(testo e musica di C. Consoli)
Guardo in fondo a un buco che rimane spento
Dentro le formiche parlano di me
Silenzio intorno, è facile
Distinguere le voci delle nuvole
E in questo silenzio
Penso al losco tiro muto
Riservato alle mie spalle onoratissime… beh!
Perché non parli cosicché potrò stanarti?
Lingua a sonagli, sputa in bocca ai tuoi fratelli
Forse il sole è timido, non parla al vento
Di fervori strani nascosti dentro sé
Mentre il mare livido rimane appeso
Sempre sotto il cielo, parlarne è inutile
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