Fino a ieri notte ero convinto che il mio aereo partisse sabato l'altro. Ed avendo fissato l'inizio delle ferie per mercoledì, avevo fatto conto su ancora un intero weekend ed altre tre-quattro giornate per andare in cerca delle ultime cose da mettere in valigia, fare un paio di lavatrici, svuotare il congelatore, riempire le valigie, passare a salutare parenti ed amici, tornare a far compere perché comunque qualcosa d'indispensabile me la scordo sempre.
Invece il volo è prenotato per giovedì, tra otto giorni. E questo weekend sono stato invitato in montagna. Ed anche oggi sono rincasato dal lavoro passate le otto e sarà probabilmente così fino all'ultimo giorno in ufficio.
Pazienza: vuol dire che farò andare le lavatrici a notte fonda e che lo shopping dell'ultim'ora si limiterà ai sandali che al momento sono l'unica voce sulla lista. E manderò i saluti per sms. Ed il pesce resterà in freezer.
Ed aggiungo: poco male, vuol dire che al mio ritorno avrò una decina di giorni di riposo assoluto. E se i buoni propositi di questi giorni non mi abbandonano, li metterò a frutto tuffandomi a corpo morto in una mia vecchia passione. Una passione che da adolescente era la mia principale ragione di sopravvivenza e che l'arrivo di un fidanzato esigente com'era il mio ha relegato in fondo al doppio-fondo di un cassetto di una vecchia cassettiera tarmata nascosta in soffitta...
Voglio riprendere a scrivere il romanzo che avevo cominciato e ricominciato più e più volte. Voglio scoprire che ne è di Fabio e di Seba, di Giulia e di tutti gli altri... Non mi illudo di riscrivere le loro storie in dieci giorni, ma se riuscissi a riprendere almeno il filo del discorso, forse un dì potrò dire di aver portato a termine qualche cosa.
9 commenti:
Prenoto una copia.
Ovviamente con dedica personalizzata!
LVM mi ha rubato il commento, maledizione.
Ammetto che la prima reazione è stata: "Sandali? Sandali?!?!?!?!". Ommioddio cosa mi combini?
Poi ho considerato che sei stanco e stressato, ma nonostante questo fai già progetti per il dopo-vacanza (a proposito, auguri), quindi ti perdono. Ma non farlo più...
LVM e Poto, vi ringrazio. Perché ci vuole una Fede immensa e con la F maiuscola anche solo ad immaginare che un giorno lontano possa giungere all'ultimo capitolo.
Anastasia... confesso che i sandali non rientrano nella mia abituale concezione di scarpa (tant'è vero che non ne ho un solo paio in casa) ma mi dicono che nel deserto sono una scelta pressoché d'obbligo. Vado, li insabbio e quando torno li dimentico.
Concordo assolutamente nella scelta di insabbiare i sandali per poi chiuderli definitivamente in un sacchetto nero,comunque ormai nel deserto vendono le Converse il che mi sembra abbastanza assurdo e usano tutti quelle perchè "comode" :) buona vacanza!!!
Concordo, per certi "parti" creativi certe presenze affettive sono fonte di grande distrazione e la scrittura, si sa, è come una prima donna, vuole tutte le attenzioni su di sè.
Dei tre capitoli che avevo scritto del mio romanzo ho buttato quasi tutto tranne i protagonisti principali e qualche personaggio secondario, tra cui un parcheggiatore di cavalli particolarmente bono e scemo, il canovaccio della trama e il titolo: "Light Green Tanga".
Te vedi di non stressarti troppo prima di partire, altrimenti non avrai le forze per goderti fino in fondo la vacanza, e se tu non sei al meglio poi non ci racconti nemmeno i particolari piccanti.
La tua risposta è quella che ogni genitore vorrebbe sentirsi dire dal proprio figlio gay, complimenti!
In realtà, però, i sandali non sono censurabili a priori: solo che bisogna avere dei piedi VERAMENTE belli per indossarli. E poi i sandali dovrebbero essere molto semplici, senza fibbie fibbiette laccetti ecc. Oddio mi sembra di essere diventato Poto! ;)
Un libro... Wow!!!!
Mai avuto il coraggio per iniziarne uno.
Ma sono una voracissima lettrice, quindi prenoto subito una copia della tua opera prima :)
GossipBoy, grazie! Spero lo sia. Anzi, adesso che mi hai levato le ultime remore sui sandali lo sarà certamente! :)
Asa_Ashel: non stressarmi troppo? Ma no, figurati che ho fatto le otto anche ieri e questa sera.
Il titolo lo deciderò solo alla fine: quello provvisorio pertanto è "Primo romanzo". E per quanto riguarda la presenza affettiva, di fatto è stata la mia prima (e pertanto l'unica) pessima recensione.
Anastasia... mmh non so, a me un po' di fibbiette piacerebbero...così, per distogliere l'attenzione dalle dita lunghe, diritte e con gli interspazi larghi che mi fanno un po' i piedi a scimpanzè...
Rosa, anche a te grazie per l'atto di fede. Vedremo se sarò capace. Certo che adesso ci vorrebbe un po' più di tempo per mettere per iscritto le idee su cui rimugino...
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