domenica 1 marzo 2009

Noi, uomini veri...


...Poi succede che ti prendi libero un venerdì pomeriggio perché avverti la necessità di aggiungere qualcosa di tuo all'appartamento dove vivi in affitto e che hai trovato già ammobiliato. Che lo volevi già ammobiliato, perché finché la residenza non è definitiva, pensi che sia solo una scocciatura sobbarcarti un vero trasloco ogni volta che devi spostarti. Solo che, dopo un po' di mesi che vivi sul divano ed al tavolo di qualcun altro, un giorno ti svegli con la voglia di fare un po' più tuo il tuo appartamento.
Perciò metti piede in uno di quei grandi magazzini, uno di quelli che allestiscono decine di varie cucine in otto metri quadri ciascuna e decine di camere da letto diverse in dieci. Ma nel momento in cui ti ritrovi davanti al letto matrimoniale dei tuoi sogni, ti piomba addosso un sentore malinconico che in realtà è un deja vù. Perché è solo allora che ti ricordi che accade così, nello stesso identico modo, ogni volta che ti ritrovi in un posto del genere. E lì pensi: "Ecco, in un posto così non ci devo entrare. Questo è un posto per coppiette. Qui, da solo, io son fuori posto."
Poi però, la mattina dopo, mentre stai facendo una tranquilla passeggiata per il quartiere, noti distrattamente che, due paia di civici più giù sulla tua stessa strada, nel cantiere del condominio nuovo nuovo appena finito, l'ufficio-vendite è aperto ed il venditore è lì fuori a fumarsi una sigaretta. Ti fermi rapito, adocchi un davanzalino a caso, metti assieme due pensieri, e due minuti più tardi sei al terzo piano della palazzina a dare uno sguardo ad un grazioso bilocale vuoto e lindo, ad immaginare come arredarlo, come sistemare la cucina, dove piazzare l'armadio e che tonalità di rosso scegliere per le tende.
Una sorta di irrazionale Va' dove ti porta il cuore, che si ripete in qualche modo poche ore dopo nel grande store di libri, cd e dvd, quando vieni colto da un altrettanto irrazionale bisogno di arricchire la tua piccola cineteca personale con una serie di vecchi classici del cinema che, pur citando e ricitando, in realtà ancora non hai mai visto per intero perché ormai in tivù, se li danno, li danno solo in seconda o terza serata.
Ed ecco allora che infili nel cestello degli acquisti, uno dopo l'altro, Casablanca, Viale del tramonto, Eva contro Eva, Fermata d'autobusUn tram che si chiama Desiderio...
E sull'autobus, con la tua bella spesa sotto il braccio, mentre rimugini sulle ventiquattr'ore appena scorse, capisci che il vago sapore malinconico di questi giorni non è mica il patimento per un amore che non c'è. No no: è la tua gayezza che da un po' si sentiva tanto tanto trascurata...

9 commenti:

byb ha detto...

quindi hai comprato dei vecchi appartamenti che oramai trasmettono solo in seconda serata?

Anonimo ha detto...

Le tende rosso magenta, ma di velluto. Per coccolare la mia gayezza, anche lei tanto tanto trascurata, poraccia, ho comprato una crema idratante della Collistar. Perché io valgo, ma la mia gayezza molto di più.

Edgar ha detto...

Byb...magari per il momento mi accontenterò di arredare la casa di Barbie, ché ho visto in giro un lettino a baldacchino che è una favola...e poi in cucina c'è sempre qualche bella torta di plastica sempre pronta...

Gan...ma la mia gayezza non s'accontenta d'un po' di crema sulla facciata...anche se preferisce la L'Oreal M.E.

Anonimo ha detto...

Caro, dimentichi che io sono un rude uomo dei campi: per me la crema idratante equivale alla trousse "Puposka Big" di Pupa! ;-)

Edgar ha detto...

...sarà...ma di trucchi e cosmesi ne sai molto più di me... :)

Però io mi aspettavo anche qualche suggerimento su quale dei film guardare per primo...

Anonimo ha detto...

Non l'ho visto nel carrello, ma sicuramente l'avrai preso: "Che fine ha fatto Baby Jane?" va guardato per primo.

Edgar ha detto...

..è stato il primo titolo che mi è venuto in mente quando sono stato sull'autobus: purtroppo non mi è capitato sotto gli occhi :/ ...anche se, a dire il vero, in tivù l'avevo già visto per intero diversi anni fa...

lavecchiaMarple ha detto...

Siamo pronti per il grande passo? Una casa propria è un investimento anche affettivo, in un certo qual senso; ed un ottimo modo per coccolare la propria gayezza....Però occhio alle tende rosse: rimpiccioliscono gli ambienti ;)

Edgar ha detto...

Più che pronto, direi che da qualche settimana ho preso in considerazione la cosa...generalmente però le mie considerazioni maturano in tempi medio-lunghi...ma non farmi venire dubbi anche sul colore delle tende! :)