martedì 6 settembre 2011

Prova di esistenza in vita - Quasi settembre

Son giorni strani, dicevo, e continuano ad esserlo. Sto vivendo un periodo di transizione che però sembra non finire mai, sembra che ogni volta che trovo un comodo angoletto io debba lasciarlo. Mi sento un po' come un gatto cui non venga permesso di stare sul divano, che si ostina a salirci e non capisce perché il padrone lo scaccia con la manona pelosa...
Al lavoro, ad esempio, ho cambiato mansione e gruppo di lavoro. Non mi dispiace aver cambiato mansione, passando dallo sviluppo software all'assistenza software, anche perché in questo periodo lo sviluppo è un settore in coma vigile ed io ero anche stufo di passare il tempo a leggere i vecchi manuali perché non c'era un progetto da realizzare. Ma sono abbastanza certo che mi mancherà l'affiatamento conquistato con il vecchio gruppo di lavoro, un affiatamento che con i nuovi colleghi è tutto da mettere in piedi.
Con i miei le cose non funzionano. Ho preso atto che trascorrere anche solo un paio d'ore a settimana con i MusiLunghi mi fa uscire di matto. Non li sopporto più, sono arrivato a considerarli come un veleno. Ogni cosa dicano o facciano, non riesco a restare padrone delle mie reazioni.
Di vita sentimentale non parliamone proprio. Ad un certo punto, ero arrivato a considerare come veri e propri appuntamenti gli incontri con TMFB, il ragazzo che incrociavo tutti i giorni uscendo dalla mensa ed andando a prendere la macchina al parcheggio: è stato in ferie tutta la seconda metà di agosto e non è possibile spiegare quanto mi sia mancato non vederlo salire sulla sua macchina. Ero veramente da ricovero psichiatrico, ma forse ne sono uscito.
Ora in ferie ci vado io. Parto domani e sto scrivendo questo post unicamente allo scopo di rimandare la preparazione delle valigie. Figurarsi che l'albergo l'ho prenotato ieri e che parto solamente perché ormai ho detto a tutti che partivo e non mi va di giustificare un'altra settimana trascorsa in ozio a casa. Anche se a casa mia, da solo in ozio, ci sto davvero bene, soprattutto adesso che è finito il caldo. In questo momento c'è un venticello meraviglioso che mi asciuga i panni, fa danzare le tende e mi accarezza le braccia.
Comunque parto, ho deciso che parto. Spero di trovare delle belle giornate perché ho scoperto che passeggiare con la macchina fotografica in mano mi rilassa davvero tanto; cercare un'inquadratura mi libera da ogni altro pensiero, e pensare è quello che voglio fare sempre meno (ed è per questo, per evitare di raccogliere i pensieri, che il blog ultimamente è tanto poco aggiornato).
Vabbè, devo andare. Devo ancora fare le valigie, dicevo, e bisogna che mi applichi parecchio perché non voglio scordare assolutamente nulla. Mi porterò anche il portatile, ché nell'albergo c'è il WiFi; ma ovvio che spero di passare in albergo il minor tempo possibile. Anche perché, con quella miseria che mi costa la stanza, probabile che mi ritrovi in un buco di un metro quadro. Vista mare, però.
 

1 commento:

Principe Kamar ha detto...

Buona vacanza, però due piccoli appunti:
1) lo so i genitori mandano al manicomio (e quest'estate mi ci stanno mandando in tutti i sensi), però non ci saranno per sempre e in un certo qual senso è meglio approfittarne ora, al limite alleni la pazienza.
2) be' perché non ci hai provato con TMFB? Insomma più di un due di picche non poteva darti, mi pare che qualche segnale te l'abbia inviato.

Per il resto divertiti tantissimo nelle Marche. Un grossissimo abbraccio e tanti baci. :)