(testo e musica di C. Consoli)
Potrei parlare, discutere, stringere i denti, sorridere
Mentire infinitamente, dire e ridire inutilità
Mostrare falsa ipocrita serenità quando le parole si ribellano
Favole a fiumi, mari di perplessità
Non c’è una ragione per non provare
Quello che sento dentro
Un cielo immenso dentro
Quello che sento
Ho bisogno di stare con te
Regalarti le ali di ogni mio pensiero
Oltre le vie chiuse in me
Voglio aprire il mio cuore
A ciò che è vero
Potrei parlare, discutere, stringere i denti, sorridere
Soffrire infinitamente, trovare un senso all’inutilità
Mostrare falsa ipocrita serenità quando le parole si ribellano
Favole a fiumi, mari di perplessità
Non c’è una ragione per non provare
Quello che sento dentro
Un cielo immenso dentro
Quello che sento
Per la serie Come eravamo...
Correva l'8 novembre 1995 ed una ventunenne Carmen Consoli debuttava a Sanremo Giovani, sperando di conquistarsi un posto al sole, o meglio: un lasciapassare per il Festival vero e proprio e la notorietà. Si piazzò undicesima, dodici i piazzamenti utili: pochi mesi dopo, con un look tutto nuovo, avrebbe presentato Amore di plastica.
2 commenti:
Cavolo Edgarello, mio tesoro, quante ne sai. Della Carmencita mi piace ben poco (Amore di Plastica sì, ad esempio; sulla canzone che hai postato sospendo il giudizio).
Lo confesso, questo pezzo non ha mai entusiasmato nemmemo me... però mi ha fatto tanta tenerezza vedere il primo look televisivo della carmen
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