Non capisco. Oggi il senatore Marcello Dell’Utri è stato condannato in secondo grado a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E lui si è mostrato contento, anzi trionfante, perché gli hanno scontato due anni di condanna (nove gli anni inflittigli in primo grado). Due anni in meno di galera (si fa per dire, perché suppongo che non ci trascorrerà nemmeno un altro giorno), ma è comunque colpevole. È colpevole, e lui esultante ringrazia, non tanto quelli che hanno testimoniato in sua difesa per tentare di scagionarlo, quanto coloro che sono stati zitti (il boss mafioso Mangano in primis, e lo definisce addirittura un eroe). Insomma, davanti ai microfoni dei giornalisti, senza alcun imbarazzo, Dell'Utri elogia l’omertà, quasi fosse una virtù civica. Mafioso fino al midollo.
E posso anche capire che, prima della condanna definitiva in terzo grado, uno possa stare fuori dal carcere (anche se…), ma nel frattempo, non sarebbe il caso di tenerlo anche fuori dal Parlamento e dalle istituzioni…?
Ma no: nel frattempo invece, l’ex sottosegretario Aldo Brancher, anche lui imputato in un processo ancora in corso per ricettazione, è stato promosso a ministro. Non si sa ancora ministro di che (dopo più di una settimana, ancora non sa nemmeno come debba firmarsi: Ministro per il decentramento, per l’attuazione del federalismo, Ministro de‘sto par di palle? boh), fatto sta che, grazie alla promozione, gli è sembrato lecito chiedere di avvalersi del legittimo impedimento per non presentarsi in Tribunale: un'udienza era fissata da tempo per nemmeno una settimana dopo la nomina. E c’è rimasto malissimo (poverino!) quando il Presidente Napolitano, l’opposizione ed alcuni membri della sua stessa maggioranza gli han risposto in coro “manco per il cazzo”… “Non vi capisco proprio” la sua reazione parafrasata, “siete tutti frustrati per l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale e vi sfogate contro di me perché sono piccolo e nero, ecco…”.
Lui non capisce… e nemmeno io capisco, ma proprio no. Possibile che non ci sia qualcun altro cui affidare questo Paese? Possibile che non ci sia nessuno, ma proprio nessun altro che, non dico sia moralmente integro, ma almeno non abbia un processo pendente a proprio carico? Possibile, in parole spicce, che questa Nazione debba essere rappresentata per forza da delinquenti, presunti o accertati che siano…?
E posso anche capire che, prima della condanna definitiva in terzo grado, uno possa stare fuori dal carcere (anche se…), ma nel frattempo, non sarebbe il caso di tenerlo anche fuori dal Parlamento e dalle istituzioni…?
Ma no: nel frattempo invece, l’ex sottosegretario Aldo Brancher, anche lui imputato in un processo ancora in corso per ricettazione, è stato promosso a ministro. Non si sa ancora ministro di che (dopo più di una settimana, ancora non sa nemmeno come debba firmarsi: Ministro per il decentramento, per l’attuazione del federalismo, Ministro de‘sto par di palle? boh), fatto sta che, grazie alla promozione, gli è sembrato lecito chiedere di avvalersi del legittimo impedimento per non presentarsi in Tribunale: un'udienza era fissata da tempo per nemmeno una settimana dopo la nomina. E c’è rimasto malissimo (poverino!) quando il Presidente Napolitano, l’opposizione ed alcuni membri della sua stessa maggioranza gli han risposto in coro “manco per il cazzo”… “Non vi capisco proprio” la sua reazione parafrasata, “siete tutti frustrati per l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale e vi sfogate contro di me perché sono piccolo e nero, ecco…”.
Lui non capisce… e nemmeno io capisco, ma proprio no. Possibile che non ci sia qualcun altro cui affidare questo Paese? Possibile che non ci sia nessuno, ma proprio nessun altro che, non dico sia moralmente integro, ma almeno non abbia un processo pendente a proprio carico? Possibile, in parole spicce, che questa Nazione debba essere rappresentata per forza da delinquenti, presunti o accertati che siano…?
2 commenti:
Ecco, allora 'fanculo!
Non a te, ovviamente, my dear!
Tesoro, non ti resta che candidarti.
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