Leggendo l’ultimo report onirico di Byb ieri sera, mi è tornato alla mente l’ultimo mio sogno di un certo impegno, risalente a non so più quale notte della scorsa settimana.
Il sogno cominciava nel vicolo dietro il mio palazzo, dove ho l’ingresso al garage sotterraneo e dove si trovano i cassonetti della spazzatura. Era tarda sera, era buio ed io ero sceso a gettare appunto l’immondizia, quando una doppia coppia di fari di auto illumina all’improvviso il vicolo. Colto di sorpresa, resto immobile su un lato della strada a guardare i due veicoli che in una sorta di gara clandestina arrivano a velocità esagerata in fondo al vicolo cieco e poi, con fragoroso rumore di gomme, tentano il testacoda per uscire dal cul-de-sac. Ma la seconda delle due auto perde aderenza all’asfalto e comincia una carambola che finisce inevitabilmente per travolgermi in pieno. Avverto netto il distacco tra corpo ed anima un istante prima dell’impatto e mi ritrovo incorporeo a fluttuare sul soffitto delle camere da letto dei miei genitori prima, di mia sorella e di mio nipote poi, come per un’ultima visita di congedo. Loro stanno tutti dormendo, io passo veloce su di loro, prima di raggiungere altre anime a raccolta in un giardino.
Strana sensazione quella lasciata da quest’onirica esperienza extra-corporea: troppe puntate di Ghost Whisperer hanno forse lasciato il segno.
Ma il punto è un altro.
La notte tra domenica e lunedì (ed ora siamo ad un fatto di cronaca) un'auto, che si rivelerà rubata e piena di arnesi da scasso, viene intercettata dalla polizia locale; l’auto forza il posto di blocco e si dà alla fuga per le vie di Verona, inseguita da almeno una volante, prima di schiantarsi contro l’inferriata di un palazzo. Ed è così che alle 01.45 precise vengo svegliato dal fragore di una frenata e dal conseguente schianto. La corsa degli scassinatori termina proprio nel vicolo dietro il mio palazzo, quello del sogno, e l’inferriata divelta appartiene al condominio accanto al mio. Fortuna che solitamente non scendo a gettare la spazzatura a quell’ora, ma in effetti non avevo ricollegato il sogno al fattaccio fino a ieri sera.
Così, tanto per tornare sul tema.
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