Il pensiero di qualcuno che mi accompagna per tutto il giorno, lo scambio di messaggi sms o e-mail, le più o meno lunghe telefonate serali, lo stare insieme il weekend, anche fosse un weekend al mese; al contempo, la libertà di trascorrere il resto del tempo libero per conto mio, a leggere, scrivere, dormire, farmi i cazzacci miei.
Mi rendo conto che sarebbe un film già visto, ma a pensarci bene il periodo più sereno dellla mia vita in relazione era forse proprio quello in cui tra me ed un lui correvano 800 chilometri . Quando ne correvano appena una quindicina, subentrava troppo spesso il senso di colpa di non trascorrere tutto il tempo possibile assieme; quando si viveva sotto lo stesso tetto ed ogni cosa doveva essere fatta in due e per due… beh, siamo durati tre mesi, più due anni d’inferno domestico.
Forse non sono fatto per le relazioni ordinarie e quotidiane; la routine mi spaventa, soprattutto allorquando deve collimare con la routine di qualcun altro.
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