mercoledì 2 settembre 2009

Time to say goodbye

Ansia da partenza: da un paio d'ore giro e rigiro per casa, cercando di capire come far entrare tutto quello che ho raccolto in una valigia e provando ad immaginare che cosa ancora mi sono scordato. Per mettere un freno all'ansia, ho fissato alle 15 l'ora di chiusura del bagaglio: quel che c'è c'è, del resto farò senza.
Devo stirare ancora un paio di camicie e poi pensare a come sistemare le piante perché soffrano il meno possibile la sete ed il caldo mentre non ci sono.
Domani, verso quest'ora, sarò in fase d'atterraggio su suolo israeliano, ma stasera dormo fuori, con le amiche che mi accompagneranno nel viaggio.
Perciò è ora di fare ciao ciao con la manina, magari con lo stesso gesto regale che mio nipote il TopO (undici mesi oggi) mi ha concesso l'altra sera congedandosi per le nanne.
Ciao ciao,
con affettato affetto, sempre vostro,
Edgar
[] Il tempo è una bugia
Ho imparato che il domani non c’è ma le strade dei sogni non finiscono mai
Ho imparato a non rimpiangere ogni viaggio che ho aspettato
Ho imparato che il domani non c’è e i momenti perduti non ritornano
(Incenzo/Pinelli)

6 commenti:

Poto ha detto...

Le piante se vuoi vado a bagnartele io...
Mi raccomando, fai buon viaggio e non tornare a casa convertito alla Kabahla che non sei Madonna :-)

Rosa ha detto...

Buon viaggio carissimo!
Anche io mi offro per le piante, ma temo sarei disponibile solo per i weekend :)
Bacioni

La Beaverhausen ha detto...

Ciao desperate edgarello, un saluto affettatamente affettuoso a te.

ribaldo ha detto...

Buon viaggio Edgar, ti meriti questo "stacco", tutti noi ti aspettiamo con pazienza e un po' di trepidazione!

ribaldo ha detto...

Anzi, siccome leggerai questo commento dopo il tuo ritorno....
BEN TORNATO !!!!!

Anonimo ha detto...

Buon viaggio e soprattutto buon divertimento!
Ma hai ancora delle piante sopravissute? :P
LVM