domenica 7 settembre 2008

A costo d'apparire blasfemo...

Io annichilisco.
Che poi in verità non so nemmeno cosa voglia dire esattamente "annichilire". Ma mi cascano le braccia. Mi viene voglia di mandare davvero a Fanculo tutti. Di chiudermi a chiave in casa mia e non ascoltare più un telegiornale, non leggere più un giornale, abolire la cronaca e la politica dalla mia piccola mente inerme di fronte a queste enormità.
Le suore di una chiesa del centro storico di Napoli, a cinque anni dal furto di una preziosa statuina del Bambino, confessano di essersi rivolte alla camorra per avere l'oggetto restituito. Perché, di fronte alla sparizione di un ninnolo d'oro, la coscienza di una religiosa evidentemente sa tacere su omicidi brutali, sequestri, traffici di droga. Perché tutto può essere perdonato ad un eroe che restituisce alla Chiesa un bambolotto prezioso, anche se ha le mani macchiate del sangue di una trentina di anime perdute...
Il giorno dopo, il Pastore Tedesco (invece che condannare al rogo come eretiche le sante sorelle, o perlomeno rinchiuderle in clausura, cosicché possano riflettere della propria immoralità e stare lontane dalle anime cha ancora non è loro riuscito di corrompere) si preoccupa del ricambio generazionale nella politica italiana, che necessita di nuove figure morali [anche la Chiesa Cattolica, in verità... com'era quella barzelletta della pagliuzza e della trave...?]. Lo so che, essendo lui il Papa, l'opinione sua conta molto più della mia, e devo ammettere che stavolta non ha nemmeno grande torto (anche se si può essere competenti e moralmente rigorosi pur appartenendo ad un credo religioso differente da quello vaticano), però io pago le tasse, io ho il diritto di voto, i politici dovrebbero rappresentare me e preoccuparsi dei miei problemi, mica dar sempre ragione ad uno straniero qualsiasi. E così i giornalisti, che forse, un giorno l'anno, potrebbero anche risparmiarsi un virgolettato del Pastore Tedesco in prima pagina...
Perché nel frattempo in Italia è apparsa la Madonna. La cantante, chiaramente. Che oltre a cantare e ballare, graziadio ha una testa, pensa (anche lei!) e ci tiene a far presente il proprio pensiero. Dio la benedica! Solo che io poi vado a leggere la notizia, leggo la recensione dello spettacolo e tutto quanto ha fatto e detto su quel palco, e mi riconcilio con il mondo perché finalmente qualcuno (anche se è straniero, anche se non è un politico) esprime quello che anch'io penso... e nei commenti alla notizia poi mi tocca anche leggere tale Ezio che vaneggia: "Indegno che in uno spettacolo musicale di alto livello, l'artista si abbassi a ribadire il suo pensiero politico, sbeffeggiando l'avversario del suo candidato preferito. Patetico: non ne abbiamo bisogno; abbiamo già Celentano e tutta la gang di intellettual-chic-satirica che fa capo ai Guzzanti e company." Minchia!, penso, vedi un po' che in Italia c'è una sola persona che ha il diritto di affermare pubblicamente ciò che pensa e che quella persona non è nemmeno italiana...!
Poi d'accordo, forse io sono fatto male, io do troppo rilievo alle cose sbagliate, m'impunto su particolari che le persone sane nemmeno registrano... ma ad Enzo avrei anche replicato, con un commento in coda al suo commento, ma a tre ore dall'invio quanto ho scritto nemmeno è stato pubblicato. E giuro che non c'erano sconcerie o turpiloqui. Ho il diritto di voto, ma non il diritto al commento...
Per fortuna che ho un blog... finché non me lo oscurano.

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