Quando squilla il telefono, l'occhio mi cade sul calendario: 25 marzo, Annunciazione. Tra nove mesi esatti sarà di nuovo Natale, per cui per tradizione oggi si ricorda la visita di Gabriele a Maria con il suo grande annuncio, inatteso ed imprevedibile.
Quando squilla il telefono e sul display compare il nome di mia sorella, so già qual è l'annuncio che il mio arcangelo mi deve portare: è una notizia attesa e prevista.
Se ne è andato in un giorno che ha qualcosa di particolare, come in fondo qualcosa di particolare aveva anche il giorno del suo compleanno. Nonno infatti era nato, novantasei anni ed un paio di mesi fa, nel giorno stesso del suo onomastico, quando la Chiesa ricorda San Giovanni Bosco; solo che novantasei anni fa, Don Bosco ancora non era stato canonizzato, e Nonno quella doppia ricorrenza se l'era ritrovata addosso per pura fatalità.
Ruvido. Quando lo penso così come quando lo guardo, ruvido è la prima parola che mi viene in mente. Un carattere ruvido, come le ruvide guance.
Non credo perciò che amerebbe troppe sdolcinatezze. E questo sdolcinato arrivederci è per me più che per lui.
3 commenti:
Un abbraccio forte
LVM
Anch'io mi unisco all'abbraccio...
E ruvido, proprio ruvido, è la parola che mi ricordava anche mio nonno...
vi ringrazio
Posta un commento