L'ultima volta che sono stato con qualcuno (e per stato, intendo quello che si può facilmente immaginare) era il 18 febbraio del 2007. Ricordo perfettamente il giorno, perché lo feci soprattutto per avere una data da ricordarmi, visto che sapevo che sarebbe arrivato un lungo periodo di vacche magre e che proprio in quei giorni la Hunziker andava raccontando a tutti i giornali che erano diciotto mesi che viveva in castità ed io allora pensai: "E se lo chiedessero a me, non ricordo nemmeno più l'ultima volta..."
Fu così che colsi al volo un'opportunità che ero riuscito a crearmi e consumai il mio fiero pasto. E, a parte un lieve sentore di soddisfazione per aver fatto cadere qualcuno nella mia trappola, non ricordo nemmeno molto di quell'ultima volta. Del resto, son trascorsi ben più che i diciotto mesi di Michelle.
Mi è venuto in mente questo splendido aneddoto perché (come ogni tanto capita, ma sempre meno spesso, per mia fortuna) mi sono fermato un momento a raccogliere idee e a pormi questioni. E tra le tante domande che non trovano risposta c'è questa: posso davvero stare bene senza una relazione, ancora a lungo? Senza amore e senza sesso...?
È l'ancora a lungo la chiave di volta. Perché è vero che, in questo preciso periodo che dura ormai da un anno e mezzo, non riesco a non associare la parola amore alla parola pena, mentre sesso va a braccetto con noia, per una serie di ricordi che non mi riesce di sgropparmi di dosso. Ma forse verrà un giorno (e spero che allora non si sia fatto già troppo tardi: i gay troppo spesso hanno una data di scadenza entro cui possono ancora sperare di [farsi] consumare, come lo yogurt)... forse verrà un giorno in cui le parole amore e sesso nel mio vocabolario potrebbero di nuovo ritrovarsi per un menage-a-trois con desiderio.
Vorrei sapere adesso il come ed il quando. Giusto per non farmi trovare impreparato. Come al solito.
3 commenti:
Quando hai la risposta, avvisami su com hai ottenuto il risultato che ci provo pure io, essendo meno casto della Michelle....
beh, forse te ne avevo anche parlato, ma il mio più lungo periodo d'astinenza durò molto di più e non mi pesò assolutamente, se non verso la fine (ed è per quello che finì).
Riguardo al "menage a trois", sesso e desiderio sono la coppia fissa, è il terzo componente quello che non si riesce a trovare.
LVM
Non sono la persona più adatta per dar consigli sull'astinenza.
Invece so per certo che con Tino è stata la sfida, il gusto del proibito, il desiderio la molla di tutto. POi però l'incendio ha preso piede ed ora non so distinguere il confine tra amore desiderio e sesso. In un certo senso prima di lui tutto era molto più netto. Una cosa iniziava dove finiva l'altra.
Ora l'insieme mi galvanizza, ma porta con se un sottile filo di appassionata paura e malinconia. Cosa rimarrebbe di me una volta spento l'incendio?
Ti auguro di perderti e trovarti in una fiamma così, che lasci poco tempo a ricette e considerazioni annoiate, che ti porti lontano, che sia sottilmente fuori controllo e forse per questo sottilmente contraria alla tua volontà. un sentimento pieno, uno e trino.
E' così triste pensare al seso con noia... chi è quel mascalzone che t'ha giocato questo bruto tiro?!?!?!
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