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Dopo la passeggiata, benedetta da una pioggerellina insistente, me ne sono ritornato verso casa in autobus. Il mezzo era pieno, per cui me ne sono rimasto tutto il tempo nello stretto corridoio, appeso a qualche maniglione, ad origliare i discorsi degli altri passeggeri.
Dapprima un gruppo di ragazzetti sui quindici anni, seduti in fondo all'autobus, che si vantavano del numero delle note sul registro che si erano meritati a scuola per il loro comportamento poco ortodosso. Ed io che tra me e me pensavo: "Bravi, bravi... si vede proprio che i genitori a casa non vi legnano a dovere".
Successivamente, la mia attenzione s'è spostata su due graziose ragazzine, di uno o due anni più grandi, entrambe ornate del cappellino rosso da Babbo Natale appena acquistato al Mercatino, che s'intrattenevano col classico compagno di studi secchioncello che attirava tutte le mie simpatie: "Che caruccio, che bei modi e che bell'eloquio" pensavo, "Questo sì che farebbe la gioia di ogni mamma".
Sì insomma, tutto questo per dire che -me ne sono reso conto a posteriori, con somma rassegnazione- comincio di già ad elaborare i pensieri come una zitella avviata lungo il viale del tramonto...
2 commenti:
Se la zitella sul viale è la Gloria Swanson...buttala via! Non avresti di che lamentarti.
Ma quale rassegnazione, quale tramonto! La vita comincia ad ottant'anni!
J. Marple - Presidente del M.V.V.Z.S.V. (Movimento di Valorizzazione Vecchie Zitelle e Signorine Vetuste)
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