lunedì 6 febbraio 2012

Ti ricordi di Carolyn Bigsby?

Ok casalinga disperata che hai voluto a tutti i costi fottermi il posto in coda alla cassa del supermercato perché mi sono allontanato di due metri per prendere il deodorante roll on. Ok, t'è andata bene perchè non metto le mani al collo di nessuno per un posto in fila [anche se ho immaginato di farlo con forza tale da farti schizzare come due olive fuori dalle orbite quei tuoi occhietti da roditore]. Ci tenevi tanto a quel posto che quando t'ho guardato storto ed ho ripreso il MIO posto, invece che stare zitta a crogiolarti nella decenza di un piccolo rimorso, hai strepitato che stavi lì da prima di me, che mi hai visto benissimo arrivare dal reparto surgelati [ed invece l'ultima cosa che ho preso erano le mele, dalla parte opposta] e che non mi sarei accorto di te (che pure ciancicavi dei fatti tuoi al telefonino e non avrei potuto non sentirti prima) perché chissà dove avevo la testa [e questa è l'unica cosa vera che ti è uscita dalla fetida bocca... perché io ho sempre la testa altrove]. Hai indossato una maschera d'innocenza e per mezzo minuto mi hai pure fatto sentire in torto ed ho fatto quel passo indietro. Ok, ce l'hai fatta, hai guadagnato tre minuti per tornare prima allo squallore della tua vita (che deve per forza essere squallida se queste sono le soddisfazioni per cui strepiti). Spero che te la sia goduta tutta, perché con tutto il cuore ti auguro che sia l'ultima di cui tu riesca a gioire in vita tua. Perché non sei altro che una bugiarda e, quel che è peggio, un'infamona della peggiore specie. E con quella faccia di culo che ti ritrovi, scommetto che sei pure berlusconiana. Stronza...

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