mercoledì 4 novembre 2009

Come una foglia...

...me ne sto sul mio ramo d'autunno, in attesa dei freddi venti del nord. In cuor mio so che, quando il vento mi strapperà al ramo, non farò altro che cadere tra le radici del mio albero, o poco più in là, per dissolvermi poco a poco, perché è il mio ineluttabile destino con l'inverno ormai alle porte. Ma la speranza è che i venti mi trascinino via, lontano, in un lungo viaggio senza posa. E lacerato tra la paura ed il sogno, resto spassionatamente appeso, non mi lascio strappar via: resto qui, sul mio ramo, a guardare ogni giorno la stessa alba, lo stesso tramonto. Non c'è vento, non c'è passione ancora che mi alletti, non riesco a lasciarmi travolgere. Forse non c'è un volo che valga il rischio di lasciarmi morire...

4 commenti:

Gan ha detto...

Ma alla fine il vento avrà la meglio. E ovunque cada, la foglia darà nuova vita.

Rosa ha detto...

Anche io come Gan credo nella forza del vento. Arriverà anche il tuo zefiro che dolcemente ti staccherà dal ramo portandoti lontano...
Un bacio fogliolina!

Pussyriot Beaverhausen ha detto...

Si parla del vento, ed ecco che spunta Anastasia nostra. Leggo che la malinconia autunnale ha contagiato anche te; è nell'ordine delle cose che ci siano dei grandi cicli, non avere fretta. Però capisco anche che la routine quotidiana alla lunga anestetizzi. Non so, magari organizzare una gita fuori porta? Magari al mare? A volte basta poco per risollevarsi, a patto che lo si voglia. Un abbraccio.

lavecchiaMarple ha detto...

Ma quanta corrente che tira in questi giorni sui blog! Confesso invece che non mi piace molto l'idea che il vento possa strapparmi dal ramo e sbattermi di qua e di là, quando vedo che sta per capitare tendo sempre a fare una certa resistenza...