domenica 24 maggio 2009

Basta

Ricordate quell'episodio de I Robinson in cui la piccola Rudy leggeva alla famiglia riunita una fiaba che aveva scritto sul suo quadernone?
Ricordate? La protagonista del racconto era una bambina che passava il tempo a raccogliere fiori e a giocare con gli amici in un magico regno fatto di nuvole e sagome di cartongesso... finché streghe e cavalieri neri del regno accanto, invidiosi della loro felicità e della bellezza, non decidevano di occupare il regno, far prigionieri tutte le brave persone che ci abitavano e rendere grigio e triste anche il mondo di fiaba.
E quando tutto precipitava, quando i cattivi sembravano averla vinta e per i buoni (che non avevano la minima idea di come fronteggiare la cattiveria dato che non faceva parte della loro natura) sembrava non esserci più via d'uscita, la bambina gridava "Basta!".
E Rudy chiudeva il suo quaderno.
E tutti restavano lì, perplessi. "E poi, cos'è successo...?"
"E poi, basta: è finita." "Come finita...?" "Finita: la bambina ha detto basta! e tutti hanno smesso..."
...
Avevo sempre pensato che fosse uno degli episodi più cretini della serie. Ed invece no.
Perché ci vuole tutta la magia e l'innocenza di un bambino per capire che a volte bisogna solo dire basta.
Basta.
Basta con l'arroganza di chi crede di avere la libertà di dire tutto quello che pensa, ma non il dovere di ascoltare le idee degli altri. L'arroganza e la cialtroneria di essere gratuitamente sboccato e volgare, l'arroganza di credersi l'espressione suprema della verità. L'arroganza di spacciarsi per il leader della democrazia in una democrazia in cui chi non è d'accordo con il leader è un imbecille.
Basta con questa democrazia di facciata, dove un tiranno sporco ed ottuso, privo di moralità e di rispetto per l'onestà, fa il bello ed il cattivo tempo, acclamato da una plebaglia di politici che gli riconosco la corona al solo scopo di potersi a loro volta proclamare vincenti, negando la verità del loro essere solo un branco di pecore che si sono travestite da lupi, ma restano pecore sotto un vello rubato.
Basta. Non si può.
Non si può essere il Primo Ministro di un Paese e mentire sulle proprie frequentazioni private per una questione di facciata; non ci si può fare i propri porci comodi ed invocare la privacy da quegli stessi mezzi di comunicazione (di proprietà del porco in questione) che ci hanno raccontato vita morte e miracoli di Elisabetta Canalis. Se ti piace circondarti di ragazzine, fallo. Ma dillo, mostrati per il porco bavoso che sei. Ammettilo. Ché tanto questo è un paese di porchi bavosi, non perdi alle elezioni per quello.
Ma non si deve accettare di vivere in un Paese in cui i politici non fanno i politici e nemmeno i giornalisti fanno i giornalisti. Possibile che solo La Repubblica cerchi di portare a compimento il proprio compito di raccontare la verità, mentre tutte le altre testate (stampa e tivù) tacciono omertosamente...?
Voglio tornare bambino, riprendere a credere alle favole.
Voglio un mondo da favola. Dove l'onestà è un valore e non una zavorra.
Basta con questo porcaio. Rivoglio la magia del Basta.

5 commenti:

Gios ha detto...

Io non credo alle favole, da quando ero piccolo... no, credo anzi di non averci mai creduto!

Anonimo ha detto...

Credo che per un "basta" veramente efficace ci sarà ancora parecchio da attendere....
LVM

Rosa ha detto...

Che voglia di urlare "BASTA"

Thrasùs ha detto...

Che voglia di urlare "BASTA"
[copio]

Edgar ha detto...

...io alle favole ho cominciato a crederci soltanto da poco. Di questi tempi bisogna che uno creda al lieto-fine, altrimenti è perduto...