giovedì 17 giugno 2010

Coppa Edgar - Italia battuta in finale

Devo riconoscere che la mia citazione di ieri non ha portato buona fortuna al portierone spagnolo Casillas. Pertanto ritengo che non sia il caso di attendere troppo per annunciare il nome del secondo piazzato in Coppa Edgar, dato che si tratta di uno degli Azzurri e che per fortuna sua oggi l'Italia non gioca.
I vari DelPiero, Grosso e Perrotta che hanno reso la formazione di Germania 2006 un vero e proprio dream-team non sono stati convocati per questo mondiale, ed ormai Cannavaro e Zambrotta sono più incartapecoriti della mummia di Nefertiti; a questo punto, gli Azzurri che mi fanno sangue son rimasti in due: uno è Giorgio Chiellini, che non è esattamente quel che si chiamerebbe un adone, eppure... sarà l'accento toscano che trasforma il sangue in ribollita, sarà il nome Giorgio che mi fa sesso solo a pronunciarlo [giohh-rrr-giohhh] come per Giorgio Mastrota o per Giorgio Clooney, sarà forse il naso fuori misura che promette chissà quali altri dotazioni fuoriserie... Vabbè...
L'altro Azzurro che merita una menzione è appunto il mio secondo classificato: Daniele DeRossi, n° 6 della Nazionale, nato il 24 luglio 1983, 182 centimetri d'altezza, centrocampista in forza all'A.S. Roma dal 2000 e in azzurro dal 2004, Campione del Mondo in carica (per almeno altre tre settimane) pur avendo giocato in Germania meno di tre partite a causa di una squalifica di quattro giornate inflittagli per una gomitata ad un avversario: pare gli piaccia il gioco duro... anche troppo
Ci tengo a sottolineare che quello di DeRossi nella mia classifica di gradimento è stato un balzo verticale in avanti da guinness: se avessi stilato la medesima classifica appena qualche mese fa, infatti, si sarebbe ritrovato 700° su 737 maschioni, seguito solo da honduregni e nordcoreani (che non si possono proprio vedere!). Tutto il merito è da ascriversi ad un cambio di look finalmente azzeccato, con barba e capello curato. Una trasformazione che ai miei occhi ha dell'incredibile.

Fin qui con la barba, qui sotto senza. Più guardo la trasformazione e faccio mente locale sui vari bonazzi dai colori nordici, più mi convinco che per i biondi la barba debba essere un must imprescindibile. Come la cabrio rosa per la Barbie.

2 commenti:

Rosa ha detto...

No, dei rossi è un po' troppo machetto de borgata per i miei gusti.
Su Chiellini invece ti do insospettatamente ragione ;)

Poto ha detto...

La cabrio rosa NON è solo per le Barbie..... :-)