciuca cui hai dato la poltrona della Pubblica Istruzione può anche dire che la scuola italiana fa schifo e che deve cambiare, soprattutto nella gestione delle risorse pecuniare, ma non ci vuole un genio per capire che tagliare gli stanziamenti a tutte le scuole, dalle Elementari all'Università, è una cazzata immane, che metterà in ginocchio il futuro di questo Paese, che renderà asinina la prossima generazione ancor più di quella attuale. Che ne sarà della scuola pubblica quando avrà ancor meno fondi, se già adesso le maestre chiedono ai bambini di portarsi la carta igienica da casa?
Gnomo... Ed i tagli alle tasse che avevi promesso? I tagli agli stipendi dei Parlamentari che noi ci aspettiamo, dato che a dare il buon esempio in ambito di sacrifici magari potreste essere voi per primi...?
E vogliamo parlare dell'insufficienza cronica di fondi per la ricerca medica...? Vogliamo parlare di una legislazione che in alcun modo tutela i cittadini a basso reddito e che magari fanno anche parte di una minoranza...? E vogliamo parlare della voce grossa che vi siete messi in mente di fare con l'Europa circa le emissioni inquinanti delle industrie, che andrebbero ridotte per il bene delle generazioni future, ma anche per i polmoni delle attuali...?
Ne vogliamo parlare, o facciamo come i telegiornali Mediaset che, ormai tutti allineati, parlano di politica ed attualità giusto quei tre minuti che servono per riempire i buchi tra un servizio sui tortellini di Valeggio, un'intervista ad un'aspirante velina discinta e l'estrazione dei numeri per il SuperEnalotto...? Minchia, che bei tempi quando c'era Mentana al TG5, altro che 'sto Clemente GeiAr Mammuth!
'Sti giornalisti leccaculi poi... A ripetere che gli universitari non hanno alcun motivo di protestare perché il decreto Gelmini ha per oggetto solo le scuole elementari... Minchia, siete giornalisti! Avete mai sentito nominare la legge n. 133 dell'agosto scorso sui tagli alle Università!? E anche se no, che minchia vuol dire che il decreto Gelmini non riguarda gli universitari? Che non dovrebbero manifestare lo schifo che hanno dentro per la merda che questo Governo sta producendo...?
Ecco, l'ho evacuata tutta. Minchia...
P.S. Il titolo doveva avere a che fare con il balletto di cifre fornite per la manifestazione del PD al Circo Massimo, ma scrivendo di pancia ho scordato d'infilare un commento al riguardo. Amen.

sabato 25 ottobre 2008

Istinto materno

Una delle cose che proprio non capisco di alcune donne è la loro capacità di parlare e parlare e parlare, per ore ed ore ed ore, di tutto quello che combinano i loro figlioletti, senza prendere nella minima considerazione il fatto che all'interlocutore l'argomento ad un certo momento possa anche venire a noia.
Finché sono piccoli piccoli (che ne so? come il mio TopO per esempio...) e si ride e si sorride parlando di cacche sparate sulle tende, di biberon colmi svuotati in pochi secondi e magari rigettati sulla camicia del papà, di smorfie assurde, di pianti inarrestabili... fintantoché c'è la novità di una nuova vita che sta sbocciando insomma, la cosa è divertente, talvolta emozionante.
Ma quando il bimbo è cresciuto ed ormai va a scuola, posso io stare ad ascoltare tutte le trame dei film animati della storia, da Biancaneve a WallE, per vagliare con la mamma se il bambino lo può o non lo può capire e perciò divertirsi a vederlo? Posso io stare ad ascoltare per ore le regole di tutti i giochi che il bambino ha inventato per passare il tempo al parco con i suoi amichetti? Posso stare io ad ascoltare i resoconti della festa di compleanno del bambino, di quella del suo amichetto del cuore, di quella della figlia del dirimpettaio, di quella dell'ultimo arrivato in classe, di quella del cugino di terzo grado sceso apposta dalla Danimarca con i genitori manager internazionali...? Posso io stare ad ascoltare, e trovare minimamente appassionante, la ricerca disperata per cartolerie, ipermercati e negozi specializzati dei pennarelli atossici più economici? Posso io stare ore ed ore a tentare di prendere la parola e cercare di cambiare argomento e quando finalmente ci riesco e sto raccontando i fatti miei, la mammina m'interrompe per tornare a parlare di pastelli atossici...? Posso...?!?
Ogni riferimento a cose, persone o animali realmente esistenti, non è puramente casuale.

giovedì 23 ottobre 2008

Uccellacci ed uccellini

OcchiAMandorla (una ragazza che lavora nella mia stessa ditta, apparentemente molto dolce - ma forse non tanto...) mi ha girato questa e-mail, che (spero) non ha scritto lei, ma apparentemente sottoscrive:
"Tempo fa mi comprai una mangiatoia per uccelli. L'appesi nel mio portico e la riempii di semi. Era proprio una bella mangiatoia ed era uno spettacolo vedere gli uccellini da vicino. Entro una settimana c'erano almeno un centinaio di uccelli che approfittavano del costante rifornimento di cibo gratuito ottenibile senza fatica alcuna. Poi gli uccelli cominciarono a fare i loro nidi sotto il portico, sulla tenda, vicino al barbecue, e persino sul tavolino. Poi arrivò la cacca. Era ovunque. Sulle tegole del portico, sulle sedie, sul tavolo da pranzo... ovunque! Poi alcuni uccelli iniziarono ad essere cattivi. Si lanciavano su di me e cercavano di beccarmi anche se ero io che li nutrivo pagando di tasca mia. Altri erano rumorosi e prepotenti. Si appollaiavano sulla mangiatoia e fischiavano e pigolavano a tutte le ore, giorno e notte affinché io riempissi la mangiatoia se il cibo scarseggiava. Dopo un po' non riuscivo nemmeno più a sedermi nel mio portico. Così decisi di togliere la bella mangiatoia e in tre giorni gli uccelli se ne andarono. Feci pulizia e misi tutto in ordine facendo sparire anche i nidi da tutto il portico. Ben presto il mio portico tornò ad essere quello che era prima: un posto tranquillo e sereno senza schiamazzi per reclamare 'il diritto al cibo gratis.'
Ora, riflettiamo. Noi abbiamo ottenuto con il nostro lavoro ed i nostri sacrifici un sistema con molti diritti: cure mediche gratuite, scuole gratuite, assegni per i meno abbienti, case popolari a prezzi bassissimi e permettiamo a chiunque nasce qui di essere automaticamente cittadino del nostro Paese. Poi sono arrivati gli illegali a decine, centinaia di migliaia, che godono degli stessi vantaggi. Per pagare le maggiori spese noi dobbiamo pagare più tasse. Le case popolari vengono occupate con la forza e nessuno ne paga il canone. Se andate ad un pronto soccorso dovrete aspettare ore per essere visitato poiché gli ospedali sono diventati un rifugio per extracomunitari. Vostro figlio alle elementari avrà grossi problemi perchè metà della classe non parla Italiano e la mensa scolastica verrà condizionata da assurdi divieti religiosi. Vengono tolti i Crocefissi e non si celebra il Natale per 'non urtare la sensibilità' degli stranieri senza alcun rispetto per la nostra. Quella dei padroni di casa!!! La criminalità spicciola, quella che se la prende con la gente comune (noi) e i deboli è al 75% opera del 10% della popolazione (gli stranieri) e le carceri sono così piene che i delinquenti vengono rimessi in circolazione e subito ricominciano a rubare e a violentare. E se si cerca di arginare il fenomeno, ecco levarsi la protesta di molti imbecilli che gridano alla violazione dei diritti civili (degli altri perché dei nostri diritti gli stessi imbecilli se ne fregano!!!). E' solo la mia opinione ma forse è giunto il momento per il nostro Governo di togliere la mangiatoia e fare pulizia. Se siete d'accordo fate girare. Se non lo siete continuate a pulire la cacca!"
Wow -mi son detto a lettura ultimata- ora che faccio? La cestino e faccio finta di niente per quieto vivere, magari facendomi convinto che OcchiAMandorla (che per amor del vero non ha nemmeno la fama di essere una troppo sveglia) non ha capito la metafora, ed ha girato l'e-mail come si fa per condividere le barzellette e le catene di sant'Antonio...? O le faccio presente che preferirei non ricevere questa spazzatura?
Inutile dire che le ho risposto.
Come segue:
"A parte che, piuttosto che in una bella casa con un bel portico, mi pare che noi si viva all'ultimo piano di un condominio, le cui fondamenta stanno venendo pesantemente minate dallo stesso amministratore condominiale;
A parte che, se tanto mal sopporti gli uccelli, potevi anche fare a meno di mettere fuori la mangiatoia (o t'aspettavi che venissero solo a cantarti il buongiorno al mattino?);
A parte che, levata la mangiatoia, dubito fortemente (anche se non sono un contadino e non ho alcuna dimestichezza con le abitudini degli uccelli) che gli uccelli spariscano spontaneamente in capo a tre giorni, penso che non ci siano spaventapasseri che tengano e temo piuttosto che ci si dovrebbe appostare per settimane con il fucile in mano;
A parte tutte le minchiate razziste e demagogiche infilate nella lettera una volta terminata la metafora;
A parte tutto questo, devo anche ringraziarti per avermi dato dell'imbecille, o posso farne a meno...?"

martedì 21 ottobre 2008

...E disconoscimenti

Lui è Mr. Limpy. Qui per conoscerlo meglio.
I pochi affezionati lettori sapranno chi è Ma'ame Limpy; in caso contrario, potete cliccare sull'etichetta TribùDeiMusiLunghi.
Ecco, solo per puntualizzare che non siamo imparentati.

Rivendicazioni...

Il pluripremiato attore Jake Gyllenhaal, co-protagonista nel pluripremiato film I segreti di Brokeback Mountain del pluripremiato regista Ang Lee, indossa una maglietta che merita un premio.

domenica 19 ottobre 2008

Mina - L’IMPORTANTE È FINIRE

(A. Anelli - C. Malgioglio)
Adesso arriva lui
Apre piano la porta poi si butta sul letto
E poi e poi…
Ad un tratto io sento afferrarmi le mani
Le mie gambe tremare
E poi e poi e poi e poi…
Spegne adagio la luce
La sua bocca sul collo
Ha il respiro un po’ caldo
Ho deciso: lo mollo
Ma non so se poi farlo
O lasciarlo soffrire
L’importante è finire

Adesso voltafaccia
Questa è l’ultima volta che lo lascio morire
E poi e poi…
Ha talento da grande lui nel fare l’amore
Sa pigliare il mio cuore
E poi e poi e poi e poi…
Ha il volto sconvolto
Io gli dico: ti amo
Ricomincia daccapo
È violento il respiro
Io no so se restare
O rifarlo morire
L’importante è finire



Giusto perché non mi possa MAI PIÙ (e ribadisco MAI PIÙ!) capitare di scordare una parola.

sabato 18 ottobre 2008

Quando il primo capello bianco...?

Sto seriamente cominciando a preoccuparmi: la mia memoria sta cedendo mattoncino per mattoncino.
Non che abbia mai avuto una memoria da definirsi buona. Associare un nome ad un viso (o anche un viso ad un nome) è sempre stato per i miei poveri neuroni un processo più lungo del caricamento di una pagina su MySpace...
Ma fino alla scorsa primavera io sapevo citare a memoria tutto il repertorio di Baglioni, una buona metà di quello di Battisti e anche qualche bel brano di Mina.
Ed invece l'altra sera, in macchina mentre rientravo a tarda ora, quando ho spento l'autoradio per riprendere una mia vecchia abitudine da spostamento notturno (quella di cantarmi da solo la colonna sonora del viaggio, giacché la mia stazione radio preferita, dopo una certa ora, non trasmette un programma musicale che mi piaccia davvero e son troppo pigro per cercare un'altra stazione, anche perché una volta cambiata ho paura di non ritrovarla più, visto che non mi sono mai preoccupato di memorizzarne la frequenza - ed adesso basta con le parentetiche e le subordinate che ho già perso il filo...!) [...] Dicevo, quando ho provato a cantare a memoria i pezzi forti del mio repertorio, ho scoperto di non ricordarne per intero nemmeno uno.
Ho cominciato a confondere la prima con la seconda strofa de La canzone del sole; mi son bloccato sull'inciso di Quante volte, per non parlare di tutti i tentativi vani di seguire il filo logico di Strada facendo; mi son ritrovato a ripetere più e più volte la stessa frase di Amor mio e ho dovuto mugolare su più d'un passaggio di L'importante è finire... Una strage mnemonica: ogni volta che abbandonavo un brano per indubbia incapacità e ne tiravo fuori un altro per dimostrare che ce la potevo fare, era un fallimento.
Gosh! La vecchiaia che avanza...?

giovedì 16 ottobre 2008

Sex and the blog #3

Accontentarsi di una realtà magari mediocre, oppure cercare sempre e comunque un'ideale (ma forse irraggiungibile) perfezione? Ovvero, amare la persona che ci sta accanto così com'è, oppure pretendere che cambi in meglio e se non cambia lasciarla, anche laddove non si sia trovato un sostituto migliore...?
Fondamentalmente, l'inconciliabilità tra me ed il mio ex forse era tutta dietro la risposta a questo umanissimo dubbio.
Sì, lo so. Avevo scritto non troppo tempo fa che avrei smesso di pensare e scrivere del mio ex. Ma stavolta si tratta solo di uno spunto per un discorso in generale sulla natura dell'amore.
Che però non è solo un discorso di relazioni amorose. Il mondo intero, l'intera società possono essere suddivisi in due grandi gruppi: quelli che si accontentano e quelli che no.
L'utilizzo del verbo accontentarsi in realtà è riduttivo. Molte persone sono contente del poco che hanno, semplicemente perché non hanno nemmeno il più piccolo sospetto che sia poco, perché sono convinti sia tantissimo o perlomeno quanto basta loro. Io forse sarò di parte, ma chiamerei questo gruppo quelli che hanno i piedi ben piantati per terra.
Gli altri sono quelli che vogliono volare. Ma voler volare non significa volare. Desiderare qualcosa di meglio non equivale immediatamente ad ottenerlo. Insomma, anche se è vero e sacrosanto che, se una persona non chiede di più, difficilmente ottiene di più, è altrettanto certo che puntare più in alto può anche rivelarsi una sempiterna frustrazione.
Ed allora, siamo davvero sicuri che non sia più felice chi ha poco ma è semplicemente soddisfatto di quello che ha?
Un fidanzato mediocre, insomma, uno che magari, appena tornato dal lavoro, puzza come un caprone sudato, con tanto di muschi e licheni sotto le ascelle; uno che passa le proprie serate sul divano a guardare una sera L'Isola, una sera La Talpa, una sera C'è Posta, e non vi porta mai fuori a cena né dopocena; foss'anche uno che vi ammorba coi suoi peti a tutte le ore del giorno e della notte, che dorma o che sia sveglio; uno così, che però vi ama e che non desidera altro dalla vita che condividere con voi le sue e le vostre puzze, va mollato? Pensateci, perché l'alternativa non è sempre trovare Brad Pitt pronto sul pianerottolo che vi aspetta. L'alternativa può anche essere restare da soli.

lunedì 13 ottobre 2008

Pippa

Talvolta, ma non spessissimo, mi ritrovo a chiedermi se sto gestendo bene questo blog.
Leggo altri blog, non tantissimi e non puntualmente, eccetto che per quelli elencati lì in fondo a destra. Molti blogger (soprattutto i più giovani) raccontano per filo e per segno, non tanto l'andamento delle loro vite, bensì ogni attimo delle loro giornate, tutto quello che fanno, le persone che incontrano e quello che viene loro detto: personalmente, non trovo così interessante sapere quante volte delle persone a me sconosciute si lavano i denti in un giorno. Perciò io non intendo ammorbare gli altri con tutti questi particolari.
D'altro canto, altri blogger non rivelano nulla di sè, limitandosi a commentare fatti di cronaca ed attualità o postando amenità che trovano in rete. E mi lasciano con una curiosità in toto inappagata di sapere qualcosa sulla persona che si cela dietro i post.
Io sono per la via di mezzo. Tant'è vero che ogni tanto ho parlato di me, quando ne ho avuto lo spunto. Ogni tanto ho espresso opinioni su personaggi pubblici (vabbé, soprattutto uno in particolare...) oppure ho linkato notizie che mi avevano colpito. Ogni tanto, forse anche un po' troppo spesso, ho riportato testi di canzoni che amo, con relativo audio-visivo laddove mi è riuscito.
Insomma, mi sono raccontato, direttamente od indirettamente, senza disvelarmi troppo. Ho raccontato il mio mondo interiore da un lato, dall'altro ho provato a suggerire un punto di vista sul mondo esterno.
Descritto così, ciò che ho fatto mi piace. Ed intenderei continuare su questa strada.
Ed allora, perché questo post?, si chiederà un lettore abituale così come l'occasionale...
Non so, rispondo io. Pippe mentali...
O magari, un innato bisogno di essere rassicurato.
P.S. La biondona nella foto è l'attrice australiana Pippa Black. Ho o non ho una mente contorta?

domenica 12 ottobre 2008

sabato 11 ottobre 2008

Solita ministra

Eh sì, sono una persona piena di pregiudizi...
Se una valletta fallita, una che non è stata manco brava a fare da spalla a Magalli in quel programma brutto brutto brutto che conduceva all'ora di pranzo, insomma una che televisivamente parlando valeva zero e al cui confronto Adriana Volpe faceva un fior fiore di figura... se una così rinuncia a persevarare nell'errore e "s'accontenta" di seguire le orme della Carlucci jr e della GallinaPadovana ed in capo ad un paio d'anni viene nominata Ministro, io penso subito che i suoi meriti politici siano esclusivamente estetici. E che ha avuto la fortuna di capitare in politica in un momento in cui in Italia il bello ed il brutto tempo viene deciso da un esteta, che sceglie i suoi ministri per simpatia e non per competenza. Altro mio pregiudizio...
Ma, visto che fermarsi ai pregiudizi è brutto, non sta bene, eticamente è scorretto, quando ho saputo che la VelinaMancata andava da Mentana per una serata speciale a lei dedicata, in cui avrebbe avuto la possibilità di dire la propria verità e dimostrare le proprie capacità a parole (visto che con i fatti, dopo sei mesi, ancora non ha dimostrato un emerito c...), io le ho concesso il beneficio del dubbio ed ho voluto ascoltarla.
Ho fatto bene, ne sono contento... perché i miei pregiudizi sono diventati certezze.
Dietro quegli occhioni da cerbiatto, ora sono convinto che ci sia un buco nero. Il vuoto assoluto. Se dicessi che le idee della Ministra sono poche e confuse le farei un complimento: idee proprie = zero. Solo prese di posizione su princìpi saldamente inculcati in lei da altri.
La "sua" legge sulla prostituzione è ipocrisia allo stato puro: togliere le prostitute dalla strada per rinchiuderle in un appartamento, non significa risolvere almeno una parte del problema, ma solo voler chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie. La "sua" legge sullo stalking è una presa per il qülo, non certo una conquista, in quanto di fatto non cambierà nulla. Ed i DiDoRè, se mai verranno approvati, sono stati pensati dal Ministro della Pubblica Amministrazione e dal Ministro per l'Attuazione del Programma. Come se si fossero detti: "Ragà, 'sta ciccia è un'incapace, dobbiamo farlo noialtri il lavoro suo..."
Del resto, che la VelinaMancata fosse approdata al Ministero da assoluta incompetente era stato ben chiaro a tutto il mondo civilizzato quando, dopo pochi giorni dall'insediamento, disse "In Italia non c'è più alcuna discriminazione verso i gay".
Il suo unico merito? "La passione che ci metto" dice lei. Tanti cazzi: anch'io ho una passione smodata per il cono gelato, ma non per questo pretendo una laurea honoris causa in andrologia.
E poi, la bambina è rimasta profondamente traumatizzata ed ha sofferto tantissimo per l'intervento di Sabina Guzzanti al NoCavDay. E le ha chiesto un milione di euro di danni. Proprio due giorni dopo che il Pastore Tedesco, che lei tanto ammira, ha ricordato a tutti che i soldi non contano niente.
Pazienza, probabilmente non le avevano detto che diventando ministro sarebbe stata oggetto di satira e non s'era preparata psicologicamente con la respirazione yoga. Soffre ancora terribilmente. Quando Mentana rievoca la vicenda, le s'incrina la voce e comincia a dare della malata di mente alla Guzzanti. Per un attimo spero che dalla bocca le esca una frase tipo "quella troia..." che forse potrebbe rendermela compassionevolmente simpatica, ma lei le parolacce non le dice. Dà solo della pazza ad una che ha un cervello: sarà invidia?
Vabbè dai. Se non altro è la più bella ministra del mondo. Peccato per quel problemino di sudorazione... Il suo esperto di immagine non le ha fatto notare che le ascelle pezzate fanno schifo? Evidentemente non ha un consulente gay.

mercoledì 8 ottobre 2008

"Chi l'ha dura la vince"

...l'orgoglio del mulo o una verginità di ferro...?

martedì 7 ottobre 2008

Tutto in un abbraccio

Passando qualche ora nella stanza di LadyVina e TopO, in ospedale, non ho potuto fare a meno di notare, forse anche un po' controvoglia, il diverso atteggiamento della Tribù dei MusiLunghi nei confronti del nuovo nato, rispetto alla numerosa famiglia del neonato della culla accanto.
In particolare, ho notato che Ma'ame Limpy non ha mostrato la minima voglia di prendere in braccio il piccolo TopO, mentre l'UomoTalpa si teneva in un angolo, faticando a nascondere la voglia di tornarsene al più presto a casa ed al suo televisore.
Mentre il bambino del letto accanto veniva costantemente passato di braccia in braccia, nonostante i reiterati piagnistei, anche io e LadyVina ci trattenevamo dal coccolarlo finché TopO se ne stava tranquillo ed appisolato nella culla. Poi Ma'ame Limpy e UomoTalpa se ne sono andati, e TopO s'è svegliato ed ha avuto la sua parte di coccole.
Gli abbracci non sono mai stati elargiti con generosità all'interno della Tribù dei MusiLunghi. Nemmeno gli schiaffi, è vero. Ma delle coccole s'è patita l'insufficienza. Parlo per me e per LadyVina.
Confido che lei non ricadrà nello stesso errore con il tenero TopO. Confido che al mio nipotino non mancheranno mai le coccole. Perché ricevere affetto attraverso il contatto fisico è importante per lo sviluppo dei bambini. E non lo scrivo perché ho letto libri e libri di puericultura. Lo so per esperienza diretta.
Lo so perché non mi è stata mai insegnata l'importanza di un abbraccio. Né in casa né poi a scuola, quando già da bambino non riuscivo a stringermi ad un amico perché ero troppo spaventato all'idea che saltasse fuori che ero un bambino diverso dagli altri. E sono cresciuto così, con un insano pudore a mostrare fisicamente il mio affetto.
Non davo abbracci, quindi non ne ricevevo, e pian piano devo essermi convinto che non ne avevo bisogno.
Se avessi imparato prima ad esprimere l'amore, la stima, la gelosia stringendomi a chi mi stava vicino, tante cose sarebbero andate diversamente. Forse.
P.S. Ringrazio la fotografa Patrizia Pieri per l'immagine, anche se lei non sa che gliel'ho presa in prestito.
Aggiornamento del 24 ottobre: Per l'immagine ringrazio Patrizia Pieri, che adesso sa del prestito. E complimenti sinceri per le sue opere.

domenica 5 ottobre 2008

sabato 4 ottobre 2008

Topeide - Canto I

"Cantami, LadyVina, del tuo pelato TopO
l'urla e le gesta, che infinite addussero
gioie agli occhi miei, quand'allo scader del tempo
sgravò'l tuo grembo e venne al mondo da eroe..."

Era atteso per l'ultimo giorno di settembre, ma da divo consumato come giustamente verrà cresciuto, TopO è arrivato con un leggero ritardo. Non eccessivo però, il giusto! Ha ponderato con consumata saggezza la data e con piglio deciso ha scelto di venire alla luce il 2 ottobre, giorno in cui si festeggiano da secoli gli Angeli Custodi e da qualche anno anche i nonni.
Così, verso le 2:00 della notte, LadyVina è stata svegliata da una forte fitta al ventre. "Mi sa che è ora" ha bofonchiato nel sonno, dando lievemente di gomito al marito, AlBarOnetto, che senza destarsi le ha risposto con un grugnito. Pare che la scena si sia ripetuta ad intervalli irregolari: ogni tanto LadyVina chiedeva al marito di contare i minuti che intercorrevano tra una sua sgomitata e la successiva; lui alternava in risposta un altro grugnito, un lamento accompagnato da un filo di bava sul cuscino oppure un meno ingiustificato "Ancora cinque minuti, cinque minuti..."
Verso le 7:30 finalmente LadyVina risolve di alzarsi dal letto. "Preparati un bel caffè" dice al marito, levandogli di dosso il piumone "ché io ora mi metto un po' sotto la doccia e poi andiamo."
Alle 8:00 la coppia giunge in clinica e con calma raggiunge il reparto di ostetricia. LadyVina sa esattamente come comportarsi, dato che ha terminato il corso pre-parto giusto giusto da sette giorni e non ha bisogno di ripassi dell'ultimo minuto; AlBarOnetto invece sa esattamente come comportarsi perché ha LadyVina che lo istruisce mossa dopo mossa.
Il personale della clinica li accoglie con cortesia e simpatia, se non altro perché non si sono catapultati al pronto soccorso come pazzi nel cuore della notte. Mentre lui disbriga le pratiche per l'accettazione, lei viene attaccata ad un'imprecisata macchina con sensori, per il tracciato [il sottoscritto Blogger ignora di cosa si stia parlando, ma è troppo preso dalle faccine buffe del nipote per porre la domanda...]. Le infermiere appaiono perplesse, perché quando a LadyVina scappa un rantolo per via delle doglie, la macchina non dà alcun segnale, come se non avesse rilevato nulla. Uno dei medici decide comunque di dare un'occhiata là sotto e scopre una dilatazione di almeno cinque centimetri.
"Che ne dice di un bel parto in acqua? Vedrà, sarà un parto indolore..."
LadyVina guarda storto il medico e con cognizione di causa pensa "Indolore quella z#.@!#a di tua madre che t'ha c#@.!o fuori di striscio, st@#!?o"
Il medico coglie lo sguardo ed il relativo sottinteso. Si assenta e non rientra più in scena se non a cose fatte.
LadyVina viene accompagnata nella sala parto, dove le stanno allestendo la vasca. Saran circa le 10:00 quando in effetti s'adagia in acqua. Non le si sono ancora rotte le acque, ma bastava farglielo notare: la sensazione è quella di un palloncino colmo di liquido che viene bucato all'improvviso, tipo gavettone caldo proprio là sotto.
AlBarOnetto le è accanto e le tiene la mano; quando le cose si fanno serie, l'aiuta a tenere divaricate le gambe, dato che in acqua lei non ha modo di puntellarsi sulle staffe. E così lui ha una finestra ravvicinata sui susseguenti eventi.
TopO prende la mira una prima volta e cerca di mettere fuori la testa; LadyVina spinge più che può, ma TopO ci ripensa.
TopO ci riprova e la sua testa riappare là sotto; LadyVina spinge più che può, ma TopO ci ripensa ancora.
AlBarOnetto e l'ostetrica provano a convincerlo con tante belle e vane promesse; TopO non si lascia prendere per il culo (anche perché lo tiene ancora bello al caldo là dentro), tuttavia è curioso di vedere cosa c'è fuori e che facce hanno i tizi che lo acclamano con tanto fervore. S'affaccia, mette fuori la testa e sta per uscire. LadyVina spinge ancora più che può, ma TopO resta incastrato all'altezza delle spalle, qualche attimo che sembra una vita.
LadyVina spinge più che può, non fa altro ed alla fine spinge fuori anche un poco di emorroidi (le emorroidi capitano...), ed ecco che TopO si disincaglia ed è tutto fuori. Vede le facce di quelli che lo stavano chiamando e comincia a piangere, mentre LadyVina si sente finalmente e letteralmente sgravata. Sono le 13:00.
A TopO viene tagliato il cordone, l'ultimo legame che lo tiene ancorato alla madre. Ora è una vita nuova, un essere fisicamente indipendente; non più un parassita di linfa vitale, ma una creatura a sè.
Una bellissima creatura.

giovedì 2 ottobre 2008

Mi sono innamorato...

...del più bel bambino che abbia mai visto. Lo so, dato che TopOfTheBabes [da qui in avanti, lo chiamerò semplicemente ed amorevolmente TopO] è figlio di mia sorella LadyVina e quindi ha qualche gene in comune con il sottoscritto, le mie lodi sperticate possono apparire un po' di parte. Ma in tutta onestà non ho mai visto un pargoletto di poche ore più bello di lui.
Eh sì, chiamatemi Zio Ed. Non sto nella pelle...
Ed erano almeno quindici anni che aspettavo l'occasione di dedicare a qualcuno, con tutto l'amore che posso, questa splendida poesia in musica.

Ti amo, TopO!

mercoledì 1 ottobre 2008

Il flauto magico

Magico perché qui c'è, si vede e si sente, mentre qui c'è, non si vede e se si sente dovreste chiederglielo.
Ora però non precipitatevi sui link pensando a cose zozze... Beh, perlomeno non a quel tipo di zozzerie...