lunedì 30 maggio 2011

Un po' stronzi, un Po'lesine...

Leonardone: “Leggevo sul Sole24Ore che dalle tue parti, in quel di Rovigo, non avendo altre risorse, stanno raccogliendo un sacco di soldi grazie alle multe con gli autovelox…”
Camelia: “Davvero? Beh in effetti c’è della bastardaggine nel rodigino… Ad esempio, sulla tangenziale est hanno installato un autovelox dove…”
Leo.:Tangenziale est…? Vuoi farmi credere che a Rovigo hanno costruito delle tangenziali…???”
Edgar: “Addirittura più d’una…!?”
Cam.: “Ci sono una tangenziale est ed una tangenziale ovest… ma stavo dicendo che…”
Ed.: “Addirittura due tangenziali!? Ma poi ad est e ad ovest di cosa?”
Cam.: “In che senso…?”
Ed.: “Le tangenziali, dico, a cosa sono tangenti? A quattro case, quattro campi ed un nugolo di zanzare…???”
Cam.: “La tangenziale est, per esempio, è la strada che collega Padova a Ferrara…”
Ed.: “Quindi voi la chiamate la tangenziale di Rovigo ma in realtà tange Rovigo solo perché Rovigo si trova accidentalmente a mezza via tra Padova e Ferrara…”
Cam.: “Non è proprio così…”
Leo.: “Non sono mai stato a Rovigo...”
Ed.: “Ma magari ci sei passato senza accorgertene. Dev’essere un istante: -Benvenuti a Rovigo-, un paio di case, due zanzare spiaccicate sul cristallo, –Arrivederci a Rovigo-
Leo.: “Ora che mi ci fai pensare… magari mentre andavo da qualche altra parte…”
Cam.: “Voi ci scherzate… ma in effetti se la città non si trovasse sulla direttrice Padova-Ferrara sarebbe proprio zona depressa…”
Ed.: “Beh certo… una vera depressione pensare di vivere in una città che in sostanza è sorta attorno alla stazione di sosta tra Padova e l’Emilia…”
Leo.: “L’autogrill deve essere  la maggiore, se non l’unica attrattiva…”
Ed.: “Non è neanche detto: magari manco c'è un autogrill, ma c’è giusto uno spiazzo di servizio… o un orinatoio a cielo aperto…”
Leo.: “Ecco perché non ricordo d’esserci stato: io faccio sempre pipì prima di mettermi in viaggio.”
Cam.: -_-"

martedì 24 maggio 2011

Incontri onirici del terzo tipo

Già è fastidioso che si faccia vivo più di una volta in un anno e perdipiù sempre e solo quando dormo; già è sgradevole che per tutto il tempo del sogno se la sia tirata e mi abbia fatto sentire fuori posto… Ma prestarsi ad un confronto diretto e muovere un’accusa infondata soltanto un istante prima che suoni la sveglia, lasciandomi con il desiderio vano di spaccargli il muso e con un retrogusto amaro in bocca per tutta la giornata, è a dir poco diabolico. Peggio: è morattiano.

Ma, sogni a parte, questo è il mio undicesimo giorno senza cattiveria, alla faccia di chi diceva che non sarei durato due giorni. Undici giorni senza spargere veleno, e sento il mio karma ripulito, avverto che il cosmo intero è più benevolo nei miei confronti. Tant'è vero che oggi, nel momento in cui ho messo il naso fuori dalle porte scorrevoli aziendali per accingermi ad una scarpinata verso casa sotto un sole rovente ed un'afa cocente, improvvise e dense nubi hanno coperto il sole e fatto scendere di netto la temperatura percepita, regalandomi una piacevole passeggiata senza stille di sudore.
Non so invece spiegare lo strano caso occorso poco prima, quando l'allarme antincendio della ditta ha cominciato a suonare. Prontissimi e disciplinatissimi, abbiamo evacuato i tre piani aziendali in due minuti netti. Appurato che non c'erano fiamme né pericoli, siamo rientrati, salvo scoprire che il sensore che aveva generato l'allarme era proprio quello posto sopra la mia scrivania. I am really HOT, am I not?

giovedì 19 maggio 2011

Ah, il voto...

Veloce scambio di posta elettronica poco prima dell'ora di pranzo.
Colin: "Cos’hai pensato -e non hai potuto dire a voce alta- quando StoCaCaCazzi ti ha chiamato con la chiara intenzione di delegarti il suo lavoretto (che per sua fortuna avevi già fatto) per poter tornare il prima possibile al suo sudoku...?"
Edgar: "Ho pensato a cieli azzurri, prati fioriti, le onde del mare, il vento nei capelli..."
Camelia: "Hai pensato a cieli azzurri dove spedirlo a calci in culo! A prati fioriti dove farlo calpestare da intere mandrie argentine. Onde del mare da cui farlo travolgere tipo tsunami. Ed infine il vento nei suoi capelli mentre precipita da un grattacielo di migliaia e migliaia di piani."
E si ostinano a sostenere che lo scettro delle cattiverie è mio.

martedì 17 maggio 2011

AAA Offresi - Rilancio

E se tutto ciò non basta, da oggi smonto e rimonto tapparelle.

lunedì 16 maggio 2011

I 60 di Claudio

Oggi Claudio Baglioni compie 60 anni (fatalmente, lo stesso giorno della mia nemesi, la Hennya).
Anche se oggi come oggi io mi sento più fan della Consoli, per tutta la mia adolescenza mi sono fatto accompagnare dalla musica di Baglioni e dalla poesia insita nelle sue parole; nei momenti più importanti, quando dovevo tirarmi su il morale e anche quando dovevo compiere scelte cruciali, mettevo su un suo CD e lasciavo che fossero le sue canzoni ad avvolgermi ed ispirarmi.
Mi riesce molto difficile spiegarlo con parole appropriate, ma ho sentito quest'uomo vicino quanto un amico, più che uno zio, quasi come un secondo padre. Certi stati d'animo che ha raccontato, alcune metafore che ha creato, le melodie da lui composte, mi hanno segnato profondamente, ispirato, abbracciato, tenuto al caldo, indicato la via, illuminato i giorni bui, svelato il passato e promesso un futuro migliore.
Ora sono mesi che non ascolto una sua canzone. E non mi riesce affatto facile decidere quale tra le sue canzoni oggi io ami di più.
Ma per quest'occasione ho scelto questo splendido duetto con Mia Martini, Stelle di stelle, dall'album Oltre del 1990, uno tra i suoi brani meno noti eppure, per mio gusto, tra i più belli.



...Auguri Cla'

domenica 15 maggio 2011

Al voto, al voto!

Essere considerato cattivo mi disturba.
Perciò, mercoledì pomeriggio, dopo aver sputato veleno su un collega ed aver capito di aver torto, ho formulato su due piedi un voto di continenza: non pronunzierò più cattiverie per sette giorni. A partire da mercoledì 11 maggio alle 16.33, come da annotazione su post-it giallo.
Confesso che mi ha infastidito non poco il non essere preso sul serio dai colleghi più prossimi, ma ho abbozzato senza dir nulla di cattivo, pur essendo convinto e consapevole che, quando in ufficio accade qualcosa che potrebbe suscitare sarcasmo, tutti quanti volgono a me lo sguardo e tendono le orecchie in attesa che io dia voce alle cose cattive che loro pensano, quando non me le suggeriscono via e-mail. [A pensarci, ci sarebbe ben da ragionare sul fatto che in ufficio io sia l'unico da cui ci si aspetti che vengano formulate cattiverie a voce alta... ma visto che ho un voto di continenza in corso, la questione dev'essere giocoforza posticipata.]
Fatto sta che, dopo aver reso pubblico il mio voto, mi trattengo dall'usare il sarcasmo ed inizio ad arricchire le mie frasi di perifrasi ed aggettivi positivi. Basta davvero poco: sento il mio karma ripulirsi in fretta e tutto ciò che mi stava andando storto all'improvviso pare prendere la piega giusta.
Mercoledì sera passo a trovare i Musilunghi e non dico nulla di perfido nemmeno quando mia madre tenta reiteratamente di schiacciarmi le dita in una valigia appena ricevuta in dono. Giovedì mattina rischio di essere investito mentre attraverso sulle strisce, da un'auto che tenta il sorpasso della macchina che ha rallentato per cedermi il passo, ed io non esclamo nemmeno un Porc!. Giovedì sera in tivù guardo AnnoZero e nonostante la grande bocca della Santanché non formulo un commento contro lo schermo, cosa che normalmente avrei fatto pur essendo da solo sul divano. Venerdì faccio un salto all'Azienda Municipalizzata del Gas e non perdo la pazienza, nonostante l'incapacità manifesta delle tre addette di gestire la coda dei clienti.
E poi arriva Hennya, la mia collega logorroica, la mia nemesi, la donna che meno sopporto al mondo.
Non ci rivolgiamo la parola da giorni, semplicemente perché nessuno dei due ne ha avvertito la necessità né ne ha avuto il bisogno. Si avvicina ed io, preso dal lavoro che sto portando avanti, non distolgo lo sguardo dal mio monitor. L'avessi guardata, mi sarei accorto che stava già ghignando. Mi racconta una freddura ed io, con tutta la naturalezza e la sincerità di chi ha abbassato le proprie difese, le rispondo: Sappi che mi fanno ridere di più le barzellette di Berlusconi.
Silenzio in aula. Sento occhi e dita puntate addosso. Capisco che sono cascato in una trappola, che il mio voto è infranto alle 16.33 di venerdì, dopo quarantotto ore esatte e con una puntualità sadica che nemmeno la Moratti. E tutti i presenti ne sono complici e testimoni.
Ma non demordo. Ho resettato il countdown.
Niente cattiveria da questa mia bocca fino a venerdì prossimo. Lo giuro. Ci provo.

lunedì 9 maggio 2011

Come farsi riconoscere

Avete mai visto al supermercato un tizio col borsello a tracolla che, davanti al reparto frigorifero, da lontano sembra fin troppo preso a scegliere quali gelati prendere, ma in realtà si sta trattenendo per canticchiare tutta la strofa di Ma che freddo fa...? Ecco: quello o sono io o è la mia anima gemella.

mercoledì 4 maggio 2011

Mi oppongo!

La scorsa settimana ho iscritto il numero di telefono fisso dei miei al Registro delle Opposizioni, per evitare che ricevano le telefonate info-promozionali. Dicono che il telefono squillasse almeno un paio di volte al giorno, una all’ora di pranzo ed una giusta per cena, regolarmente; a distanza di soli sette giorni la situazione sembra completamente risolta.
Ho preso l’iniziativa dell'iscrizione dopo aver sentito Ma’am Limpy rispondere ad una di queste telefonate con le sue abituali buone maniere. Ed ho provato immensa pena per quei poveri ragazzi dei call-center.

martedì 3 maggio 2011

NELLE SUE MANI

Un cortometraggio su sceneggiatura di Alessia Barela, nelle vesti anche di attrice, con musiche originali di Carmen Consoli.



LOL!

Alessia Barela [quella con le LuisVuitton sotto gli occhi, N.d.B.], che negli anni Novanta fu tra le ragazze di NonèLaRai, aveva anche partecipato al videoclip di Non molto lontano da qui, il singolo che anticipava l'uscita dell'album Elettra della Consoli.