Qualche tempo fa - credo su MTV - ho visto un episodio di un programma piuttosto particolare intitolato Scarred, in cui stuntmen semiprofessionisti e ragazzi comuni raccontavano le storie delle loro cicatrici, conseguenze di rocamboleschi incidenti [ho sempre sognato di poter scrivere rocamboleschi un giorno] che per un motivo o per un altro erano stati immortalati dalle videocamere. Sul mio corpo ci sono tre cicatrici, tutte di vecchia data e nessuna documentata: la loro storia mi è stata tramandata oralmente da Ma'ame Limpy. Due cicatrici sono ben visibili, le ho proprio in fronte. La più antica somiglia ad una piccola croce greca, sopra il sopracciglio sinistro, e testimonia dei miei primi passi su questo mondo: fui un camminatore alquanto precoce, finché non impattai casualmente con un termosifone con una violenza tale che lo shock mi bloccò psicologicamente per più di un mese, facendomi perdere tutto il vantaggio acquisito. La seconda cicatrice è un piccolo cerchio, il segno tipico lasciato da una bollicina di varicella: ricordo solo che mi ammalai mentre la famiglia era in vacanza al mare, e quindi quell'anno riuscii - con postuma soddisfazione - a rovinare le ferie a tutti. La terza cicatrice è molto più grossa ma molto meglio nascosta, marchio indelebile di un'infezione causata dall'ago di una siringa impugnata da una delle mie zie, chiamata per mia sventura ad iniettarmi un antibiotico in vece di Ma'ame Limpy, che da sempre ha la mano ferma come se impugnasse un martello pneumatico in modalità on. Fino alla scorsa settimana, solo quattro persone avevano posato gli occhi sulla mia terza cicatrice: Ma'ame Limpy naturalmente, il mio pediatra, il medico che qualche anno dopo a scuola era stato chiamato a vaccinare tutta la mia generazione, ed il mio ex che per ovvi motivi non s'era limitato a guardarla... Poi venne il Massaggiatore dell'albergo di Merano...
L'albergo in cui ho trascorso le ferie infatti non è una vera e propria spa, ma ha un piano dedicato ad un centro benessere, piscina coperta, sauna e bagno turco. Fu così che venni unto, massaggiato, massaggiato alla thailandese, frizionato, immerso in un bagno di rose (letteralmente) ed impacchettato con fieno e gramigna... Piacevoli esperienze, consigliate come antistress. Anche se, lo ammetto, la cosa più piacevole è stata trascorrere del tempo e conversare con (e venir manipolato da) il Massaggiatore...
Anche la cucina dell'albergo era favolosa, tanto che la ritengo fortemente indiziata per i due chili acquisiti. Le cene sono sempre state il momento clou delle mie giornate, anche grazie ai cinque camerieri che trottavano senza sosta dalle cucine ai tavoli e viceversa, senza mai lasciarmi solo con un piatto vuoto. Devo ammettere che le due ragazze più giovani erano, oltre che particolarmente gentili, incredibilmente graziose: entrambe sembravano uscite da un manga... Peccato solo che l'unico cameriere di sesso maschile non fosse al loro stesso livello...
Anche la mia camera era decisamente graziosa. Credo che fosse una delle più piccole (ma del resto ero anche l'unico in albergo ad aver richiesto una singola), ma non posso lamentarmi; aveva tutto l'indispensabile ed anche qualche extra: un frigobar con la birra, un letto morbido ad una piazza e tre quarti, un frigobar con la birra, il televisore con venti canali di cui almeno otto in lingua italiana, un frigobar con la birra, la doccia con la seduta ed il miscelatore per scegliere di quale tipo di getto godere, un ampio armadio ed un bel terrazzino con la sdraio dove la sera, prima di coricarmi, potevo sedere a godermi il fresco, il canto dei grilli, il profumo dei vigneti e la birra del frigobar...
Tra un massaggio ed un'escursione, ho avuto il tempo di dare una sbirciata alla televisione e sono rimasto letteralmente imbambolato davanti ai canali in lingua tedesca. Ho scoperto che:
#1 - I Simpsons vanno in onda perennemente, a qualsiasi orario: quando un episodio termina su un canale della tivù tedesca, generalmente comincia un altro episodio su un canale austriaco o su uno svizzero. E pur mantenendo alcune peculiarità (come il timbro roco da fumatrice di Marge, l'accento strascicato di Lisa e la voce da bimba di Bart), da una nazione all'altra i doppiatori cambiano nonostante la lingua sia la medesima.
#2 - Per i doppiatori in lingua tedesca il lavoro dev'essere durissimo, soprattutto in relazione ai telefilm americani. In inglese, si sa, le parole sono spesso monosillabiche e le frasi piuttosto brevi; in tedesco al contrario, le frasi sono generalmente lunghissime, ne consegue che tutti i personaggi delle serie americane parlano doppiati a velocità impressionante, come se ovunque fossero e qualsiasi cosa stessero facendo, sentissero un bisogno impellente di correre a casa a fare le cacche...
#3 - Non capendo comunque un'acca di tedesco, facendo zapping, una volta sono rimasto colpito da un suono familiare: omofobie - non so come si scriva nella lingua di Goethe, ma il suono era chiaro e mi son fermato a curiosare. Ho scoperto così che, sul primo canale pubblico tedesco Das Erste (Il Primo), va in onda da dieci anni una soap opera, Verbotene Liebe (Amore proibito), che contempla personaggi e storie gay... Da dieci anni, in Germania e sul Primo Canale...