Infine ci siamo. Siamo arrivati all'anno nuovo, siamo stati traghettati oltre le feste.
Ce l'abbiamo fatta, in barba ai Maya.
Ce l'ho fatta io, in barba alle mie malinconie, allo scoramento per il tempo che passa e non torna.
Eppure a me piace l'inverno: piacciono le basse temperature, mi fa impazzire la neve, non ho problemi con le giornate corte anche se spesso mi levano la voglia di uscire in strada e sono una scusante per restarmene chiuso in casa, dove comunque, anche se spesso sono solo e mi isolo dal resto del mondo, trovo sempre qualcosa da fare e che mi riempia le serate...
Eppure, da metà novembre fino a Capodanno sono stato sopraffatto, quest'anno in maniera particolare, dalle malinconie da anniversario, dai rimpianti celebrativi.
Un compleanno importante, il trentacinquesimo, che trovo particolarmente significativo: un po' perché a trentacinque anni non c'è verso che qualcuno possa ancora considerarmi un ragazzo ed io non riesco ancora a considerarmi come un uomo maturo; un po' perché fin da quando ero adolescente mi ero fissato in testa che a trentacinque anni sarei stato felice ed appagato perché avrei avuto questo e quello e quell'altro ed invece non ho ancora ottenuto nulla di quello che avevo sognato.
Subito dopo è occorso il decimo anniversario del mio primo (e per ora unico) fidanzamento. Nulla di bello da celebrare, e probabilmente questa è la cosa che pizzica di più gli occhi. Questa assoluta vacuità nel ricordare un incontro che, se davvero ha segnato la mia vita, l'ha fatto solo in negativo: portandomi a rifuggire dagli affetti ancor più lesto di quanto non vi fossi portato per indole; sottraendomi al sogno romantico che due persone possono comprendersi intimamente, stare bene insieme per sempre, condividere una vita intera; spingendomi ad innalzare barricate impenetrabili tra il mio cuore ed un estraneo per quanto belli possano essere i suoi occhi, divertenti le sue battute, dolci le sue parole.
E poi via, una dopo l'altra, Santa Lucia, il Natale, Capodanno, feste che ricordano e rinnovano rimpianti per il bambino colmo d'amore che non sono stato e per la famiglia colma d'amore che non ho avuto.
Fanculo.
È passata.
Sono qui. Grazie a quanti hanno avuto la bontà di aspettarmi. Ma incrociate le dita per me, perché tra dodici mesi non abbia a ripetere questa manfrina.
2 commenti:
Tempo 3 mesi e il traguardo dei 35 lo taglierò io. Però dai, la brutta sensazione che avevo 5 anni fa per i 30 non ce l'ho, è già un passo avanti :)
Buon anno :)
Buon Anno a te!
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