La noto per la prima volta un paio d’anni fa. È la ragazza della lavanderia a secco del centro commerciale che si trova giusto sulla strada per quella che, una vita fa, fu casa nostra, dove allora ero solito fermarmi per la spesa veloce fino ad un paio di volte a settimana, già da un paio d’anni.
Insomma, le ero passato davanti un sacco di volte senza mai degnarla di nota, ma quella volta indossava un cerchietto che le tirava indietro i capelli neri. Un cerchietto di quelli che trovi in vendita solo ai luna-park, con una farfalla d'argento che sbrilloccava alla fine di una molla. Impossibile non prestarle attenzione dietro il suo bancone mentre le passavi davanti: come minimo ti veniva da chiederti se l’aveva messo per una qualche scommessa persa o per chissà quale motivo.
Ma la sua diventa poi un’abitudine e la vedi indossare una gamma di cerchietti e di fermagli colorati o argentati, luccicanti, a volte tremendamente kitsch.
E decidi che lo fa per attirare l’attenzione, probabilmente nemmeno di qualcuno in particolare. Magari non è quello il motivo, magari lo fa semplicemente perché le gira così, ma a me piace quest’idea: che voglia affermare il proprio diritto ad esistere, ad entrare nella vita e nei pensieri degli altri anche quando noi altri non abbiamo bisogno di lei per porgerle lo scontrino e ritirare il piumone pulito.
Non vuole restare una sagoma di cartone sul fondale del teatro delle vite degli altri.
E solo nel momento in cui le presti attenzione ti accorgi che possiede anche un che di grazioso: non è alta, non è bionda, tutt’altro che magra, eppure possiede di suo una certa luce negli occhi, emana simpatia con il suo sorriso paffuto. Solo che non te ne sei accorto finché non le hai visto in testa quell'assurdo cerchietto.
3 commenti:
il cerchietto funziona!!!
Mi sa che devo andare in giro con la corona nei giorni dispari e col diadema nei giorni pari, magari finalmente qualcuno si degna di notarmi e a portarmi all'altare.
Mi sa di sì ;)
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