(testo e musica di Giuliano Sangiorgi)
Parla in fretta e non pensar
Se quel che dici può far male
Perché mai io dovrei fingere
Di essere fragile come tu mi vuoi?
(Vuoi) Nasconderti in silenzi
Mille volte già concessi
Tanto poi tu lo sai, riuscirei
Sempre a convincermi
Che tutto scorre
Usami, straziami, strappami l’anima
Fai di me quel che vuoi
Tanto non cambia l’idea che ormai ho di te
Verde coniglio dalle mille facce buffe
E dimmi ancora quanto pesa
La tua maschera di cera
Tanto poi tu lo sai, si scioglierà
Come fosse neve al sol
Mentre tutto scorre
Sparami addosso: bersaglio mancato
Provaci ancora, è un campo minato
Quello che resta del nostro passato
Non rinnegarlo, è tempo sprecato
Macchie indelebili, coprirle è reato
Scagli la pietra chi è senza peccato
Scagli la pietra chi è senza peccato
Scagliala tu perché ho tutto sbagliato
Riflessione 1: 50 minuti di attesa per vedere un videoclip di 3 minuti vuol dire avere una copertura internet da Terzo Mondo. [E qui qualcuno potrebbe azzardare una battuta politica. Ammesso che ci fosse qualcosa per cui ridere...]
Riflessione 2: tutta 'sta lentezza mi ha aiutato a cogliere che verso il minuto 1:15, mentre Giuliano recita "quanto pesa la tua maschera" in primo piano, sullo sfondo si riconosce il cupolone di San Pietro. Solo a me viene il dubbio che non sia affatto un puro caso?
Riflessione 3: io 'sto Sangiorgi non lo trovo affatto bello. Eppure da sempre a me fa un sesso esagerato.