La prima volta è successo mentre ci si salutava frettolosamente, ognuno con la giacchetta in mano, la primavera scorsa. Lui mi fa: "Ma sei ingrassato?"; io ammutolisco, preso in contropiede, fingo di non aver capito e ciascuno per la propria strada.
La seconda volta, qualche settimana più tardi, ad una cena conviviale mentre le ragazze stan parlando di diete e chili di troppo, lui per entrare in conversazione sostiene: "Edgar ad esempio, lo trovo ingrassato". Ho una forchetta in mano e l'istinto mi suggerisce di conficcargliela nella mano che tiene posata sulla tovaglia, se la forchetta non mi servisse a finire la fetta di torta che ho davanti. Rispondo, con voce strozzata dalla stizza e dalla crema chantilly, che dall'indomani mi sarei messo a dieta, mentre le ragazze prendono le mie parti e sostengono che, al contrario, mi trovano più asciutto che una volta.
La terza volta a metà estate. "Ma sei ingrassato... ancora?". "No che non sono ingrassato".
Ieri sera è previsto un nuovo incontro. Sono psicologicamente preparato. E se osa pronunciare la parola ingrassato sono pronto a rispondergli che, dall'ultima volta che ci siamo visti, ho perso sei chili, dimostrandogli sui due piedi che il suo occhio soppesatore è un fallimento. Viene lui ad aprirmi la porta quando suono il campanello, ci salutiamo, mi guarda dall'alto in basso come al solito e non dice nulla. Non può dire nulla. Fino a quando non andiamo alla macchina: siamo in cinque e per una volta non mi tocca guidare. Qualcuno chiede "Chi siede davanti accanto all'autista?" e lui se ne esce con "Meglio che ci si sieda Edgar, con quella stazza..."
Non capisco perché si debba essere tanto cafoni con qualcuno con cui non si condivide che qualche conoscenza, ma alla prima occasione io mi ci siedo sopra e lo schiaccio.
5 commenti:
hai colpito il suo immaginario. resta da capire in che modo. se per invidia, passione o altro.
:-) o stai sopra tu...
Comunque questo è in assoluto il post da cui più si evince la nostra consorellanza.
byb, secondo me c'entra un po' quella storia dei due galli in un pollaio. Anche se a questo pollo qua le galline non garbano.
Margot, sissì: siamo sorelle, consorelle e pure un po' soreLelle.
Gioia, non vorrei darti una brutta (?) notizia, ma dubito che tu possa schiacciarlo. Vai col piano B ossia tanta ironia con il signor cafone, oppure col piano C ossia trovagli un difetto pesante che sia per lui un nervo scoperto e distruggilo. ;)
Mi sorge un dubbio: sicuro che non sia un suo maldestro modo di approcciarsi a te?
Principe, levati immediatamente quel dubbio di dosso! non ce n'è!!!
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