Perciò, mercoledì pomeriggio, dopo aver sputato veleno su un collega ed aver capito di aver torto, ho formulato su due piedi un voto di continenza: non pronunzierò più cattiverie per sette giorni. A partire da mercoledì 11 maggio alle 16.33, come da annotazione su post-it giallo.
Confesso che mi ha infastidito non poco il non essere preso sul serio dai colleghi più prossimi, ma ho abbozzato senza dir nulla di cattivo, pur essendo convinto e consapevole che, quando in ufficio accade qualcosa che potrebbe suscitare sarcasmo, tutti quanti volgono a me lo sguardo e tendono le orecchie in attesa che io dia voce alle cose cattive che loro pensano, quando non me le suggeriscono via e-mail. [A pensarci, ci sarebbe ben da ragionare sul fatto che in ufficio io sia l'unico da cui ci si aspetti che vengano formulate cattiverie a voce alta... ma visto che ho un voto di continenza in corso, la questione dev'essere giocoforza posticipata.]
Fatto sta che, dopo aver reso pubblico il mio voto, mi trattengo dall'usare il sarcasmo ed inizio ad arricchire le mie frasi di perifrasi ed aggettivi positivi. Basta davvero poco: sento il mio karma ripulirsi in fretta e tutto ciò che mi stava andando storto all'improvviso pare prendere la piega giusta.
Mercoledì sera passo a trovare i Musilunghi e non dico nulla di perfido nemmeno quando mia madre tenta reiteratamente di schiacciarmi le dita in una valigia appena ricevuta in dono. Giovedì mattina rischio di essere investito mentre attraverso sulle strisce, da un'auto che tenta il sorpasso della macchina che ha rallentato per cedermi il passo, ed io non esclamo nemmeno un Porc!. Giovedì sera in tivù guardo AnnoZero e nonostante la grande bocca della Santanché non formulo un commento contro lo schermo, cosa che normalmente avrei fatto pur essendo da solo sul divano. Venerdì faccio un salto all'Azienda Municipalizzata del Gas e non perdo la pazienza, nonostante l'incapacità manifesta delle tre addette di gestire la coda dei clienti.
E poi arriva Hennya, la mia collega logorroica, la mia nemesi, la donna che meno sopporto al mondo.
Non ci rivolgiamo la parola da giorni, semplicemente perché nessuno dei due ne ha avvertito la necessità né ne ha avuto il bisogno. Si avvicina ed io, preso dal lavoro che sto portando avanti, non distolgo lo sguardo dal mio monitor. L'avessi guardata, mi sarei accorto che stava già ghignando. Mi racconta una freddura ed io, con tutta la naturalezza e la sincerità di chi ha abbassato le proprie difese, le rispondo: Sappi che mi fanno ridere di più le barzellette di Berlusconi.
Silenzio in aula. Sento occhi e dita puntate addosso. Capisco che sono cascato in una trappola, che il mio voto è infranto alle 16.33 di venerdì, dopo quarantotto ore esatte e con una puntualità sadica che nemmeno la Moratti. E tutti i presenti ne sono complici e testimoni.
Ma non demordo. Ho resettato il countdown.
Niente cattiveria da questa mia bocca fino a venerdì prossimo. Lo giuro. Ci provo.
4 commenti:
Cazzo teso! Tutto questo mi ha fatto ricordare che mi sono dimenticato di votare!!! Oddio no! Non faccio più in tempo. Sono troppo scemo....
Scusa però lo sfogo egotico. Te l'appoggio, la tua causa buonista, anche se sono un po' scettico, "conoscendoti".
doppia tiratina d'orecchie: una per non essere andato a votare ed una per il tuo (in?)giustificato scetticismo sulla mia bontà interiore.
per una bella sculacciata devi impegnarti un po'. oppure aspettare la conclusione del mio voto di continenza.
Ma non sei cattivo è che ti disegnano così! E poi più che cattiverie sono forma di autodifesa, per non dire che alcun te le servono su un piatto d'argento e sono inevitabili.
Comunque tentare di migliorarsi è un grosso punto a tuo favore e qua ci starebbe bene il pollicione facebookiano! =)
forse non sono cattivo, ma c'è troppa gente che va dicendo il contrario. e ciò "non mi piace più"
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