La Primavera già era arrivata in discreto ritardo, s'è affacciata per regalare fiori e profumi, ma da qualche giorno dev'essersi nuovamente addormentata in qualche comodo giaciglio nel fondo più fondo di qualche boschetto, lasciandoci tutti zuppi sotto gli elementi.
Sarà colpa sua, o sarà colpa del ritorno all'ora legale, che mi lascia più d'un'ora a girarmi e rigirarmi tra le lenzuola ogni sera, ad attendere che le palpebre cadano, le stesse palpebre che la mattina poi non vogliono aprirsi al suono della sveglia e non reggono la luce al levarsi delle tapparelle.
Sarà quel che sarà, ma il mio ormone se ne sta ancora bello bello in letargo.
Qualche sussulto me lo provoca, ma quasi esclusivamente quando incrocio il solito patito dello jogging, pure lui uscito con le giornate di sole da chissà quale tana. Ed all'incrocio di sguardi, che non riesco a reggere, mi ritrovo, per qualche breve attimo, felice a fantasticare di raptus amorosi tra le fratte dei giardinetti.
Ma a parte questi istanti fugaci, le voglie latitano, lo constato con un certo rammarico.
Ed anche mentre mi giro e rigiro nel letto e ci rifletto un po' su, mi accorgo che la sola possibilità di ritrovarmi (in un futuro prossimo lontano) coinvolto in una nuova relazione, è fonte d'ansia e non è più un sogno che mi culla.
No, non saprei affrontare un rapporto, non ne ho la voglia, ne ho quasi paura.
Ma è primavera, le stagioni non sono più quelle d'una volta e domani, magari, cambio idea.
2 commenti:
Gli ormoni sono come gli orsi: magari vanno in letargo, ma quando si svegliano sono affamatissimi!
LVM
Su su coraggio...
Ti ci vorrebbe un bel tiramisù e uno di quegli abbraccioni che ti promisi mesi fa :D
Posta un commento