La prima volta che la voce e la musica di Amalia Grè fecero capolino nella mia vita, ero in auto, a tardissima sera, di ritorno da una delle tante brevi trasferte for sentimental reason del 2003. Si trattava di Io cammino di notte da sola, primo singolo radiofonico dall'album che porta il nome dell'artista cantautrice.
Per me, che di solito non amo le atmosfere jazz né certe leziosità nei vocalizzi, fu amore a primo ascolto, tanto che azzardai a breve l'acquisto di un cd di un'artista a me completamente sconosciuta, senza poi provarne alcun rimpianto.
Il secondo album della Grè, Per te, venne pubblicato nel 2006 e poi ristampato qualche mese più tardi per inserirvi il brano che Amalia presentava a Sanremo e che, a mio insindacabile giudizio, è un capolavoro.
Nella serata degli ospiti, Amalia si avvalse della collaborazione di Mario Biondi per una reinterpretazione che lasciava spazio anche al testo originale, che era stato scritto in inglese (con il titolo Sweet Surrender).
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